via francigena

La Via Francigena o Via Romea fu così denominata per il percorso più lungo prima di entrare nella Penisola, la “Terra dei Franchi” (l’attuale Francia). Fu per molti secoli la principale, anche se non l’unica, arteria di collegamento, di commercio e di pellegrinaggio tra il Nord Europa e il Mediterraneo. In Italia in parte il percorso si sovrappose a un precedente tracciato romano che, dopo il declino dell’Impero, aveva subito un notevole degrado. Confermata in attività fin dal X° secolo, la Via Francigena fu minuziosamente descritta dal vescovo inglese Sigerico durante il viaggio di ritorno da Roma a Canterbury (Gran Bretagna). Due secoli più tardi l’abate benedettino Nicolaus partì dall’Islanda in direzione di Roma, percorrendo tutto il tracciato.

A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Il tratto all’interno dell’Italia è lungo 370 chilometri. È stata recentemente attivata una rete WiFi con 57 hotspot dislocati in 19 comuni. Lungo l’intero tracciato sono disponibili 1.200 strutture ricettive, in gran parte agriturismi e B&B.

 

 

ORIGINI

tsl-francigena

Fu durante il Regno dei Longobardi in Italia che la Via Francigena acquistò una fisionomia più definita, assumendo il nome di via Mons Longobardorum. Infatti, dopo la conquista della costa ligure e del valico della Cisa, il re longobardo Rotari volle una via di comunicazione che attraversasse l’Appennino, costituendo un asse viario tra la Pianura Padana e i ducati longobardi di Benevento e Spoleto. Quando Lucca divenne capitale della Tuscia Longobarda, la Via Francigena raggiunse una notevole importanza e Lucca ne costituì una tappa fondamentale.

La presenza del Volto Santo (presunta immagine vera del viso di Cristo) nel Duomo della città trasformò la città in una sorta di sosta obbligata, visitata da pontefici, monarchi, religiosi di ogni livello e pellegrini da tutta l’Europa. Sembra che la denominazione Via Francigena sia stata coniata dai monaci dell’Abbazia di San Salvatore (SI) perchè la maggior parte dei pellegrini provenivano dall’attuale Francia.

Nel mese di luglio dell’anno 990 Sigerico, arcivescovo di Canterbury, intraprese il viaggio di ritorno da Roma, dove aveva ricevuto il Pallio (investitura) dalle stesse mani del Papa. Il religioso descrisse piuttosto accuratamente il rientro in un diario, suddividendolo in 79 tappe che coincidevano con i 79 giorni impiegati, spostandosi perlopiù a piedi, per coprire tutti i 1.600 chilometri tra Roma e Canterbury (Gran Bretagna). La percorrenza media fu quindi di circa 20 chilometri al giorno. La descrizione è assai precisa anche per ciò che riguarda i punti di sosta (mansio).

Il diario di Sigerico è una delle testimonianze più significative della rete di vie di comunicazione europee in epoca medievale, anche se non menziona le molteplici alternative che avevano già creato una fitta ragnatela di collegamenti (le varie vie Romee, di cui tre le principali) usata a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, della presenza di reliquie dei santi, ecc. Successivamente al pellegrinaggio dell’arcivescovo Sigerico l’asse viario fu conosciuto come la “via Francigena di Monte Bardone” e diventò anche il tracciato prediletto dalle formazioni militari dirette verso il sud dell’Italia.

Nel X° secolo il Regno dei Franchi consolidò il pellegrinaggio di strada, individuando due grandi mete: Santiago di Compostela (Spagna) e Roma. Dopo la sosta a Roma, molti pellegrini scendevano ancora lungo la Penisola fino al porto di Brindisi e poi si imbarcavano per la Terra Santa (Palestina).

LE TAPPE DELLA FRANCIGENA IN TOSCANA

via francigena (6)Proveniendo da nord, il tracciato della Via Francigena penetra in Toscana al Passo della Cisa e percorre la Lunigiana in tutta la sua lunghezza prima di arrivare sulla costa del Mar Tirreno. Il tracciato si sovrappone ad antichi sentieri e mulattiere, scavalcando più volte il fiume Magra e i suoi affluenti per mezzo di numerosi ponti medievali. Dopo la città di Massa l’itinerario proseguiva sulle propaggini delle Alpi Apuane toccando Pietrasanta e Camaiore prima di puntare direttamente verso Lucca.

