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Pitigliano, la città scolpita nel tufo e la “Piccola Gerusalemme”

Pitigliano-StemmaPitigliano è un caratteristico borgo, praticamente unico nel suo genere per la peculiarità di essere posizionato interamente su di un elevato sperone di tufo. Le alte pareti, punteggiate da molte caverne, sono lo “zoccolo” su cui sorge un abitato costellato di case e torri. Le case sono poggiate sul grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo sulle due vallate scavate dai fiumi Lente e Meleta. La roccia lavica espulsa da vulcani antichissimi che costellavano tutta la zona si solidificò, strato dopo strato, diventando quella roccia comunemente denominata “tufo”.

Pitigliano è circondato da profonde e strette valli lungo le cui pendici sono collocate molte necropoli etrusche. Il centro storico è solcato da tre strade principali, quasi parallele, collegate da una fitta rete di vicoli (circa una sessantina), alcuni dei quali terminano contro le pareti a strapiombo sulla rupe tufacea. Il sottosuolo è ricco di gallerie, cantine e cunicoli in buona parte risalenti all’epoca etrusca. Pitigliano è stato segnalato come uno dei borghi più belli dell’Italia.

Pitigliano è nota anche come “piccola Gerusalemme” per la presenza, fin della fine del XV° secolo, di una comunità ebraica che ha lasciato importanti testimonianze. Il territorio vanta anche una rigogliosa produzione vinicola. Infatti, le vigne appoggiate su di un humus vecchio di millenni ricco di roccia tufacea producono un pregiato vino bianco: il “Bianco di Pitigliano”, uno tra i primi vini italiani a ottenere il riconoscimento DOC.

ZONA Maremma del Sud e Area del Tufo
TIPO cittadina collinare
COORDINATE 42°38’04’’N 11°40’06’’E
ALTITUDINE 313 m  s.l.m.
PRODOTTI vino, olio d’oliva, castagne
SPORT trekking escursionistico, cicloturismo,
CONFINI Manciano, Sorano (GR)

pitigliano mapInformazioni Turistichegrosseto map

Comune di Pitigliano
piazza G. Garibaldi, 37
tel. +39 0564 616322
info@comune.pitigliano.gr.it
www.comune.pitigliano.gr.it

Informazioni turistiche
piazza G. Garibaldi, 51
tel. +39 0564 617111
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COSA VEDERE

Chiese

pitigliano4Duomo di Pitigliano

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Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo - Duomo di Pitigliano

duomo pitiglianoZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: chiesa barocca (XVI°-XVIII° secolo)

Intitolato ai Santi Pietro e Paolo, venne edificata nel XVI° secolo. Fu varie volte ristrutturata, in particolare nel 1509 per volontà del conte Niccolò III° Orsini e nel corso del XVIII° secolo. L’interno della cattedrale, in stile barocco, a navata unica e con cappelle laterali, contiene varie opere d’arte dal XVII° al XX° secolo. Tra stucchi e dorature, spiccano le tele di Pietro Aldi e di Francesco Vanni. Nel presbiterio, due statue in stucco raffiguranti La Fede e La Carità. Pregevole il fonte battesimale, forse donato dal cardinale Giovan Carlo Medici.

Chiesa di Santa Maria e San Rocco

chiesa santa maria san roccoZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: chiesa rinascimentale

La chiesa, che fu edificata in epoca medievale su un preesistente tempio romano e restaurata in forme tardo-rinascimentali, ha un’insolita pianta trapezoidale divisa in tre navate, dove sono presenti alcune tracce di affreschi.

Santuario della Madonna delle Grazie

Zona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: chiesa-santuario (XVI° secolo)

Edificata come cappella rurale, nel corso del XVI° secolo venne trasformata in santuario dedicato alla Madonna. Fu ulteriormente ampliata in epoche successive quando divenne sede di una comunità di frati francescani, che vi rimasero fino alla seconda metà del XVIII° secolo. La chiesa è uno dei migliori punti di osservazione: si gode un eccezionale panorama di tutto il centro storico.

Chiesa e Convento di San Francesco

chiesa convento san francescoZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: chiesa-convento (XVI° secolo) – ruderi

Voluta dalla famiglia Orsini e progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, fu costruita nel 1522 al di fuori delle mura assieme al convento. Della chiesa, distrutta da un incendio nel 1911, rimangono le mura perimetrali e le tre cappelle laterali. Il convento, attualmente adibito ad abitazione rurale, conserva invece il pregevole chiostro del XVI° secolo.

