“La coscienza d’Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio”
Goethe
Dall’itinerario di Sigerico ai moderni pellegrini
La Via Francigena o Romea prese il nome dalla “Terra dei Franchi” (l’attuale Francia). Fu la principale, anche se non l’unica, arteria di collegamento, di commercio e pellegrinaggio tra il Nord Europa e il Mediterraneo del Medioevo. Il percorso sfruttò, in parte, il precedente tracciato romano che, dopo il declino dell’Impero, aveva subito un notevole degrado. Confermata in attività fin dal X° secolo, fu minuziosamente descritta dal vescovo Sigerico durante il viaggio di ritorno da Roma a Canterbury (Gran Bretagna).
A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Il tratto all’interno dell’Italia è lungo 370 chilometri. È stata recentemente attivata una rete WiFi con 57 hotspot dislocati in 19 comuni. Lungo l’intero tracciato sono disponibili 1.200 strutture ricettive, in gran parte agriturismi e B&B.
Via Francigena – storia e attualità
Inizi e sviluppo
Fu durante il Regno dei Longobardi in Italia che la Via Francigena acquistò una fisionomia più definita, assumendo il nome di via Mons Longobardorum. Infatti, dopo la conquista della costa ligure e del valico della Cisa, il re longobardo Rotari volle una via di comunicazione che attraversasse l’Appennino, costituendo un asse viario tra la Pianura Padana e i ducati longobardi di Benevento e Spoleto. Quando Lucca divenne capitale della Tuscia longobarda, la Via Francigena raggiunse una notevole importanza e Lucca ne costituì una tappa fondamentale. La presenza del Volto Santo (presunta immagine vera del viso di Cristo) nel Duomo della città trasformò la località in una sorta di sosta obbligata, visitata da pontefici, monarchi, santi e pellegrini da tutta l’Europa.
Nell’anno 990 Sigerico, arcivescovo di Canterbury, intraprese il viaggio di ritorno da Roma dove aveva ricevuto il Pallio (investitura) dalle stesse mani del Papa. Il religioso descrisse piuttosto accuratamente il rientro in un diario, suddividendolo in 79 tappe. La descrizione è assai precisa anche per ciò che riguarda i punti di sosta (mansio). Sigerico impiegò 79 giorni a percorrere, perlopiù a piedi, tutti i 1.600 chilometri tra Roma e Canterbury (Gran Bretagna). La percorrenza media fu quindi di circa 20 chilometri al giorno.
Il diario di Sigerico è una delle testimonianze più significative della rete di vie di comunicazione europee in epoca medievale, ma non menziona le molteplici alternative che avevano già creato una fitta ragnatela di collegamenti (le varie vie Romee, di cui tre le principali) usata a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, della presenza di reliquie dei santi, ecc. Successivamente al pellegrinaggio dell’arcivescovo Sigerico l’asse viario fu conosciuto come la “via Francigena di Monte Bardone” e diventò anche il tracciato prediletto dalle formazioni militari verso il sud dell’Italia.
Nel X° secolo il Regno dei Franchi consolidò il pellegrinaggio di strada, individuando due grandi mete: Santiago di Compostela (Spagna) e Roma. Dopo la sosta a Roma, molti pellegrini scendevano la Penisola fino al porto di Brindisi e poi si imbarcavano per la Terra Santa (Palestina).
Le 79 tappe di Sigerico
Le 79 tappe dell’itinerario di Sigerico, da Roma verso Canterbury attraverso Italia, Svizzera, Francia e Inghilterra:
In Italia
Lazio
- I Urbs, Roma, Borgo Leonino
- II Johannis VIIII, oggi La Storta
- III Bacane, oggi Valle di Baccano, nel comune di Campagnano di Roma
- IIII Suteria, oggi Sutri
- V Furcari, oggi Vetralla
- VI Sce Valentine, oggi Bulicame presso Viterbo
- VII Sce Flaviane, oggi Montefiascone
- VIII Sca Cristina, oggi Bolsena
- IX Aquapendente, oggi Acquapendente
Toscana
- X Sce Petir in Pail., oggi Podere Voltole nel comune di Abbadia San Salvatore (SI)
- XI Abricula, oggi Bricola nel comune di Castiglione d’Orcia (SI)
- XII Sce Quiric., oggi San Quirico d’Orcia (SI)
- XIII Turreiner., oggi Torrenieri, nel comune di Montalcino (SI)
- XIV Arbia, oggi Ponte d’Arbia, nel comune di Monteroni d’Arbia (SI)
- XV Seocine, oggi Siena
- XVI Burgenove, oggi Abbadia a Isola nel comune di Monteriggioni (SI)
- XVII Aelse, oggi Pieve d’Elsa, località scomparsa nei pressi di Gracciano d’Elsa, nel comune di Colle di Val d’Elsa (SI)
- XVIII Sce Martin in Fosse, oggi Molino d’Aiano, nel comune di Colle di Val d’Elsa (SI)
- XIX Sce Gemiane, oggi San Gimignano (SI)
- XX Sce Maria Glan., oggi Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, nel comune di Gambassi Terme (FI)
- XXI Sce Peter Currant., oggi Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, nel comune di Castelfiorentino (FI)
- XXII Sce Dionisii, oggi Borgo San Genesio, sito archeologico nel comune di San Miniato (PI)
- XXIII Arne Blanca, oggi Fucecchio (FI)
- XXIV Aqua Nigra, oggi Ponte a Cappiano nel comune di Fucecchio (FI)
- XXV Forcri, oggi Porcari (LU)
- XXVI Luca, oggi Lucca
- XXVII Campmaior, oggi Camaiore (LU)
Liguria
- XXVIII Luna, oggi Luni nel comune di Ortonovo
- XXIX Sce Stephane, oggi Santo Stefano di Magra
Toscana
- XXX Aguilla, oggi Aulla (MS)
- XXXI Puntremel, oggi Pontremoli (MS)
- XXXII Sce Benedicte, oggi Montelungo, nel comune di Pontremoli (MS)
Passo della Cisa
Emilia-Romagna
- XXXIII Sce Moderanne, oggi Berceto
- XXXIV Philemangenur, oggi Felegara, nel comune di Medesano (o forse Fornovo di Taro)
- XXXV Metane, oggi Medesano (o forse Costamezzana nel comune di Noceto)
- XXXVI Sce Domnine, oggi Fidenza
- XXXVII Floricum, oggi Fiorenzuola d’Arda
- XXXVIII Placentia, oggi Piacenza
Lombardia
- XXXIX Sce Andrea, oggi Corte Sant’Andrea frazione del comune di Senna Lodigiana
- XL Sce Cristine, oggi Santa Cristina
- XLI Pamphica, oggi Pavia
- XLII Tremel, oggi Tromello
Piemonte
- XLIII Vercel, oggi Vercelli
- XLIV Sca Agath., oggi Santhià
- XLV Everi, oggi Ivrea
Valle d’Aosta
- XLVI Publei, oggi Montjovet
- XLVII Agusta, oggi Aosta
- XLVIII Sce Remei, oggi Saint-Rhémy-en-Bosses
Passo del Gran San Bernardo
In Svizzera
Cantone Vallese
- XLIX Petrecastel, oggi Bourg-Saint-Pierre
- L Ursiores, oggi Orsières
- LI Sce Maurici, oggi Saint-Maurice e Abbazia territoriale di San Maurizio d’Agauno
Cantone Vaud
- LII Burbulei, oggi Versvey nel comune di Yvorne, presso Aigle
- LIII Vivaec, oggi Vevey
- LIV Losanna, idem Losanna
- LV Urba, oggi Orbe
In Francia
Franca Contea
- LVI Antifern, oggi Jougne, Cappella Saint-Maurice
- LVII Punterlin, oggi Pontarlier
- LVIII Nos, oggi Nods
- LIX Bysiceon, oggi Besançon
- LX Cuscei, oggi Cussey-sur-l’Ognon
- LXI Sefui, oggi Seveux
Champagne-Ardenne
- LXII Grenant, idem Grenant
- LXIII Oisma, oggi Humes nel municipio di Humes-Jorquenay
- LXIV Blaecuile, oggi Blessonville
- LXV Bar, oggi Bar-sur-Aube
- LXVI Breone, oggi Brienne-la-Vieille
- LXVII Domaniant, oggi Donnement
- LXVIII Funtaine, oggi Fontaine
- LXIX Chateluns, oggi Châlons-en-Champagne
- LXX Rems, oggi Reims
Piccardia
- LXXI Corbunei, oggi Corbeny
- LXXII Mundlothuin, oggi Laon
- LXXIII Martinwaeth, oggi Seraucourt-le-Grand
- LXXIV Duin, oggi Doingt
Nord-Passo di Calais
- LXXV Atherats, oggi Arras
- LXXVI Bruwaei, oggi Bruay-en-Artois o Bruay-la-Buissière
- LXXVII Teranburh, oggi Thérouanne
- LXXVIII Gisne, oggi Guînes
- LXXIX (?)