Oratorio Rupestre Paleocristiano

oratorio paleocristianoZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: chiesa-oratorio (IV° secolo)

Presso la Porta di Sovana rimangono ancora porzioni di mura etrusche e numerose grotte scavate nel tufo, originariamente tombe etrusche. In una di queste fu ricavato il piccolo luogo di culto. È caratterizzato da iscrizioni scolpite da una comunità di cristiani di origine gota nel 397 d.C.

Monumenti e luoghi da visitare a Pitigliano

pitigliano1Fontana delle Cannelle

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Palazzo Orsini

Zona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Comune: Pitigliano
Tipo: edificio storico (XIV° secolo)
Indirizzo: piazza della Fortezza Orsini, 59c
Tel.: +39 0564 614067
Email: palazzo.orsini.pitigliano@gmail.com

Il palazzo fu costruito nel XIV° secolo su un preesistente convento francescano. Nella prima metà del XVI° secolo fu ristrutturato dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane secondo i canoni architettonici rinascimentali e divenne quindi la residenza dei conti Orsini. Successivamente ospitò i governatori del Granducato di toscana. L’intervento creò una costruzione dalle linee eleganti, completata da una grande scalinata e un ampio cortile, al cui interno c’è un caratteristico pozzo-cisterna di epoca rinascimentale. La costruzione è attualmente sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra e del Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca.

Acquedotto Mediceo

acquedotto mediceoZona: Maremma del sud e Area del Tufo
Tipo: acquedotto (XVI° secolo)

Progettato dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane su richiesta della famiglia Orsini, l’acquedotto fu costruito a partire dalla metà del XVI° secolo. Il completamento avvenne però soltanto nel 1636-1639 (quando Pitigliano era già entrato a far parte del Granducato di Toscana) e con il progetto aggiornato dall’architetto fiorentino Gherardo Mechini. L’acquedotto doveva raccogliere l’acqua dai vicini torrenti Lente, Meleta e Prochio e poi convogliarla verso il centro abitato. Dopo un maestoso arco in tufo che scavalca l’antico fossato (oggi coperto) la parte visibile dell’acquedotto si presenta come una successione di arcate tonde, mentre i pilastri di appoggio sono saldamente basati su di una cinta muraria di tufo.

Fontana delle Sette Cannelle

fontana sette cannelleZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Tipo: fontana (XVI° secolo)

È una caratteristica fontana realizzata attorno alla metà del XVI° secolo presso la parte finale dell’Acquedotto Mediceo, di cui utilizza l’acqua. L’attuale denominazione fu conferita quando si arrivò all’attivazione della settima cannella. Tutte canelle sono pregevolmente decorate da opere scultoree, realizzate in epoche e stili diversi, ciascuna delle quali raffigura la testa di un animale.

"Piccola Gerusalemme" (Ghetto - Sinagoga - Museo Ebraico)

piccola gerusalemmeZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Comune: Pitigliano
Tipo: complesso di edifici e costruzioni ebraiche e museo
Indirizzi: via Zuccarelli – vicolo Marghera – vicolo Manin
Tel.: +39 0564 614230 / 616006
Email: lapiccolagerusalemme@libero.it
Sito: www.lapiccolagerusalemme.it

Pitigliano ospitò una comunità ebraica a partire dalla fine del XV° secolo. Divenne quindi un importante rifugio nell’Italia centrale a seguito delle restrizioni cui furono soggetti nello Stato Pontificio a causa delle bolle papali (1555 e 1569) e ai provvedimenti del Granducato di Toscana (1570 e 1571). Infatti rimasero immuni alle restrizioni i piccoli feudi indipendenti al confine tra Toscana e Lazio, come la contea di Pitigliano.

In questi nuclei abitati si rifugiarono numerose famiglie di ebrei, che qui potevano vivere più liberamente ed esercitare le loro attività, a cominciare dal prestito di denaro. Numerosi furono i banchieri ebrei e, tra questi, si misero in luce i familiari del medico David de Pomis, al servizio degli Orsini e degli Sforza di Santa Fiora.

piccola gerusalemme tavolaA Pitigliano la comunità ebraica si consolidò al punto da erigere, nel 1598, una sinagoga. Quando, ai primi del XVII° secolo, i Medici aggregarono al Granducato di Toscana anche le piccole contee della zona più meridionale della regione, gli ebrei qui residenti furono confinati nei ghetti. Ma, ben presto, dando giusto rilievo al loro notevole ruolo economico e commerciale, la condizione generale fu migliorata con la concessione di fondamentali diritti personali, tra cui il possesso di immobili.

Nella seconda metà del XVIII° secolo, la riforma illuministica della famiglia Asburgo Lorena, succeduta alla guida del Granducato di Toscana, permise anche agli ebrei di accedere parzialmente alle cariche comunali. Così, a Pitigliano, “l’unica città rifugio”, gli ebrei ebbero i loro rappresentati nel consiglio comunitario.