- LXXX Sumeran, oggi Sombre presso Wissant
Canale della Manica
In Inghilterra
Kent
- (senza nome), oggi Dover
- Cantenbury, oggi Canterbury
Via Francigena in Toscana
Le 15 tappe in Toscana
Proveniendo da nord, il tracciato della Via Francigena penetra in Toscana al Passo della Cisa e percorre la Lunigiana in tutta la sua lunghezza prima di arrivare sulla costa del Mar Tirreno. Il tracciato si sovrappone ad antichi sentieri e mulattiere, scavalcando più volte il fiume Magra e i suoi affluenti con numerosi ponti medievali. Dopola città di Massa l’itinerario proseguiva lungo le propaggini delle Alpi Apuane toccando Pietrasanta e Camaiore prima di puntare direttamente verso Lucca.
Dalla città il percorso proseguiva verso sud-ovest per Altopascio e, cercando di scansare le insidie malariche dell’allora ampio Padule di Fucecchio, arrivava a San Miniato. Da qui iniziava un percorso tutto collinare, ancora in direzione sud-ovest, per Gambassi Terme, San Gimignano e Monteriggioni. Quindi la tappa obbligatoria era Siena, allora già una città importante. Da qui la Via Francigena si sovrapponeva quasi completamente alla precedente via Cassia romana puntando decisamente verso sud: Ponte d’Arbia, San Quirico d’Orcia, Abbadia San Salvatore. In un momento successivo quest’ultima località divenne meno frequentata e gli fu preferita Radicofani. In ogni caso la tappa successiva giungeva fino ad Acquapendente, già nel Lazio, all’epoca territorio papale.
L’itinerario si snoda in zone dove l’ospitalità è garantita da una fitta rete di strutture ricettive convenzionate. Inoltre sono molti gli agriturismi e i B&B, mentre lungo il cammino si incontra ogni tipo di ristorante e anche botteghe di artigianato artistico. Tutto ciò rende il percorso sufficientemente strutturato per essere frequentato da “nuovi pellegrini” o amanti del trekking, della mountain bike e dell’equitazione. Il C.A.I.-Club Alpino Italiano è a disposizione per fornire cartine del percorso, consigli o descrizioni delle possibili tappe e dei diversi itinerari alternativi.
Per informazioni dettagliate consultare il sito: www.viefrancigene.org/it/
Qui di seguito le 15 tappe in Toscana suddivise nelle cinque zone geografiche, storiche e culturali.
Provincia di Massa Carrara - zona Lunigiana
Tappa 1
Partenza: Passo della Cisa
Arrivo: Pontremoli
Lunghezza totale: km. 19,3
Difficoltà a piedi: impegnativa
Tappa 2
Partenza: Pontremoli
Arrivo: Aulla
Lunghezza totale: km. 32,3
Tappa 3
Partenza: Aulla
Arrivo: Sarzana (Provincia di La Spezia-Liguria)
Lunghezza totale: km. 17,4
Tappa 4
Partenza: Sarzana (Provincia di La Spezia-Liguria)
Arrivo: Massa
Lunghezza totale: km. 28,6
Provincia di Lucca - zona Lucchesia (Piana di Lucca)
Tappa 5
Partenza: Massa
Arrivo: Camaiore
Lunghezza totale: km. 25,9 km
Difficoltà a piedi: impegnativa
Tappa 6
Partenza: Camaiore
Arrivo: Lucca
Lunghezza totale: km. 23,8
tappa 7
Partenza: Lucca
Arrivo: Altopascio
Lunghezza totale: km. 18,5
Provincia di Pisa - zona Terre di Pisa
Tappa 8
Partenza: Altopascio
Arrivo: San Miniato
Lunghezza totale: km. 29
Difficoltà a piedi: impegnativa
Provincia di Firenze - zona Empolese Valdelsa Montalbano
Tappa 9
Partenza: San Miniato
Arrivo: Gambassi Terme
Lunghezza totale: km. 23,9
Provincia di Siena - zone Terre di Siena, Valdelsa Volterrana e Val d'Orcia
Tappa 10
Partenza: Gambassi Terme
Arrivo: San Gimignano
Lunghezza totale: km. 13,4
Tappa 11
Partenza: San Gimignano
Arrivo: Monteriggioni
Lunghezza totale: km. 31,3
Tappa 12
Partenza: Monteriggioni
Arrivo: Siena
Lunghezza totale: km. 20,6
Difficoltà a piedi: media
Tappa 13
Partenza: Siena
Arrivo: Ponte d’Arbia
Lunghezza totale: km. 25,7
Tappa 14
Partenza: Ponte d’Arbia
Arrivo: San Quirico d’Orcia
Lunghezza totale: km. 26,2
Tappa 15
Partenza: San Quirico d’Orcia
Arrivo: Radicofani
Lunghezza totale: km. 32,5
Tappa 16
Partenza: Radicofani
Arrivo: Acquapendente (Provincia di Viterbo – Lazio)
Lunghezza totale: km. 23,9
Tappa 16 – Variante per Abbadia San Salvatore
Partenza: San Quirico d’Orcia
Arrivo: Acquapendente (Provincia di Viterbo – Lazio)
Lunghezza totale: km 25,3
I 39 comuni della Via Francigena in Toscana
1 PONTREMOLI
2 Filattiera
3 Villafranca in Lunigiana
4 Bagnone
5 Licciana Nardi
6 Fosdinovo
7 Aulla
8 Carrara
9 Massa
10 Montignoso
11 Seravezza
12 Pietrasanta
13 Camaiore
14 Massarosa
15 LUCCA
16 Capannori
17 Porcari
18 Montecarlo
19 Altopascio
20 Ponte Buggianese
21 FUCECCHIO
22 Santa Croce sull’Arno
23 Castelfranco di Sotto
24 San Miniato
25 Castelfiorentino
26 Montaione
27 Gambassi Terme
28 San Gimignano
29 Colle di Val d’Elsa
30 Monteriggioni
31 SIENA
32 Monteroni d’Arbia
33 Buonconvento
34 Montalcino
35 San Quirico d’Orcia
36 Castiglione d’Orcia
37 Radicofani
38 San Casciano dei Bagni
39 Abbadia San Salvatore
COSA VEDERE
Attrazioni nelle zone Lunigiana e Riviera Apuana – provincia Massa Carrara
Attrazioni suddivise per comune o località
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PONTREMOLI (MS) – borgo medievale
Fortificazioni: Castello di Piagnaro
Chiese: Santa Maria del Popolo, Santissima Annunziata
Musei: Museo delle Statue Stele della Lunigiana
Percorsi: Trekking Lunigiana, Strada del Vino delle Colli di Candia e di Lunigiana
Eventi: Premio Letterario Bancarella, Medievalis
FILATTIERA (MS) – cittadina collinare
Fortificazioni: Castello di Filattiera
Chiese: Chiesa di San Giorgio, Pieve di Santo Stefano a Sorano, Chiesa di San Giovanni Battista
Località: Caprio, Rocca Sigillina, Ponticelli
Eventi: I mestieri del Borgo
Percorsi: Strada del Vino delle Colli di Candia e di Lunigiana
Sport: trekking, ciclismo, equitazione, motoraduni
VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (MS) – borgo medievale collinare
Fortificazioni: Castello di Malgrate, Castello di Malnido
Chiese: S. Maria Assunta
Località: Filetto, Fornoli, Virgoletta
Musei: Museo Etnografico della Lunigiana
Eventi: Fiera di S. Genesio, Mercato medievale
BAGNONE (MS) – cittadina collinare
Fortificazioni: Castello di Castiglione del Terziere, Castello di Treschietto
Chiese: Chiesa di San Niccolò
Riserve Naturali: Parco Regionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
Località: Borgo di Corvarola
Eventi: Sagra della Cipolla di Treschietto
Prodotti tipici: cipolla di Treschietto
Sport: trekking, ciclismo
LICCIANA NARDI (MS) – borgo medievale collinare
Fortificazioni: Castello di Bastia, Castello di Monti, Castello di Terrarossa
Riserve Naturali: Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
Percorsi: Strada delle Cento Miglia, il Taverone e suoi 9 borghi
Sport: trekking escursionistico, ciclismo
FOSDINOVO (MS) – borgo medievale collinare
Fortificazioni: Castello Malaspina, Castello di Ponzanello
Edifici storici: Villa Malaspina
Musei: Museo della Resistenza
Località: Pulica
Eventi: Festa Medievale, Castello in Movimento, Festa di San Remigio
AULLA (MS) – cittadina collinare
Fortificazioni: Fortezza della Brunella, Castello di Bigliolo
Chiese: Abbazia di San Caprasio
Musei: Museo di San Caprasio e del Pellegrino, Museo di Storia Naturale della Lunigiana
Eventi: Palio della Rosa, Premio Lunezia, Festa di San Caprasio
Percorsi: da Aulla a Villa di Tresana
Prodotti tipici: faglioli di Bigliolo
Sport: trekking, ciclismo, pesca sportiva, kayak, canoa
CARRARA (MS) – città e capitale mondiale del marmo
Castelli: Castello di Moneta
Chiese: Duomo di Carrara, Chiesa del Suffragio
Edifici storici: Palazzo Cybo-Malaspina, Palazzo del Medico, piazza Alberica, Villa Fabbricotti di Padula,
Musei: Museo del Marmo, Cava-Museo Fantiscritti, Museo della Scultura
Località notevoli: Avenza, Colonnata
Riserve Naturali: Parco Regionale delle Alpi Apuane
Spiagge: Marina di Carrara
Eventi: Biennale Internazionale della Scultura, Sagra del Lardo di Colonnata
Percorsi: tour delle cave di marmo, Strada del Vino Colli di Candia e di Lunigiana
Sport: trekking, ciclismo, sport acquatici, vela
MASSA (MS) – capoluogo della Provincia di Massa Carrara
Castelli: Castello Malaspina
Chiese: Duomo, Chiesa della Madonna del Monte, Chiesa di San Leonardo al Frigido
Edifici storici: Palazzo Ducale, Arco di Alberico I, Villa Rinchiostra, Villa della Cuncia
Musei: Museo Etnologico delle Apuane, Museo Diocesano
Località notevoli: Borgo del Ponte
Parchi: Orto Botanico
Spiagge: Marina di Massa
Riserve Naturali: Parco delle Alpi Apuane
Eventi: Rappresentazione della Passione di Cristo, Quintana Cybea, Feira dell’Oriente
Percorsi: Via Vandelli
Prodotti tipici: vino di Candia, mortadella
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, sport nautici, vela
MONTIGNOSO (MS) – cittadina balneare e di villeggiatura
Castelli: Castello Aghinolfi
Chiese: Pieve dei Santi Vito e Modesto
Edifici storici: Villa Giorgini Schiff
Riserve Naturali: Lago di Porta
Spiaggia: Cinquale
Percorsi: Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana
Sport: trekking, ciclismo, sport nautici
Attrazioni nelle zone Versilia e Lucchesia – provincia Lucca
Attrazioni suddivise per comune o località
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SERAVEZZA (LU) – villaggio collinare
Chiese: Pieve di San Martino a Cappella
Edifici storici: Villa Medicea
Musei: Area Archeomineraria Cave del Bardiglio Cappella (“Cave di Michelangelo”), Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari
Riserve naturali: Parco Regionale delle Alpi Apuane
Percorsi: Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia
Eventi: Palio dei Micci
PIETRASANTA (LU) – cittadina d’arte
Fortificazioni: Rocca di Sala
Chiese: Duomo, Sant’Agostino
Edifici storici: Torre delle Ore, Rocchetta Arrighina
Musei: Museo Archeologico Versiliese, Museo dei Bozzetti, Casa Carducci
Spiagge: Marina di Pietrasanta
Località notevoli: Valdicastello Carducci
Riserve naturali: Lago di Porta
Percorsi: Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia
Eventi: Fiera di s. Biagio
CAMAIORE (LU) – borgo storico e spiagge
Chiese: Collegiata di Santa Maria Assunta, Badia di San Pietro, Pieve di Santa Maria di Feruniano
Edifici storici: Villa Borbone delle Pianore
Musei: Civico Museo Archeologico
Località storiche: Capezzano Pianore, Casoli, Lombrici, Nocchi, Santa Lucia
Spiagge: Lido di Camaiore (Bandiera Blu)
Riserve naturali: Parco Regionale delle Alpi Apuane, Cascate di Candalla
Percorsi: Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia
Sport: arrampicata
Eventi: Palio dell’Assunta, Corpus Domini
MASSAROSA (LU) – villaggio collinare
Chiese: San Martino di Bargecchia, Chiesa di San Michele Arcangelo a Corsanico, Pieve a Elici (Chiesa di San Pantaleone)
Edifici storici: Villa Martellini, Villa Baldini
Siti archeologici: Terme romane di Massaciuccoli e Villa dei Venulei
Riserve naturali: Parco Regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, Lago di Massaciuccoli
Percorsi: Buca delle Fate, Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, escursioni in barca
Sport: trekking, mountain-bike, equitazione, canoa, pesca sportiva
LUCCA città (LU) – città d’arte e capoluogo della Provincia di Lucca
Chiese: Duomo , Santa Maria Foris Portam, Sant’Alessandro Maggiore, San Michele in Foro, San Frediano, SS. Giovanni e Reparata
Edifici e luoghi storici: mura di Lucca, Torre di Guinigi, piazza dell’Anfiteatro, Teatro del Giglio, Palazzo Pfinner Villa Grabau, Orto Botanico
Musei: Museo del Duomo, Pinacoteca del Palazzo Mansi, Museo Casa Giacomo Puccini, Museo di Villa Guinigi
Eventi: Festa Medievale di Santa Croce, Mirabilia-Mura in Fiore, Lucca Summer Festival, Lucca Comics, Palio della Balestra, Lucca Film Festival, Puccini e la sua Lucca
Prodotti tipici: vino, salumi Biroldo
Sport: trekking, ciclismo
CAPANNORI (LU) – cittadina rurale
Chiese: Pieve di San Paolo, Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, Pieve di San Gennaro
Ville storiche: Villa Reale di Marlia, Villa Mansi, Villa Torrigiani
Musei: Mostra Archeologica Permanente
Siti archeologici: Via Etrusca del Ferro
Riserve Naturali: Bosco del Bottaccio della Visona
Eventi: Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia
Percorsi: Escursione tra le Camelie, Escursione all’antico Mulino di Germolli, Tour delle ville in carrozza
Prodotti tipici: olio d’oliva, latte, farro
Sport: trekking, ciclismo, equitazione, voli in mongolfiera
PORCARI (LU) – villaggio agro-industriale
Chiese: Chiesa di San Giusto
Musei: Museo virtuale di Porcari
Sport: trekking, ciclismo
MONTECARLO (LU) – borgo storico e cittadina rurale
Fortificazioni: Rocca di Cerruglio
Chiese: Chiesa di sant’Andrea
Edifici storici: Teatro dei Rassicurati
Musei: Museo del Vino
Percorsi: Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia
Prodotti tipici: vino, olio d’oliva
ALTOPASCIO (LU) – cittadina agro-industriale
Chiese: Chiesa dei Santi Jacopo, Cristoforo e Eligio, Badia Pozzeveri
Prodotti tipici: pane
Sport: trekking, ciclismo
Attrazioni nelle zone Terre di Pisa, Empolese Valdelsa – province Pisa e Firenze
Attrazioni suddivise per comune o località
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FUCECCHIO (FI) – cittadina storica
Fortificazioni: Rocca
Chiese: Abbazia di San Salvatore
Edifici storici: Palazzo del Podestà, Complesso Corsini, Ponte a Cappiano
Musei: Museo Civico, Archivio “Indro Montanelli”
Parchi: Cerbaie
Riserve naturali: Padule di Fucecchio
Eventi: Palio delle Contrade, Fiera degli Uccelli
Produzioni tipiche: cuoio, calzature
SAN MINIATO (PI) – borgo medievale e città’arte
Castelli: Rocca di Federico II
Chiese: Duomo di San Miniato, Convento di San Francesco, Oratorio del Loretino
Eventi: Fiera del Tartufo Bianco
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, golf, canottaggio
Prodotti tipici: tartufi, tabacco, pelletteria
CASTELFIORENTINO (FI) – borgo storico e cittadina rurale
Fortificazioni: Castello di Oliveto
Chiese: Santuario di Santa Verdiana, Pieve dei Santi Ippolito e Biagio, Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo, Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano
Musei: Museo di Santa Verdiana, BEGO, Museo Benozzo Gozzoli
Eventi: Palio
Sport: trekking, ciclismo, equitazione
MONTAIONE (FI) – cittadina rurale
Fortificazioni: Castello di Tonda, Castello di Sughera, Castello di Vignale
Chiese: Chiesa e Convento di San Vivaldo
Edifici storici: Villa Filicaja
Musei: Museo Civico
Località storiche: borgo di Castelfalfi, Gerusalemme di San Vivaldo
Parchi: Parco Benestare
Riserve Naturali: Riserva dell’Alta Valle del Carfalo
Sport: trekking, ciclismo, equitazione
Prodotti tipici: vino, vinsanto, olio d’oliva
GAMBASSI TERME (FI) – cittadina termale e rurale
Chiese: Pieve di Santa Assunta a Chianni
Musei: Museo dell’Attività Vetraia
Parchi: Parco Benestare
Percorsi: Via Francigena
Prodotti tpici: vino, olio d’oliva, formaggio, acqua minerale
Sport: trekking, ciclismo, equitazione
Attrazioni nelle zone Terre di Siena e Val d’Orcia – provincia Siena
Attrazioni suddivise per comune o località
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SAN GIMIGNANO (SI) – borgo medievale e cittadina d’arte
Castelli: Rocca di Montestaffoli
Chiese: Duomo, Chiesa di Sant’Agostino, Santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza
Edifici storici: case-torri
Musei: Museo Etrusco, Pinacoteca, Museo Ornitologico, Museo del Vino e della Vernaccia, San Gimignano 1300, Museo della Tortura
Riserve naturali: Riserva di Castelvecchio
Prodotti tipici: vino vernaccia, olio d’oliva, zafferano
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
COLLE DI VAL D’ELSA (SI) – borgo collinare e cittadina manufatturiera
Chiese: Duomo
Musei: casa-torre di Arnoldo di Cambio, Museo Archeologico di Colle Val d’Elsa, Museo del Cristallo
Riserve naturali: Parco Fluviale Alta Val d’Elsa