Per gli ottimi rapporti di convivenza e di tolleranza da parte delle popolazione di fede cristiana, la cittadina venne definita “piccola Gerusalemme”. Le mutate condizioni economiche e sociali determinarono, nel XX° secolo, una lenta, ma costante emigrazione della comunità ebraica verso città e centri più grandi.

Le leggi razziali emanate dal regime fascista e le persecuzioni nel corso della Seconda Guerra Mondiale accelerarono la fine della comunità, fino alla chiusura della sinagoga (1960). A Pitigliano rimangono testimonianze importanti quali la sinagoga, il forno degli azzimi, il bagno rituale, il cimitero. Pure conservata la tradizione di produrre vino kosher nella Cantina Cooperativa.

Ghetto

È costituito da una serie di strette viuzze e vicoli del centro storico, dove si svolgeva la vita sociale, culturale e religiosa della comunità. I locali utilizzati preesistevano e la comunità li adattò alle proprie esigenze: il bagno rituale, la cantina, la tintoria e il forno degli azzimi. Non mancava anche una macelleria kosher.

Sinagoga

Fu costruita nel 1598, grazie ai fondi elargiti dell’ebreo Leone di Sabato. Crollata a causa di una frana negli anni ’60, fu ricostruita nel 1995. L’Aron ha-codesh (armadio) è la parte più significativa ed è posizionato nella parete rivolta verso Gerusalemme. Il Sefer Torà (Pentateuco) si trova al suo interno. La Tevà (il pulpito) è posta centralmente e circondata dai banchi. Nel semicerchio davanti alla Tevà sedevano i cantori, mentre nel matroneo (balconata in alto), dietro alla balaustra di legno, le donne assistevano alle celebrazioni.

Forno degli Azzimi

All’ingresso del forno è posto un cancello, caratterizzato da una grata a forma di menorà (candelabro a sette bracci). Il forno è composto da due stanze: la prima era destinata all’impasto, mentre la seconda era adibita alla cottura. Questo locale veniva aperto una volta all’anno perché la comunità lo utilizzava esclusivamente per la cottura dei dolci e del pane azzimo, negli otto giorni precedenti la Pasqua ebraica.

Bagno Milkvé

La comunità costruì, all’interno di locali adibiti a cantina, una vasca per raccogliere l’acqua piovana, permettendo così la Tevilà (bagno rituale).

Pitigliano - Cantina_Kasher_Piccola_GerusalemmeCantina

In questo locale il vino kosher veniva prodotto seguendo le regole della tradizione ebraica. Nelle pareti rimangono i basamenti per le botti e gli altri contenitori per il vino. Ancora oggi, in paese, è possibile acquistare vino kosher prodotto dalla Cantina Sociale sotto la sorveglianza di un rabbino.

Tintoria o conceria

Molti ebrei erano tessitori e commercianti: ne sono testimonianza le vasche della tintoria o conceria. Da notare, all’ingresso, l’incavo leggermente obliquo dove veniva posta la Mezuzà.

Museo della Cultura Ebraica

La raccolta conserva oggetti della tradizione ebraica, tutti illustrati in forma didattica. La tradizione vuole che il museo sia ubicato proprio dove fu stabilito il primo luogo di culto e di studio, ai primordi della comunità. Nel museo e nel corridoio sono presenti quadri murali che illustrano le festività e le solennità ebraiche.

Cimitero ebraico

Fu costruito nella seconda metà del XVI° secolo, quando la famiglia Orsini concedette al medico di famiglia, l’ebreo Davide De Pomis, un appezzamento di terreno per la sepoltura della moglie.

Parchi e giardini

Pitigliano 4 Parco_OrsiniParco Orsini

Parco Orsini

parco orsiniZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Comune: Pitigliano (GR) – località Poggio Strozzoni
Tipo: parco naturale con sculture rupestri

È ubicato in località Poggio Strozzoni, un colle conosciuto per il delitto perpetrato dal conte Orso Orsini, l’uccisione della moglie, sospettata di tradimento. Il parco è ricco di sculture rupestri: statue, sedili, padiglioni scolpiti nel tufo risalenti alla seconda metà del XVI° secolo. Caratterizzato da verdi declivi, piccole valli solcate da torrentelli e intervallate da cascate. È possibile anche addentrarsi nei cunicoli scavati dagli etruschi nel tufo, attualmente contornati da muschio, felci e fitto fogliame degli alberi, che vanno a intersecare le necropoli e le gallerie sotterranee.

ARTE E MUSEI

Musei

Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca - Museo Diocesano di Arte Sacra

museo archeologico civilta etruscaZona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Comune: Pitigliano
Tipo: musei archeologico etrusco e di arte sacra
Indirizzo: piazza della Fortezza Orsini, 59c
Tel.: +39 0564 614067 / +39 0564 616074
Email: museo@comune.pitigliano.gr.it
Ingresso: intero €uro 3,00, ridotto € 2,00; cumulativo con il Museo Archeologico “Alberto Manzi” intero €6,00, ridotto € 3,00

Il Palazzo Orsini è attualmente sede di due distinti musei:

Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca

All’interno di cinque sale sono esposti vari reperti provenienti dalle vicine aree archeologiche, in particolare da quella attorno alla cittadina e quella di Poggio Buco e della città di Statonia. Di particolare pregio sono i corredi funerari composti da ceramiche decorate e buccheri di epoca compresa tra il VII° e III° secolo a.C. È possibile inoltre accedere al laboratorio per osservare il lavoro di restauro di alcuni reperti.

Museo Diocesano di Arte Sacra (Museo di Palazzo Orsini)

Espone varie opere d’arte di soggetto sacro di un periodo compreso tra il tardo Medioevo e l’epoca barocca. Si tratta di oggetti di oreficeria e argenteria, monete, sculture lignee, dipinti su tela e su tavola, tessuti. Particolarmente interessante è il reliquiario delle Sante Flora e Lucilla, a forma di tempesto gotico, realizzato in rame dorato e smalto e risalente al XV° secolo. Nella sala denominata “Loggette” ci sono affreschi che ritraggono vari esponenti della famiglia Orsini.

Siti archeologici

pitigliano2Via Cava di San Giuseppe

Necropoli del Gradone e Museo archeologico all'aperto "Alberto Manzi"

necropoli gradoneIndirizzo: SP 127 del Pantano – località Cava del Gradone
Tel.:
+39 0564 614067 / 617111
Orari:
da martedì a domenica 10.00-18.00
Ingresso:
€uro 4,00 intero, ridotto € 2,00
Accessibilità ai disabili:
no
Servizi:
visite guidate

La Necropoli del Gradone, inserita all’interno del circuito del Museo all’Aperto “La città dei vivi, la città dei morti”, si sviluppa lungo il costone tufaceo situato sulla sponda sinistra del fiume Meleta ed è una porzione di un’area sepolcrale più vasta, che si sviluppa su entrambe le rive del fiume. L’area è attraversata da una via cava che collega la valle con la sommità del colle, lungo un tracciato sinuoso e stretto che si snoda all’interno di pareti verticali, scavate nel tufo.

Il percorso nell’area archeologica del Gradone è costituito da due itinerari denominati rispettivamente,città dei vivi” e città dei morti”. Nel primo è possibile osservare tutta la fase dell’articolato villaggio protostorico dell’ultima fase dell’Età del Bronzo: è rappresentato da un modello didattico di abitazione del tipo a capanna circolare, realizzato in dimensioni quasi al vero. Le abitazioni del periodo etrusco sono state ricostruite fedelmente, con tanto di arredi ed utensili domestici.

poggio bucoUna via cava conduce alla sottostante “città dei morti”. La necropoli, con tombe a una, due e tre camere, è stata utilizzata per circa un secolo e mezzo (dalla seconda metà del VII° al alla seconda metà del VI° secolo a.C.). Vi sono stati ritrovati vasi sia di produzione locale (con decorazione graffita) che d’importazione (dalla Grecia), essenzialmente coppe con figure nere.

Da tempo le camere funerarie sono state svuotate dei loro arredi, ma è possibile visitare la tomba di Velthur e Larthia e rivivere la sacralità e le emozioni di una cerimonia funebre etrusca. È stata anche ricostruita, con funzioni didattiche, una tomba etrusca, con un completo corredo di oggetti votivi e funerari.

Poggio Buco (Statonia)

Zona: Maremma del Sud e Area del Tufo
Comune: Pitigliano (GR) – località Poggio Buco
Tipo: sito archeologico etrusco
Indirizzo: Strada Maremmana 74
Tel.: +39 0564 617111

La località di Poggio Buco è un’ampia area archeologica poco distante dall’abitato, solo parzialmente scavata ma, nondimeno, sottoposta per anni a saccheggi, ruberie e asportazioni illegali da parte dei cosiddetti “tombaroli”. La zona fu abitata fin dall’Età del Bronzo. All’interno sono state ritrovate tracce di Statonia, un’antica città etrusca, che conobbe la massima espansione del VII° secolo a.C. Anche se non tutti gli archeologi concordano pienamente sul nome e l’origine, una statua-stele ritrovata reca incisa tale denominazione. I resti della città, circondati da una cinta muraria discontinua, sorgono su una rupe tufacea e tutta l’area è piena di tombe scavate nella roccia nel VII° e VI° secolo a.C.