Prodotti tipici e artigianato: formaggi, salami, cristallo
Eventi: Cristallo tra le Mura, Motocavalcata Colle Val d’Elsa-Follonica
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
MONTERIGGIONI (SI) – borgo medievale
Castelli: Castello di Monteriggioni
Chiese: Abbadia a Isola
Musei: Museo delle Armature
Eventi: Monteriggioni di Torri si Corona
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
SIENA città (SI) – città d’arte
Castelli: Fortezza Medicea
Chiese: Duomo di Siena, Battistero di San Giovanni, Basilica di Santa Maria dei Servi, Chiesa di San Domenico
Edifici storici: Ospedale di Santa Maria della Scala (Cappelle delle Donne, Sagrestia Vecchia, Sala del Pellegrinaio, Chiesa della Santissima Annunziata, Oratorio di Santa Caterina), Palazzo Comunale e Torre del Mangia, Palazzo Chigi Saracini, Palazzo Salimberi
Monumenti: Piazza del Campo
Musei: Museo dell’Opera del Duomo, Museo Archeologico, Museo Civico, Museo Diocesano, Casa-santuario di Santa Caterina, Pinacoteca Nazionale
Eventi: Palio delle Contrade
Prodotti tipici: vino Chianti Classico
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, pattinaggio
MONTERONI D’ARBIA (SI) – borgo medievale e cittadina rurale
Castelli: Castello di San Fabiano
Chiese: Pieve di San Giovanni Battista a Lucignano, Pieve di San Giovanni a Corsano
Edifici storici: Grancia di Cuna
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
BUONCONVENTO (SI) – borgo medievale e cittadina rurale
Castelli: Castelnuovo Tancredi, Castelrosi
Chiese: Chiesa dei Santi Patroni Pietro e Paolo, Oratorio di San Sebastiano
Edifici storici: Palazzo Pretorio
Musei: Museo di Arte Sacra, Museo della Mezzadria Senese
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
MONTALCINO (SI) – borgo medievale e cittadina rurale
Chiese: Duomo, Abbazia di Sant’Antimo
Musei: Museo del Vetro, Museo Civico di Montalcino, Museo del Brunello
Eventi: Festival della Val d’Orcia, Jazz&Wine
Prodotti tipici: vino Brunello, vino Rosso di Montalcino DOC, olio d’oliva, salumi, formaggi, miele
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
SAN QUIRICO D’ORCIA (SI) – borgo medievale
Chiese: Collegiata dei SS. Quirico e Giulitta
Località: Bagno Vignoni
Eventi: Festa del Barbarossa, Orcia Wine Festival
Prodotti tipici: vino Orcia DOC, olio d’oliva, zafferano
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CASTIGLIONE D’ORCIA (SI) – cittadina collinare
Fortificazioni: Rocca di Tintinnano
Percorsi: “Treno Natura”
Prodotti tipici: castagne
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
RADICOFANI (SI) – borgo medievale
Fortificazioni: Fortezza
Chiese: San Pietro Apostolo
Eventi: Festival della Val d’Orcia
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
SAN CASCIANO DEI BAGNI (SI) – villaggio termale
Fortificazioni: Castello di Fighine
Chiese: Santa Maria della Colonna
Terme: Fonteverde
Percorsi: Strada del Vino Nobile di Montepulciano, Strada del Vino Orcia
ABBADIA DI SAN SALVATORE (SI) – villaggio medievale
Chiese: Abbazia di San Salvatore
Musei: Museo dell’Abbazia, Museo della Miniera di Cinabro
Riserve naturali: Monte Amiata
Percorsi: Treno Natura
Eventi: Offerta dei Censi, Fiaccole di Natale
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione, sci
RISERVE NATURALI
PERCORSI ENOGASTRONOMICI
Strada del Vino delle Colline Pisane
Zona: Valdera e valdarno Inferiore
Comuni: San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Palaia, Peccioli, Lajatico, Chianni, Terricciola, Fauglia, Lorenzana, Crespina, Casciana Terme Lari, Capannoli, Ponsacco e Pontedera
Informazioni: Comitato Strada del Vino Delle Colline Pisane
Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, 14 – Pisa (PI) e Via Pietro Nenni, 24 – Pisa (PI)
Tel.: +39 050 929628
Sito: www.stradadelvinocollinepisane.it
Email: [email protected]
Prodotti: Chianti delle colline Pisane, Bianco di S. Torpè, Colli dell’Etruria Centrale, Montescudaio
La Strada del Vino delle Colline Pisane attraversa uno scenario tipicamente toscano di tanti piccoli borghi con grandi tradizioni, nelle immediate vicinanze della nota città d’arte Pisa, in un territorio agreste e molto variegato. È un itinerario facilmente accessibile, percorribile anche con mezzi ecologici alternativi all’auto. Da dolci pianure si passa a colline ricche di boschi secolari, di castagneti e di vegetazione tipica che, con il variare delle stagioni, caratterizzano il panorama di effetti suggestivi. Il percorso è costellato da una serie di piccole cittadine e da minuscoli borghi, di antica origine, nei quali, oltre a vestigia del passato, è ancora possibile apprezzare il ritmo quieto della vita contadina e una grande quantità di specialità enogastronomiche. La Strada del Vino delle Colline Pisane è davvero un percorso ideale, dove la pratica dello sport a contatto con la natura, con percorsi a piedi, in Mountain Bike o a cavallo, potrà unirsi con la degustazione di vini e delizie gastronomiche oltreché alla visita di monumenti storici. È un itinerario piacevole, con un clima mite anche d’inverno, nel quale il visitatore potrà scegliere tra la possibilità di soggiorno presso le molte aziende agrituristiche disseminate un po’ ovunque. Gli itinerari turistici più caratteristici vanno da San Miniato verso Palaia, La Rotta, Peccioli.
I Vini
Il Chianti delle Colline Pisane è un vino da pasto, da bersi preferibilmente giovane, ideale di 2 anni; si abbina particolarmente bene a pasta condita con sughi di carne rossa e bianca come il coniglio, ottimo con gli arrosti e con i formaggi non molto stagionati. Il Bianco Pisano di S. Torpè, è pure un vino da bersi giovane, adatto per antipasti, zuppe, frutti di mare, anguille e pesci al cartoccio. Il Montescudaio è ottimo con gli antipasti e piatti a base di pesce, il Bianco, indicato con minestre, zuppe di verdura e di pane, lumache e anguille. Il Rosso è un vino fresco, da pasto, si abbina perfettamente alle zuppe di mare e, moderatamente invecchiato, è perfetto con gli arrosti di cacciagione volatile e carni rosse alla brace. Il Vin Santo, adeguatamente invecchiato, è ottimo con la pasticceria secca ma anche da solo.
Percorso
Si accede da San Miniato e poi si prende la direzione verso Marzana, dove sorge il Castello di Marzana, raggiungibile attraverso un paesaggio collinare. Seguendo una strada che serpeggia tra colline adorne di viti e d’olivi giungiamo ad un incrocio dove sorge la pieve di San Giovanni Battista di Corazzano. Si prosegue per La Serra, lasciando la quale si può far visita a Bucciano, antico borgo in cima a un colle raggiungibile tramite un viale di cipressi secolari che costeggia un lavatoio in pietra usato per secoli dalle contadine. Più oltre si trova Palaia, antico insediamento etrusco. Proseguendo sulla stessa strada si arriva a La Rotta passando per San Gervasio dove si trova un antico castello del 700 d.C. e dove è interessante visitare il Museo della Civiltà Rurale. Attraversando invece le due porte d’accesso a Palaia e proseguendo per Montefoscoli si trova sulla destra i “Fonchioni”, antichi lavatoi, e più avanti la “Figuretta”, altare di antichissima origine. Da qui una strada bianca porta al Tempio di Minerva Medica, originale costruzione neoclassica del 1823 immersa in un bosco. Giunti a Montefoscoli si può visitare la mostra permanente della Civiltà Contadina. Proseguendo l’ itinerario si arriva a Libbiano dove è presente l’Osservatorio Astronomico. Poi si raggiungere Peccioli, cittadina in cima ad un bel colle coltivato a vigneti con l’imponente Chiesa di Verano. La tradizione della vite qui è così radicata che Peccioli è cosparso di cantine che si contendono il merito di produrre il vino migliore della zona. Nei dintorni, interessante da vedere il Parco dei Dinosauri, con sculture in misure originali dei mostri del pleistocene.
Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
Comitato Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
Via Villa della Rocca – San Gimignano (Si)
Tel: +39 0577.940108
www.vernaccia.it
Comuni: San Gimignano
Prodotti: Vernaccia di San Gimignano, Chianti dei Colli Senesi, Vin Santo del Chianti Classico
La strada del vino parte dalla località di Castel San Gimignano, attraversa colline ricoperte da oliveti e vigneti e culmina nell’antica San Gimignano. Denominata “città delle torri”, San Gimignano è un gioiello d’arte e storia. Bellissima la Collegiata di S. Maria Assunta costruita nel XII secolo. All’interno vi sono affreschi del ‘300 senese che raffigurano le Storie del Vecchio Testamento e affreschi del ‘400 fiorentino. La Chiesa di S. Agostino è affrescata da Benozzo Gozzoli e vi si trova anche una Incoronazione del Pollaiolo. Da segnalare anche il Palazzo del Podestà che conserva un affresco del Sodoma. Di bellezza spettacolare anche la Piazza della Cisterna, con al centro un bel pozzo.
I vini
La Vernaccia di San Gimignano è un vino di gran reputazione fin dal Medioevo, particolarmente adatto con minestre toscane, pesce e crostacei, carni bianche e formaggi dolci. Il Chianti delle Colline Senesi, è un rosso giovane, d’annata, si abbina perfettamente con affettati o bruschetta; ideale con zuppe di pane, pastasciutta ai sughi di funghi, cacciagione e arrosti in genere. Ottimo con formaggi poco stagionati.
Strada del Vino Orcia
Informazioni:
Via Borgo maestro, 90 – Rocca d’Orcia (SI)
Rocca a Tentennano – Castiglione d’Orcia (SI)
Tel: +39 0577 887471
www.stradavinorcia.com
[email protected] / [email protected]
Mobile: Ufficio di segreteria: (+39) 334 30 66 290
Comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
La Strada del Vino Orcia è nata nel 2003 ed ha la sua sede ai piedi della Rocca a Tentennano di Castiglione d’Orcia. L’elemento che accomuna il territorio su cui si snoda la Strada del Vino Orcia è il paesaggio, tra i più caratteristici e affascinanti della Toscana. Dolci colline, file di cipressi, castelli e abbazie, chiese e conventi, borghi e città, poderi e strade formano una sorta di “strato di storia” adagiatosi su una geografia che pare modellata su misura. Infatti, nel 2004, l’UNESCO ha inserito la Val d’Orcia nel patrimonio mondiale dell’umanità, primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento definendola nelle motivazioni come ” icona del paesaggio “.
DEGUSTAZIONE E VENDITA DIRETTA
GASTRONOMIA
Prodotti tipici lungo la Via Francigena
Vino
Vino delle colline lucchesi
Prodotto importante è il vino DOC delle Colline Lucchesi (Lucca, Capannori e Altopascio) e principalmente dei territori di Montecarlo e Porcari. La storia di Montecarlo è indissolubilmente intrecciata con quella del vino. Già nel Medioevo tutte le colline attorno al borgo erano piene di vigneti che davano origine a una produzione abbondante e pregiata. Per tutto il XIV° secolo il vino di Montecarlo fu commercializzato fino ad Altopascio e da qui, superato il lago (scomparso) di Bientina, giungeva fino a Pisa. Dai registri dell’epoca risulta che uno degli acquirenti del Trebbiano fosse addirittura il Granduca Cosimo I° Medici. Papa Gregorio XII° ordinò che le cucine pontificie se ne procurassero per servirlo in tavola. Tra la fine del XIX° secolo e l’inizio del successivo il vino era conosciuto come “Lo Chablis di Montecarlo”.
Attualmente il vino DOC di Montecarlo è fortemente caratterizzato dell’assoluta singolarità della produzione, che vanta oltre un secolo di felicissimo ambientamento e armonico radicamento sul territorio. Il Montecarlo Bianco è prodotto con le seguenti uve: Trebbiano Toscano (40-60%) e Semillon, Pinot Gris e Bianco, Vermentino, Sauvignon, Roussanne per il resto. Il Montecarlo Rosso è realizzato con le seguenti uve: Sangiovese (50-75%), Canaiolo nero (5-15%), singolarmente o congiuntamente Ciliegiolo, Colorino, Malvasia Nera, Syrah, Cabemet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot per il resto.
Vino delle colline pisane
La zona di produzione vinicola delle Terre di Pisa è quasi tutta ubicata nella parte meridionale. La coltivazione della vite risale agli etruschi. L’area è attraversata dalla Strada del Vino delle Colline Pisane con ben tre prodotti di eccellenza: il Chianti Colline Pisane DOCG, il Bianco Pisano San Torpè DOC e il Vin Santo San Torpè DOC. È un itinerario all’interno di zone che coniugano la vocazione vitivinicola alla presenza di attrattive paesaggistiche, artistiche e culturali. Lungo la strade del vino, attraverso borghi e centri d’arte, si può trovare, in ogni stagione, ospitalità e accoglienza soprattutto negli agriturismi ed effettuare visite alle cantine o ai vigneti. La degustazione di vini, molte volte è accompagnata da assaggi di prodotti locali come formaggi, salumi tra altri. Sull’intero territorio si produce inoltre l’IGT Toscano, rosso, bianco e rosato. Vini locali sono il Chianti Colli Pisani, il Rosso di San Miniato e il Trebbiano.
Eccellente, in qualche caso sopraffina, è la qualità del vino in tutto il territorio della Provincia di Siena. Infatti sono ben cinque i DOCG prodotti in terra senese: Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Vernaccia di San Gimignano, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano.
La Vernaccia di San Gimignano è uno dei vini bianchi più pregiati in Italia. Le prime notizie risalgono al 1276, anno in cui fu istituita una tassa per l’ingresso e l’uscita del prodotto. È stato il primo vino italiano a ottenere il marchio Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966. Nel 1993 ha ottenuto la certificazione superiore, DOCG. Da circa un ventennio le tecniche enologiche e più moderni sistemi agricoli hanno migliorato ulteriormente il prodotto. Ha contribuito anche la vinificazione in contenitori d’acciaio a temperatura controllata. È uno dei pochi vini bianchi suscettibili di invecchiamento. La Vernaccia ha colore paglierino e profumo fruttato. Il gusto è asciutto e gradevole.
Vino di Montalcino
I terreni coltivati a vigneti hanno una composizione ricca di proprietà oligominerali che favoriscono la maturazione di uve eccellenti. Contribuiscono anche particolari condizioni climatiche e geomorfologiche. La coltivazione della vite è una tradizione plurisecolare nella zona. Già nel 1559 i componenti della famiglia Medici furono i primi ad apprezzare questi vini, tanto da inviarli alla corte di Firenze ed a Roma, alla mensa di Papa Clemente VII°. Il vino di Montalcino ha conseguito negli ultimi anni un’enorme notorietà mondiale, raccogliendo l’apprezzamento dei più esperti conoscitori. I vini pregiati DOC e DOCG si dividono in quattro tipologie: Brunello, Rosso, Moscadello e Sant’Antimo.
Brunello
Nei primi decenni del XIX° secolo Clemente Santi, un farmacista appassionato di viticoltura, decise di produrre vini diversi da quelli tradizionali. I molti esperimenti effettuati lo portarono a mettere a punto un prodotto davvero eccellente, che ottenne lusinghieri riconoscimenti in esposizioni internazionali. Ma sarà suo nipote, Ferruccio Santi, a creare il Brunello intorno al 1870, utilizzando uve di Sangiovese Grosso. Il nuovo vino, ottenuto con procedimenti complessi e costosi, era un prodotto d’élite, la cui produzione quasi amatoriale si limitava ad alcune migliaia di bottiglie. Progressivamente i vigneti si moltiplicarono fino al 1929, quando nell’area di Montalcino ci si dedicò solo alla produzione di Brunello. La Seconda Guerra Mondiale e il periodo successivo costituirono un momento di notevole difficoltà. Si dovrà attendere la metà degli anni ’60 del XX° secolo per la ripresa e la conseguente consacrazione del Brunello, che diverrà uno dei più quotati vini italiani di qualità, ricercato per le tavole più raffinate di tutto il mondo. Le ragioni del boom risiedono nelle obiettive qualità organolettiche del prodotto, nella rotondità e armonia del gusto e nelle grandi possibilità di evoluzione con l’invecchiamento. Il Brunello è prodotto esclusivamente con uva Sangiovese, secondo le norme di un severo disciplinare. La gradazione alcolica minima è di 12,5° e l’immissione sul mercato avviene non prima di cinque anni dalla vendemmia.
Rosso di Montalcino DOC
È un vino armonico, elegante, sapido, dall’aspetto brillante e limpido, di colore rubino. Ha una gradazione alcolica minima di 12° e viene immesso sul mercato il 1° settembre dell’anno successivo a quello della vendemmia.