Vie Cave

vie caveZona: Area del Tufo e Maremma del Sud
Comune: Pitigliano (GR)
Tipo: sito etrusco
Sito: www.leviecave.it

Le vie cave sono una suggestiva rete viaria, spesso incassata tra ripide pareti di tufo, in alcuni tratti alte anche fino a 20 metri, che costituiva anche un efficace sistema di collegamento in caso di invasioni nemiche. In epoca romana, le “vie cave” entrarono a far parte di un sistema che si connetteva al tronco principale della via Clodia, strada di collegamento tra Roma e Saturnia. I “Cavoni” che iniziano da Pitigliano sono quelli del Gradone, quelli di San Giuseppe, quelli di Fratenuti e quelli della Madonna delle Grazie, quest’ultimo attorno all’omonimo santuario.

Vie Cave

Percorso escursionistico e archeologico etrusco

COSA FARE

Eventi a Pitigliano

Infiorata Corpus DominiInfiorata del Corpus Domini

Torciata di San Giuseppe

torciata san giuseppeTipo: folclore
Periodo: 19 marzo

Si svolge alla fine dell’inverno, per festeggiare l’arrivo della primavera. Figuranti in costume, accompagnati da sbandieratori, sfilano in un corteo storico. Poi viene issato un pupazzo di canne, che simboleggia l’inverno, in gergo locale l’invernacciu. Al crepuscolo, quaranta torciatori, che indossano sai, portano in spalla fascine di canne accese, ponendole quindi alla base del pupazzo, fino a creare un enorme falò. Consumato il fuoco, le ceneri vengono raccolte dalle donne e conservate nelle case in segno di buon auspicio. Durante la festa vengono preparate le tradizionali frittelle di San Giuseppe, dolci tipici a base di riso e latte.

Nuovo Vino

nuovo vinoTipo: enogastronomia
Periodo: settembre

Gli abitanti organizzano banchetti all’aperto, nelle terrazze o lungo i vicoli del ghetto, con carni alla brace, piatti tipici, vino locale e intrattenimento musicale. Si celebra il nuovo vino con la tradizionale apertura delle cantine, ognuna delle quali è contraddistinta da un nome e decorazioni a tema.

ITINERARI

Percorsi

Itinerario delle Vie Cave

vie caveZona: Area del Tufo e Maremma Sud
Comune: Pitigliano
Tipo: percorso archeologico

Ii percorso inizia dal centro storico e si snoda in direzione delle mura etrusche (porta di Sovana). Sono disponibili tre itinerari: Via Cava di Fratenuti, Via Cava di S. Giuseppe, Sentiero delle Cascate. La Via Cava di S. Giuseppe è quella più lunga ed è caratterizzata dalle impronte degli zoccoli degli asini che, per secoli, l’hanno percorsa. La Via Cava di Fratenuti è, forse, quella più spettacolare, con pareti alte fino a 20 metri. La Via Cava del Gradone è una strada che circonda il centro storico, permettendo una gradevolissima vista panoramica.

Strada del Vino Colli di Maremma

maremmAssociazione Strada del Vino Colli di Maremma

Indirizzo: Palazzo Pretorio, 4 – Scansano (GR)
Tel.: +39 0564 507381
Email: collidimaremma@tiscali.it
Siti: www.collidimaremma.it / www.stradavinimaremma.it

Comuni: Campagnatico, Capalbio, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano, Roccalbegna, Scansano, Semproniano, Sorano

Prodotti: vino Ansonica Costa dell’Argentario DOC, Bianco di Pitigliano DOC, Capalbio DOC, Morellino di Scansano DOC e DOCG, Parrina DOC, Sovana DOC, Maremma  DOC, IGT Maremma Toscana Bianco e Rosso

I vini

Il Bianco di Pitigliano, è un vino fresco e vivace che si presta ottimamente con antipasti di mare e piatti di pesce ma è adatto anche per piatti di terra, verdure grigliate e formaggi a pasta molle e tutta la gastronomia maremmana. È ottimo anche come aperitivo. Il Morellino di Scansano è uno tra i rossi più noti della Toscana e, se di annata, è indicato per arrosti e cacciagione ed è particolarmente adatto con piatti maremmani come la scottiglia, le pappardelle alla lepre, i crostini e la zuppa di pane. Il Parrina, viene prodotto nelle varianti Bianco, Rosso, Riserva e Rosato. Il Bianco è adatto per antipasti, pesce o verdure grigliate, il Rosato con i primi piatti e il Rosso con carni, pesce al forno, anguille. La Riserva con piatti di terra importanti, meglio se di produzione locale. Il Sovana, è un rosso corposo che ben si associa alle carni rosse arrosto oppure alla brace, alla cacciagione e a formaggi stagionati. Il Capalbio viene prodotto nelle varietà Rosso, Bianco, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Vin Santo e Vermentino. Il Vermentino, è un vino particolarmente interessante, da abbinare ad antipasti di mare, insalate, pesce lesso, latticini e alla caprese. L’ Ansonica è un vino adatto sia per gli aperitivi che per i piatti di pesce anche saporiti, ma è ottimo anche con i formaggi forti come quelli di capra.

Alcuni prodotti della zona hanno notorietà per la qualità e sapore: l’olio Extra Vergine d’Oliva Toscano IGP, il formaggio Pecorino Toscano DOP, il miele di marruca, castagno, acacia e millefiori, lo zafferano di Maremma, il Biscotto Salato di Roccalbegna, il Fagiolo di Sorano, la bottarga, la carne di vacca maremmana, la Palamita e Panficato  dell’Isola del Giglio.

colli maremmaPercorsi

La Strada dei Vini Colli di Maremma si snoda tutta nella parte sud della provincia di Grosseto, in quel territorio definito il fiore della Maremma che ha dato origine a sei vini DOC. In particolare la Strada attraversa i comuni di Capalbio, Magliano in Toscana, Manciano (e Saturnia), Orbetello, Pitigliano, Scansano. Data la lunghezza e l’articolazione della Strada sono possibili tre diversi itinerari, geograficamente più omogenei:

Percorso dei Sapori, Profumi e dell’Incanto: Magliano, Capalbio, Scansano, Semproniano, Roccalbegna, Campagnatico

Capalbio conserva ancora l’aspetto di borgo medievale, tutto racchiuso dentro le mura e caratterizzato da suggestivi vicoli fiancheggiati da edifici in pietra. Si può percorrere, lungo le mura, l’antico cammino di ronda e osservare la Rocca Senese con le ante quattrocentesche originali in legno massiccio. Da segnalare il Lago di Burano, un bacino lacustre costiero di interesse naturalistico e attualmente oasi WWF con percorsi e posti di osservazioni della fauna avicola.
Il territorio di Magliano in Toscana si estende su un’area collinare, in una zona piena di insediamenti di epoca etrusca. Molto caratteristico è il centro storico, circondato da un’imponente cinta muraria di epoca medievale, dove si trovano molti edifici religiosi e civili di notevole valore. Da qui si può accedere al percorso delle torri fortificate del Parco Regionale della Maremma e ai ruderi del monastero di San Brusio.
Il territorio di Scansano si estende tra le valli dell’Ombrone e quella dell’Albegna, contraddistinto da numerosi reperti archeologici del periodo etrusco-romano. Fin dagli anni ’70 del XX° secolo la cittadina è divenuta nota per il Morellino di Scansano (D.O.C.G.), pregiato vino rosso. Merita una visita il Museo Archeologico  e della Vite e del Vino.
Compreso tra le pendici del Monte Amiata e la Maremma, tutto il territorio di Semproniano è caratterizzato da un paesaggio suggestivo costituito da gradevoli colline e ampi panorami sulle valli dei fiumi Fiora e Albegna. È un piccolo borgo con un centro storico, ben conservatosi nel tempo, con caratteristici vicoli stretti, vecchie case di pietra e balconi di travertino. Tutta la zona è piena di piccoli borghi circondati da oliveti.
Roccalbegna è ubicata nell’alta valle del fiume Albegna, ai piedi di due ripide e pittoresche rupi, su ognuna delle quali sorge una fortificazione, la Rocca Aldobrandesca e il Cassero Senese. Il villaggio è un labirinto di strade e di vicoli su cui si affacciano piccoli edifici, tra cui un’importante chiesa romanica. Inoltre due palazzi di notevole valore, quello Bichi Ruspoli e quello della Lana.
Le prime tracce dell’esistenza del villaggio di Campagnatico sono piuttosto antiche: nella zona sono state ritrovate varie vestigia della civiltà romana. Attualmente il territorio ha ancora nell’agricoltura (olio, vino) il suo punto di forza. Tra l’altro Campagnatico è il punto di congiunzione con un’altra Strade del Vino, la Strada del Vino Montecucco, la quale attraversa ben dieci cittadine della provincia di Grosseto con l’unico denominatore della forte vocazione vitivinicola.