Sant’Antimo DOC
È una denominazione molto ampia che include molte tipologie di vini, sia rossi che bianchi. Il Sant’Antimo Rosso può avere essere anche prodotto con vitigni quali il Cabernet, il Merlot e il Pinot Nero. Il Sant’Antimo Bianco che può invece essere prodotto con vitigni Chardonnay, Sauvignon e Pinot Grigio.
Moscadello
Questo vino è un’antica tradizione ed è prodotto da un’uva coltivata da tempo immemorabile in queste zone, il moscato bianco. Questo piacevole e sorprendente vino da dessert è stato nei secoli apprezzato da molti noti personaggi sia in Italia che all’estero. Il Moscadello è prodotto nei tipi Tranquillo, Frizzante e Vendemmia Tardiva.
Per ulteriori informazioni: www.consorziobrunellodimontalcino.it
Vino in Val d’Orcia
San Quirico d’Orcia fa parte delle zone agricole contraddistinte dal marchio Orcia DOC. Tre, in particolare, sono i vini di qualità prodotti:
Orcia Rosso: vino strutturato, dal colore rubino scuro, con aroma fine e complesso che richiama quello dei frutti rossi. Ben abbinato a piatti di carne nobile e formaggi stagionati.
Orcia Bianco: vino dal colore giallo paglierino. Ottimo con antipasti e da assaggiare anche con pietanze di carne bianca.
Orcia Vin Santo: vino complesso dal colore dorato tendente all’ambrato con invecchiamento obbligatorio di almeno tre anni. Si abbina bene con i dolci senesi di origine medievale: i cavallucci, il panforte speziato (“pan pepato”) e i cantucci.
VIN SANTO
I grappoli di uve di eccellente qualità (tipo Trebbiano, Malvasia, Grechetto) vengono lasciati appassire su graticci di canna in grandi stanze ventilate. Una volta completato tale processo si procede alla vinificazione in piccole botti e poi all’invecchiamento che può durare anche qualche anno.
Olio d'Oliva
Il prodotto principale dell’agricoltura delle colline lucchesi è l’olio extravergine d’oliva, attualmente tutelato dal marchio DOP, conosciuto fin dall’antichità, coltivato intensamente fin dai secoli XIV°-XV° ed esportato in tutto il mondo per l’ottima qualità già dal XVIII° secolo. È apprezzato per la delicatezza del sapore e la bassa acidità. Gli oliveti sono essenzialmente costituiti dalle varietà Frantoio (o Frantoiano) e Leccino. La raccolta delle olive avviene rigorosamente a mano. Questo procedimento penalizza la quantità ma garantisce un’altissima qualità al prodotto finale. La spremitura avviene presso frantoi tradizionali con macine di pietra o presso frantoi moderni con spremitura soffice, sia “a caldo” che “a freddo”. L’olio della Lucchesia odore fruttato e gusto dolce, con venature di piccante e di amarognolo.
Consorzio di Tutela Olio DOP Lucca
Indirizzo: viale Barsanti e Matteucci, 208 – 55100 Lucca
Tel.: 39 0583 342044
Email: [email protected]
L’olio extravergine d’oliva è pure uno dei prodotti pregiati delle Terre di Pisa. La coltivazione dell’olivo nella zona è documentata fin dall’epoca etrusca. La raccolta delle olive, fatta prevalentemente a mano, e la spremitura, realizzata con processi fisici e meccanici in grado di preservare il più possibile le caratteristiche peculiari del frutto, contribuiscono a determinare il gusto caratteristico dell’olio pisano. All’interno della provincia ci sono quattro zone di produzione tra cui la zona del Monte Pisano, che al suo interno comprende alcuni comuni facenti parte della Strada dell’Olio dei Monti Pisani. Le condizioni ambientali e climatiche ideali conferiscono all’olio prodotto caratteristiche tali da fargli meritare il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) Toscana (IGP Toscano “Monti Pisani”).
La coltivazione dell’olio in Provincia di Siena si perde nei secoli, ma già la pianta è visibile in alcuni dipinti del tardo Medioevo. L’importanza dell’olivicoltura si affermò all’inizio del XIX° secolo e si è ulteriormente accentuata nel periodo successivo. Le varietà più diffuse sono Frantoio, Correggiolo, Moraiolo, Leccino. Il colore dell’olio senese varia tra il verde e il giallo, ha odore fruttato e sapore con accenti amarognoli e leggermente piccanti. È consigliato per condire verdure crude, minestre o zuppe a base di legumi, piatti tipici quali la “ribollita” e la “panzanella” e per la preparazione di bruschette e crostoni. Altrettanto adatto a condire carni arrosto e in umido e anche per friggere.
Consorzio dell’Olio extravergine di oliva DOP “Terre di Siena”
Indirizzo: Strada delle Ropole, 15 – 53100 Taverne d’Arbia (SI)
Tel.: +39+0577 2800970
Email: [email protected]
Sito: www.terredisienadop.it
L’olio d’oliva prodotto nelle campagne di San Quirico d’Orcia risulta avere una bassa acidità (0,3) e anche altre caratteristiche, come il numero dei perossidi (8,3), che ne rispecchiano l’elevata qualità. Questi pregi sono dovuti al giusto equilibrio che intercorre tra i componenti. Un assaggio approfondito produce sensazioni di tutto rispetto grazie all’aroma di mandorle amare e di carciofo nel retrogusto. In gastronomia è particolarmente indicato per l’abbinamento con piatti neutri, poco aromatici, per poterne apprezzare al massimo le caratteristiche.
Castagne
Le prime tracce di sfruttamento del “frutto del bosco” in Toscana si fanno risalire all’VIII° secolo. In passato la castagna era considerata il “pane della povera gente”: le pietanze più note erano – e sono tutt’ora – la polenta e il castagnaccio. Attualmente le castagne non sono più al centro dell’economia familiare, però mantengono la loro importanza anche dal punto di vista culturale. In Lunigiana la coltivazione del castagno si fa risalire al Medio Evo. Dall’essiccazione della castagna si ottiene un frutto duro e compatto, adatto ad essere macinato e trasformato in farina. Gli utilizzi alimentari sono molteplici, ma quelli più comuni nella vallata sono: polenta, purea, focacce, castagnaccio, zuppe.
Comitato Promotore Farina di Castagne della Lunigiana DOP
Indirizzo: Torre di Apella, 1 – 54016 Licciana Nardi (MS)
Tel.: +39+339 8715322
Email: [email protected]
Tutta la zona dell’Amiata è rinomata per la produzione di castagne. Tra le specialità tipiche a base del “frutto del bosco” va ricordato il “pandolce di castagne“. La castagna del Monte Amiata ha ottenuto la tutela con l’indicazione geografica protetta IGP. Tre sono le varietà locali più importanti:
– marrone: la castagna più pregiata per sapore, è di colore marrone rossiccio.
– cecio: di forma simile alla castagna rossa si differenzia da questa per il colore molto più scuro; è la prima a maturare.
– castagna domestica: è la più piccola delle tre, di colore rossastro. Ha una forma leggermente allungata ed è quella dal sapore più dolce. Un tempo era quella che, più frequentemente, veniva fatta seccare per produrre la farina dolce.
ASSOCIAZIONE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CASTAGNA DEL MONTE AMIATA IGP
Indirizzo: località Colonia – Arcidosso (GR)
Tel.: +39 0564 965258
Email: [email protected] / [email protected]
Sito: www.castagna-amiata.it
Tartufi
Tartufo nero uncinato della Toscana
Il tartufo uncinato (Tuber uncinatum Chatin) ha uno strato esterno verrucoso e di colore nero e una polpa di colore cioccolato, con numerose venature ramificate chiare. Questo tartufo ha intenso profumo e sapore.
Tartufo scorzone della Toscana
Il tartufo scorzone (Tuber aestivum Vitt.), ha uno strato esterno grossolanamente verrucoso di colore nero, con verruche grandi, piramidate, e polpa dal giallastro al bronzeo, con numerose venature chiare e arborescenti, che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una nocciola a quelle di una mela. Presenta un tenue e gradevole profumo, leggermente fungino.
Tartufo bianco della Toscana
Il tartufo bianco (Tuber magnatum pico) presenta uno strato esterno liscio, di colore giallo chiaro o verdognolo, e una polpa dal marrone al nocciola sfumata di rosso vivo, con venature chiare, fini e numerose che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una cariosside di mais a quelle di una grossa arancia. Emana un profumo forte e gradevole.
La presenza di ambienti boschivi adatti assieme alle caratteristiche particolari del sottobosco, favorisce la crescita di alcune varietà di tartufo di cui il più pregiato è il tartufo bianco. La zona delle Terre di Pisa è l’area di produzione del pregiatissimo tartufo bianco, il più prelibato e profumato d’Italia. L’area rurale, ricca di querce, tigli e salici è l’ambiente ideale per il tartufo bianco delle Colline Samminiatesi (tuber magnatum pico). Da settembre a dicembre, in particolare nelle colline di San Miniato, si raccoglie circa un terzo dell’intera produzione nazionale di tartufo. Un’associazione si occupa della tutela e dello sviluppo delle aree di raccolta Nei borghi della zona di produzione si svolgono numerose mostre-mercato e sagre dove è possibile gustare piatti a base di tartufo fresco.