Strada del vino Colli di Maremma

Zona Maremma Nord
Strada del vino

CULTURA

Storia

pitigliano8La zona fu abitata sin dal Neolitico (IV° milenio a.C.) e poi nell’Età del Rame. Nel VI° secolo a.C. l’insediamento etrusco, come confermano le numerose necropoli presenti nella zona, raggiunse la massima estensione. I primi nuclei abitati dai Romani erano situati nei pressi di precedenti insediamenti etruschi: dal I° secolo a.C. al II° secolo d.C. Pitigliano era in realtà un agglomerato di fattorie e piccoli villaggi. Probabilmente il nome deriva dalla gens Petilia, un’importante famiglia romana. Secondo un’antica leggenda, la fondazione sarebbe dovuta a due cittadini romani, Petilio e Celiano: dalla fusione dei loro nomi sarebbe derivato, appunto, Pitigliano. Nel 1168 divenne borgo fortificato e feudo della famiglia Aldobrandeschi, proprietaria di buona parte dell’attuale Maremma.

Alla fine del XIII° secolo l’abitato venne ereditato dalla famiglia Orsini e diventò la capitale dell’omonima contea. Nel secolo immediatamente successivo la cittadina assunse un aspetto “elegante”, grazie anche agli edifici rinascimentali, in gran parte dovuti all’architetto fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane. Nel 1604 l’intero territorio di Pitigliano fu acquistato dalla famiglia Medici, che, quattro anni dopo, lo inglobarono nel Granducato di Toscana. Da quel momento in poi la cittadina seguì tutte le vicende storiche del Granducato fino all’Unità d’Italia.

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GASTRONOMIA

Piatti tipici 

sfrattoSfratto
Dolce natalizio di origine ebraica, a forma di lungo bastone, il cui impasto è formato da miele, scorzette di arancio, noci, anice e noce moscata.

Il nome ricorda l’usanza di battere con un bastone la porta delle abitazioni ebraiche, usanza che risale al secolo XVII°. All’epoca il Granduca di Toscana Cosimo II° Medici emanò un editto con il quale intimava agli ebrei delle zone di Pitigliano, Sovana e Sorano di lasciare le loro abitazioni e trasferirsi nel ghetto di Pitigliano.

Tozzetto

Cialdino dei Tufi

Focaccia bastarda

Buristo

Migliaccia

Frittelle di San Giuseppe

Prodotti tipici

Vino

vinoIl prodotto più caratteristico della zona è il vino Bianco di Pitigliano” DOC, prodotto dalla Cantina Cooperativa. Le grotte (in qualche caso anche tombe etrusche riadattate!) e le cantine scavate nel tufo, dove il vino viene conservato a temperatura costante, testimoniano gli inizi remoti della tradizione vinicola. Molto apprezzato è anche il Rosso di Sovana.

Olio

olioDi ottima qualità è pure l’olio proveniente dall’Oleificio “Colline del Fiora” e dai frantoi della zona, adatto per la bruschetta, qui denominata “pancrocino”.

ARTIGIANATO ARTISTICO

Atelier e Artigiani

Anna Maria Papalini - pittura

Anna Maria Papalini - pittureIndirizzo: via Roma, 176
Tel.: +39 333 1721880
Sito: www.annamariapapalini.it
Email: annampapalini@gmail.com
Attività: workshop di pittura, acquarello, pittura e musica

Anna Maria è una pittrice nata a Roma e laureata in Architettura d’interni e Restauro. Dopo aver trascorso cinque anni nell’isola di Zante (Grecia), ha  aperto nel centro storico di Pitigliano lo Studio Creative Place. I suoi lavori sono realizzati con tempera all’uovo. I pigmenti riescono a dare vita a un’infinita scala cromatica. L’uovo dona una forte resistenza al dipinto e brillantezza. Nello studio sono realizzate cornici speciale per ogni quadro.

Pitigliano - Anna Maria papalini

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a Pitigliano

Alberghi

AlbergoGuastini

Piazza F. Petruccioli, 16 e 34  – 58017 Pitigliano (GR)
Tel:  +39 0564 616065  /  +39 0564 614106
www.albergoguastini.it
htlguastini@katamail.com
Servizi: 60 posti letto, camere dotate di bano, TV, telefono, asciugacapelli, ristorante con piatti di cucina tipica maremmana

Agriturismi

Agriturismo Poggio del Castagno

Località Poggio del Castagno – 58017 Pitigliano (GR)
Tel: +39 0564 615545  /  +39 339 3674341
Sito: www.poggiodelcastagno.net
Email: poggio_castagno@tiscali.it
Servizi: 4 stanze con bagno, piazzole per campeggio – corsi di cucina tradizionale toscana e ayurvedica, corsi di raccolta e coltura di erbe espontanee;  azienda agricola biodinamica, vendita diretta cereali, orzo, nocciole, ortaggi, marmelatte.

Agriturismo e Azienda Agricola Solidòr

Località Poggio Cavalluccio – 58017 Pitigliano (GR)
Tel: +39 0564 615126  /  +39 0564 614451  /  +39 346 0817719
Sito: www.solidor.it
Email: solidor@tiscali.it
Servizi: 6 camere, cucina casalinga, biblioteca, agricoltura biologica e biodinamica, vendita diretta di olio extravergine d’oliva

Agriturismo Poggio San Pietro

Località San  Pietro, 5780 – 58017 Pitigliano (GR)
Tel: +39 0564 616922  /  +39 338 2254457
Sito: www.agriturismopoggiosanpietro.com
Email: stay@agriturismopoggiosanpietro.com
Servizi: 2 appartamenti, giardino, cucina tradizionale toscana con prodotti biologici, vendita diretta di olio extravergine d’oliva e legumi

Agriturismo Valle Cupa

Località Pian di Morrano –  58017  Pitigliano (GR)
Tel. +39 0564 616456   /  +39 335 8123518
www.agriturismovallecupa.eu
info@agriturismovallecupa.eu
Servizi: 2 appartamenti, 6 camere, aria condizionata, piscina, vendita diretta di vino, olio extravergine d’oliva, miele

Affittacamere

Rosanna Camilli

Via Unità d’Italia, 92 / 98 – 58017 Pitigliano (GR)
Tel:  +39 347 0848307
Email: rc.camere@alice.it
www.rosannacamillicamere.com
Servizi: camere con bagno, vista panoramica, animali accettati.

Dove mangiare

Ristoranti e Trattorie

PANCACIUA – Enosteria

pancaciua4Indirizzo: via Cavour, 32
Tel.: +39 0564 616002  /  cell. +39 392 2006417
Sito: www.enotecalacantinaincantata.it
Orario: aperto tutti giorni, tranne mercoledì pomeriggio
Prodotti: formaggi, salumi, vini, birra, liquorilocali
Servizi: cucina tipica toscana, degustazione formaggi, salumi, bruschette

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Shopping

Vino di Pitigliano

vino

Sotto l’abitato visibile di Pitigliano si nasconde un’altra città, invisibile, sotterranea, fatta di grotte, colombari, cunicoli ma sopratutto di cantine, dove si conservavano vini da sempre di ottima qualità. Le cantine sono di solito costruite da un “cellaro” o linaio e da una profonda gola scavata nel tufo, che si conclude nel bottaio, dove il vino è conservato in botti e damigiane. Le cantine ricavate dalla particolare abilità locale di scavare il tufo, hanno le forme più varie, perché sono anche la risultante di trasformazioni di vani preesistenti: stalle, tombe etrusche, antiche case rupestri. Spesso si svilupparono dai caratteristici pozzi da grano, dalla curiosa forma ovale, quando il vino assunse la prevalenza nell’economia. Quasi tutte le cantine hanno spiccati caratteri architettonici nelle forme ben squadrate del cellaro e del bottaio”, strette gallerie per portare fuori l’acqua eventualmente infiltratasi. Una delle più belle cantine visitabili è quella della Cantina Cooperativa, situata nel quartiere La Frattanel  centro storico, dove l’invecchiamento avviene in barrique di rovere: vini “Gran Tosco” bianco e rosso, “Rosso Sovana Superiore” e “Rosso Sovana Riserva”.

CANTINA COOPERATIVA DI PITIGLIANO

Indirizzo: via N. Ciacci, 974
Tel.: +39 0564 616137
Sito: www.cantinadipitigliano.it
Servizi: per oltre 20 anni la Cantina Cooperativa di Pitigliano ha prodotto anche Vino Bianco e Rosso Kasher. Il termine Kasher significa adatto, valido, buono ed è la denominazione che qualifica i prodotti preparati nelle norme della tradizione ebraica. Per questo la preparazione del Vino Kasher viene vigilata da rabbini di Roma o Livorno ed eseguita personalmente da ebrei osservanti.

Vendita di prodotti tipici

NARCISI & BUSSI

Prodotti tipici Pitigliano

Indirizzo: via S. Chiara, 70
Tel.: +39 0564 614425  / +39 0564 617770
Email: info@narcisiebussi.com
Sito: www.narcisiebussi.it   / www.narcisiebussi.com
Orari: aperto tutti i giorni 8.30-13.00 e 15.00-20.00
Attività: vendita diretta di prodotti tipici della zona – vini, olio extra vergine d’oliva, formaggi, salumi, pasta

Il negozio è ubicato all’interno di un ipogeo rupestre ricavato nel masso tufaceo di Pitigliano. Ci sono due antiche cantine antiche, attrezzi adatti alla vitivinicultura, vini della Cantina di Pitigliano quali Rocaccia, Sassotondo e Villa Coranoe prodotti tipici della zona.