La qualità del tartufo bianco in Val d’Orcia è strettamente legata alle proprietà e caratteristiche geologiche del terreno delle Crete Senesi. L’area principale di raccolta del gustoso tubero è quella attorno al villaggio di San Giovanni d’Asso.
Miele
Tra le consuetudini più antiche della Toscana c’è l’allevamento delle api.
Miele di castagno toscano
Ha consistenza piuttosto liquida, colore marrone più o meno scuro e brillante; gusto amaro forte, odore persistente e profumo di bosco.
Miele di corbezzolo toscano
Si presenta solido, con colorazione ambrata, dalla tonalità grigio-verde. Il gusto è amaro e persistente, l’odore pungente.
Pappa reale
La pappa reale ha consistenza densa e cremosa e colore biancastro; è del tutto inodore, mentre il sapore è acidulo. È un prodotto deperibile che va conservato in frigorifero.
L’apicoltura in Lunigiana risale a secoli fa ed è proseguita fino ai giorni d’oggi perché tutta l’area è una zona particolarmente adatta in quanto poco popolata e con scarsi insediamenti industriali. Le api producono essenzialmente due tipi di miele: di acacia e di castagno. Il primo è liquido e limpido, di colore chiaro, tendente al paglierino. Il secondo è liquido, di colore ambrato.
Consorzio Tutela del Miele della Lunigiana
Indirizzo: piazza A. De Gasperi, 17 – 54013 Fivizzano (MS)
Tel.: +39+0585 790854
Email: [email protected]
Sito: www.mieledellalunigiana.it
L’apicoltura è entrata, ormai da anni, a far parte dell’economia della Val d’Orcia: nell’area di Montalcino si produce l’1% di tutto il miele italiano. Varie le qualità prodotte, tra cui si distinguono il “millefiori”, il miele di acacia, quello di corbezzolo e quello di castagno. Da alcuni anni Montalcino è fregiata del titolo “Città del Miele”.
Lardo di Colonnata
Il lardo di Colonnata è un prodotto alimentare di umili origini, un salume ottenuto da grasso di suino stagionato in conche di marmo. Alimento base per il duro lavoro dei cavatori, le caratteristiche e il gusto hanno fatto superare i confini della Toscana, ottenendo anche la certificazione IGP.
Associazione di Tutela del Lardo di Colonnata
Indirizzo: piazza Palestro, 3 – 54030 Colonnata (MS)
Tel.: +39+0585 768069
Email: [email protected]
Salumi di cinta senese
Molto apprezzati sono i salumi di Cinta Senese, il maiale a pezze bianche e nere, effigiato in alcuni famosi dipinti del ‘400. La Cinta Senese è l’unica delle razze suine toscane sopravvissuta all’estinzione. Oggi, come un tempo, viene allevata in libertà, nutrendosi perlopiù di erba e ghiande. Un elemento importante caratterizza questa particolare razza suina: la carne è venata di grasso in modo omogeneo, mentre in altre varietà suine la parte magra e quella grassa sono nettamente separate. Per questo è straordinariamente saporita e profumata. Con la cinta senese si preparano gustosi salumi.
Prosciutto
Il prosciutto ottenuto esclusivamente da Cinta Senese, ha carne di colore rosso vivo e bassa percentuale di grasso. Dopo la rifilatura, il prosciutto viene sottoposto a salatura su assi di legno ed esposto a riposare in cella frigorifera e poi pepato.
Salame di Colle Val d’Elsa
È un insaccato stagionato di carne suina e spezie, di consistenza compatta, colore rosso scuro, profumo e sapore molto intensi. La stagionatura dura dai 20 giorni ai 12 mesi, a seconda delle dimensioni del salame.
Gota
È un prodotto tipicamente locale. Dopo la rifilatura, le guance del maiale, dette “gote”, vengono disposte su assi di legno e quindi salate e pepate. Per la stagionatura, il guanciale viene appeso all’interno di appositi locali.
Buristo
Ha forma cilindrica allungata, colore scuro e consistenza morbida. Il sangue di maiale viene impastato insieme a cubetti di grasso, acqua, spezie, sale, pepe e, a volte, cannella e mollica di pane. L’impasto viene inserito in budello di maiale, cotto in acqua, sottilmente forato per evitare che si formino bolle d’aria, fatto asciugare e raffreddare.
Rigatino
Ha forma rettangolare ed è ricoperto esternamente da pepe nero e peperoncino che conferiscono un sapore particolarmente piccante, mentre la consistenza dipende dal tempo di stagionatura.
Pancella
È cotenna ripiegata, dalla consistenza morbida e dal forte profumo di spezie.
Capocollo
Ha aroma e sapore fortemente caratterizzati dalla presenza di spezie; viene confezionato nella rete o in carta di paglia.
Soprassata (o soppressa)
È un insaccato di frammenti grossolani di carne suina, talvolta anche di seconda scelta, bolliti o scottati. La denominazione, sinonimo di “compresso”, deriva dal fatto che i componenti vengono inseriti in un sacco di tela e poi sottoposti a pressione per permettere alle parti gelatinose di fondersi con le altre fino a formare una massa compatta.
Finocchiona
Ha la forma cilindrica tipica del salame, colore rosa e odore e sapore intenso di finocchio. Le carni selezionate vengono macinate e quindi impastate aggiungendo sale, pepe, aglio, vino rosso e semi di finocchio selvatico. L’impasto viene insaccato in budella, legato e, infine, fasciato.
Consorzio di tutela della cinta senese
Indirizzo: Strada di Cerchiaia, 41/4 – 53100 Siena
Tel.: +39+0577 389513
Email: [email protected]
Sito: www.cintasenese.org
Formaggi
Il prodotto finale migliore è quello proviene dal latte crudo, non pastorizzato ma solo riscaldato a una temperatura intorno ai 40°. I formaggi vanno accompagnati con il tipico pane toscano non salato, miele, noci, marmellate, pepe e, immancabilmente, vino della zona.
Pecorino toscano
Formaggio di solo latte di pecora lavorato a crudo con sostanza grassa minima del 26%. La crosta viene trattata con olio d’oliva, ma a volte anche con cenere, pomodoro o pepe. La stagionatura minima è di 60 giorni.
Pecorino di fossa
Ottenuto con la stessa procedura del pecorino toscano dal quale differisce solo per la stagionatura. Questa avviene in fosse, anche molto antiche, scavate nel terreno tufaceo. La stagionatura, che dura da agosto a novembre, attribuisce al formaggio un profumo unico e ne esalta il sapore piccante. La forma, dopo i mesi di stagionatura, deve essere irregolare, segno evidente dello schiacciamento che ha subito nella fossa dove i formaggi vengono calati, a strati, dopo essere stati inseriti in sacchetti di stoffa bianca.
Pecorino in foglia
Ha forme rotonde, con crosta leggermente rugosa di colore beige. Il sapore è intenso, con leggero sentore tannico e caratteristico odore di foglie che lo aromatizzano, usualmente di noce o di fico.
Pecorino al tartufo
Prodotto con latte intero di pecora al quale viene aggiunta una consistente quantità di tartufo nero e bianchetto, in scaglie ben visibili anche dall’esterno. Salato, rigirato, lavato e oliato manualmente, è sottoposto a una stagionatura di almeno un mese.
Marzolino
Ha forma cilindrica e pezzature che variano da 1 a 2 chilogrammi. La pasta, di colore giallo paglierino, è morbida e dolce se il formaggio è fresco, piccante e friabile se è stato stagionato su assi di legno di abete.
Raveggiolo
È un formaggio bianco, molto tenero, con profumo di latte e sapore dolce.
Ricotta di pecora
La ricotta di pecora toscana ha forma tronco-conica, colore bianco latte, sapore dolce e delicato, consistenza cremosa e spugnosa.
Pane di Altopascio
Qualcuno fa risalire la forte vocazione alla produzione di pane in tutta la zona di Altopascio a quello destinato ai pellegrini che transitavano sulla via Francigena. In realtà il pane tradizionale risale a un periodo più recente (gli anni ’60) quando un gruppo di piccoli ma coraggiosi artigiani riesumò la tradizione del pane fatto a mano recuperando anche la ricetta originale. Innanzi tutto per il pane di Altopascio viene esclusivamente utilizzata farina di grano tenero tipo 0, il più possibile di origine toscana. Quindi è lievitato con un impasto particolare, detto “sconcia” e, secondo la migliore tradizione toscana, è senza sale. Il pane ha forma quadrangolare (bozza) o allungata (filone), ha consistenza morbida all’interno e una crosta croccante di colore chiaro, dorato. Eccellente a tavola, è particolarmente adatto con i salumi ed è un ottimo ingrediente per la preparazione di bruschette, zuppe e panzanelle. Il prodotto è tutelato dal Marchio Collettivo del Pane di Altopascio.
Dolci tipici
Il panforte è certamente una delle icone della gastronomia senese e di tutta la produzione dolciaria toscana. Le origini risalgono al Medio Evo: i primi accenni a tale specialità sono presenti in uno statuto risalente al 1280. La fama fu pienamente raggiunta all’inizio del XVI° secolo quale dolciume preferito dalle classi più abbienti e anche come regalo per occasioni importanti. La Via Francigena consentì al panforte di raggiungere località come Roma e la corte di Vienna. La ricetta del panforte bianco fu codificata nel 1879, quando il dolce fu dedicato all’allora regina d’Italia Margherita di Savoia in occasione della sua visita a Siena. Nel celebre volume di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” il panforte viene raccomandato per concludere il pranzo di Natale.
Nel XV° si diffuse a Siena il consumo del marzapane, dolce a base di pasta di mandorle e zucchero. Da questo dolce derivarono ben presto i “marzapanetti”, antenati degli attuali ricciarelli, apprezzati tra le classi più abbienti. La diffusione è confermata dagli scritti del Pievano Arlotto e da alcuni documenti del XVII° secolo. Il termine ricciarello compare per la prima volta in un’opera del 1814. La diffusione su larga scala è iniziata nei primi anni del secolo scorso. Il ricciarello è costituito da un impasto a base di pasta di mandorle, zucchero e albume d’uovo. Sagomato nella caratteristica forma a losanga, viene poi cotto in forno.
Zafferano
Associazione Amici dello Zafferano DOP di San Gimignano
Indirizzo: c/o Consorzio della Denominazione San Gimignano – via di Fugnano, 19 – 53037 san Gimignano (SI)
Tel.: +39+0577 940108
Email: [email protected]
La coltivazione dello zafferano nella zona è confermata già dal XIII° secolo, come pure le consistenti esportazioni verso altre zone della Toscana e del Vicino Oriente. Lo zafferano veniva utilizzato nella tintura, in medicina e nella pittura. In tempi recenti lo zafferano di San Gimignano ha conosciuto nuovo impulso per le applicazioni in campo gastronomico e nella farmacopea. Le operazioni di raccolta, pulitura e essiccazione a fuoco vengono ancora eseguite a mano.
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Dove mangiare
Tour
Shopping
Fattorie e cantine per degustazione e vendita diretta di vino in Val d'Orcia
Cantina Osenna
Indirizzo: Via Dante Alighieri, 52 – 53027 San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 898107 / +39 349 4631541
Sito: www.anticopoderelamartinella.it
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, vini toscani
Servizi: cantina con sala degustazione e trattoria collegata specializzata in cucina tipica toscana con giardino interno
Az. Agriturismo Antico Podere La Martinella
Indirizzo: Via del Colle – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 388 4962767
Sito: www.anticopoderelamartinella.it
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, olio extravergine di oliva
Servizi: agriturismo, sala degustazione, enoteca
Enoteca 443
Indirizzo: Via Dante Alighieri,76 – 53027 – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 898158 / +39 388 4962767
Email: [email protected]
Prodotti: vino e olio extravergine d’oliva
Servizi: sala degustazione, enoteca, spedizioni in tutto il mondo
Az. Agricola Vegliena
Indirizzo: Podere Vegliena – 53027 San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 331 7938814
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, olio extravergine di oliva
Servizi: degustazione prodotti tipici
La Bottega di Cacio
Indirizzo: Via del Moretto, 31 – località Bagno Vignoni – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887477
Email: [email protected]
Sito: www.labottegadicacio.it
Prodotti: vendita di prodotti tipici (salumi, formaggi)
Servizi: degustazione prodotti agro-alimentari tipici, spuntineria
Osteria del Leone
Indirizzo: Via Dei Mulini 3 – località Bagno Vignoni – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887300
Sito: www.osteriadelleone.it
Email: [email protected]
Servizi: osteria, ristorante, enoteca
Azienda Agriturismo Riguardino
Indirizzo: Via Dante Alighieri, 68 – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 897562
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, olio extravergine d’oliva
Servizi: agriturismo
Azienda Belladonna di Leonardo Simonelli
Indirizzo: Località Villa Malintoppo – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 899920
Sito: www.simonellisanti.it
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, olio extravergine d’oliva, miele, piante officinali
Servizi: agriturismo
Azienda Agricola Sampieri del Fà di Giorgi Elena
Indirizzo: Via del Chiusone, 5 – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 897521
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, vin santo, olio extravergine di oliva
Servizi: vendita diretta in cantina (Via Dante, 96 – San Quirico d’Orcia) e agriturismo collegato Colline di Vignoni
Az. Agriturismo Le Querciole
Indirizzo: Località Le Querciole – località Bagno Vignoni – San Quirico d’ Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887209 / +39 339 6457671
Email: [email protected]
Sito: www.agriturismolequerciole.net
Prodotti: Vino Orcia Doc, olio extravergine di oliva, cereali, piccolo allevamento di suini
Servizi: agriturismo con servizio di bed & breakfast, viste guidate e degustazioni in azienda
Az. Agricola Rifiglioli
Indirizzo: Via Sano di Pietro, 17 – 53027 San Quirico d’ Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 897123
Email: [email protected]
Prodotti: olio extravergine di oliva
Az. Agriturismo Colombaio Martini
Indirizzo: Podere Colombaio, 28 – 53027 San Quirico d’ Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 897791
Email: [email protected]
Sito: www.colombaiomartini.it
Prodotti: vino, olio extravergine di oliva
Servizio: appartamenti con giardini, mountain bike, vendita diretta di olio extravergine di oliva
Birrificio San Quirico
Indirizzo: Via Dante Alighieri, 93a – 53027 San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 898193
Sito: www.birrificiosanquirico.it
Email: [email protected]ìrrificiosanquirico.it
Prodotti: birre artigianali non pastorizzate con cereali della Val d’Orcia, birre aromatizate con spezie del panforte
Azienda Agriturismo Sante Marie di Vignoni
Indirizzo: Località Sante Marie – Vignoni Alto – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 897684
Sito: www.santemariedivignoni.it
Email: [email protected] / [email protected]
Prodotti: Vino DOC Orcia, prodotti tipici, degustazioni, visita cantina e in vigna
Azienda Agricola Poggio Grande
Indirizzo: Strada Comunale di Ripa d’Orcia – 53027 San Quirico d’Orcia (SI)
Tel. +39 0577 897390 / Luca Zamperini +39 338 8677637 / Giulitta Zamperini +39 338 3045086
Sito: www.aziendapoggiogrande.it
Email: [email protected]
Prodotti: vendita di vino ed olio extra vergine d’oliva 100% toscani
Az. Agriturismo Bagnaia
Indirizzo: Località Bagnaia, 47 – San Quirico d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 898272
Email: [email protected]
Prodotti: Vino Orcia, olio extravergine di oliva, miele.
Servizi: agriturismo, appartamenti arredati in stile toscano, sala degustazione
Aziende di produzione e vendita di cristallo - Visite Guidate
Cristallo Colle – Arte e Colori
Indirizzo: Piazza Canonica, 6 – centro storico Colle di Val d’Elsa
Tel.: +39 0577 920458
Email: [email protected]
Prodotti: bicchieri, vasi – lavorazione artigianale
Cristalleria Ceramica Artigiana CCA
Indirizzo: Via Castello, 40
Tel.: +39 0577 959666
Prodotti: bicchieri, vasi
Arnolfo di Cambio
Indirizzo: località Pian dell’Olmino 81
tel. +39 0577 928279
ColleVilca
Indirizzo: località San Marizale 24
tel. +39 0577 929188
Orari: show room 8.30-12 / 14-17.30
visita lavorazione su prenotazione
Duccio di Segna
Indirizzo: località Pian dell’Olmino
tel. +39 0577 929656.
Orari: lavorazione lunedì-sabato 9.00-12.00
show room lunedì-sabato 9.00-12.30 / lunedì-venerdì 14.30-19.30
Bandinelli Giuliano
Indirzzo: Via del Murolungo, 20
tel. +39 0577 931879
Orari: visita 10.30-13.00 e 15.00-20.00
Cigni Boreno
Indirizzo: Vicolo delle Fontanelle
tel. +39 0577 920326
visita con prenotazione
La Moleria Gelli
Indirizzo: Via Masson
tel. +39 0577 922024
visita con prenotazione
Cucini Franco
Indirizzo: Via Gramsci, 13a
tel. +39 0577 922497
Orari: visita con prenotazione 8.00-13.00 e 14.30-20.00
Grassini Loreno
indirizzo: Viale di Spugna 124
tel. +39 0577 922734
Orari: visita 9.30-13.00
Emmeci
Indirizzo: via F.lli Bandiera
tel. +39 0577 929216
Orari: visita con prenotazione 8.00-13.00 e 14.30-20
Ser Cristallo di Barone Pasquale
Indirizzo: località S.Marziale
tel. +39 0577 -928756
Orari: showroom 8,00-12.00 e 14.00-17.30