Dalla città il percorso proseguiva verso sud-ovest verso Altopascio e, cercando di aggirare le insidie malariche dell’allora ampio Lago di Fucecchio, arrivava a San Miniato. Da qui iniziava un percorso tutto collinare, ancora in direzione sud-ovest, per Gambassi Terme, San Gimignano e Monteriggioni. Dopola tappa quasi obbligatoria era Siena, allora già una città importante. Da qui la Via Francigena si sovrapponeva quasi completamente alla precedente Via Cassia romana puntando decisamente verso sud: Ponte d’Arbia, San Quirico d’Orcia, Abbadia San Salvatore. In un momento successivo quest’ultima località divenne meno frequentata e gli fu preferita Radicofani. In ogni caso con la tappa successiva si giungeva fino ad Acquapendente (Regione Lazio), all’epoca territorio papale.

Il percorso in Toscana complessivamente garantisce una visione di tutta la bellezza della regione. Proveniendo da nord si è subito a contatto diretto con i più pittoreschi rilievi montuosi: prima l’Appennino Tosco-Emiliano quindi le Alpi Apunane. Il tracciato quindi si snoda attraverso città d’arte, pittoreschi borghi, campagna, una vera “full immersion” nel Medioevo e nel Rinascimento: imponenti fortificazioni, svettanti castelli, grandi abbazie, antichi “hospitali” riaperti per il pernottamento. Ovviamente sono molti e pittoreschi i luoghi di culto lungo la Via Francigena: il Volto Santo e il labirintico bassorilievo nel Duomo di Lucca, chiese secolari, pievi isolate.

L’ospitalità è garantita da una fitta rete di strutture ricettive convenzionate. Inoltre sono molti gli agriturismi e i B&B, mentre lungo il cammino si incontra ogni tipo di ristorante e anche botteghe di artigianato artistico. Tutto ciò rende il percorso sufficientemente strutturato per essere frequentato da “nuovi pellegrini” o amanti del trekking, della mountain bike e dell’equitazione. Il C.A.I.-Club Alpino Italiano fornisce cartine del percorso, consigli o descrizioni delle possibili tappe e dei diversi itinerari alternativi.

Per informazioni ancora più dettagliate consultare il sito: www.viefrancigene.org/it/  oppure www.tuscanysweetlife.com/percorsi/francigena

Qui di seguito le 15 tappe in Toscana e i 38 comuni suddivise tra cinque zone geografiche, storiche e culturali.

Via Francigena 39 comuni

PROVINCIA DI MASSA CARRARA – ZONA LUNIGIANA

Tappa 1
Partenza: Passo della Cisa
Arrivo: Pontremoli
Lunghezza totale: km. 19,3
Difficoltà a piedi: impegnativa

Tappa 2
Partenza: Pontremoli
Arrivo: Aulla
Lunghezza totale: km. 32,3

Tappa 3
Partenza: Aulla
Arrivo: Sarzana (Provincia di La Spezia-Liguria)
Lunghezza totale: km. 17,4

Tappa 4
Partenza: Sarzana (Provincia di La Spezia-Liguria)
Arrivo: Massa
Lunghezza totale: km. 28,6

PROVINCIA DI LUCCA – ZONA LUCCHESIA

Tappa 5
Partenza: Massa
Arrivo: Camaiore
Lunghezza totale: km. 25,9 km
Difficoltà a piedi: impegnativa

Tappa 6
Partenza: Camaiore
Arrivo: Lucca
Lunghezza totale: km. 23,8

Tappa 7
Partenza: Lucca
Arrivo: Altopascio
Lunghezza totale: km. 18,5

PROVINCIA DI PISA – ZONA TERRE DI PISA

Tappa 8
Partenza: Altopascio
Arrivo: San Miniato
Lunghezza totale: km. 29
Difficoltà a piedi: impegnativa

PROVINCIA DI FIRENZE – ZONA EMPOLESE

Tappa 9
Partenza: San Miniato
Arrivo: Gambassi Terme
Lunghezza totale: km. 23,9

PROVINCIA DI SIENA – VALDELSA VOLTERRANA E VAL D’ORCIA

Tappa 10
Partenza: Gambassi Terme
Arrivo: San Gimignano
Lunghezza totale: km. 13,4

Tappa 11
Partenza: San Gimignano
Arrivo: Monteriggioni
Lunghezza totale: km. 31,3

Tappa 12
Partenza: Monteriggioni
Arrivo: Siena
Lunghezza totale: km. 20,6
Difficoltà a piedi: media

Tappa 13
Partenza: Siena
Arrivo: Ponte d’Arbia
Lunghezza totale: km. 25,7

Tappa 14
Partenza: Ponte d’Arbia
Arrivo: San Quirico d’Orcia
Lunghezza totale: km. 26,2

Tappa 15
Partenza: San Quirico d’Orcia
Arrivo: Radicofani
Lunghezza totale: km. 32,5

Tappa 16
Partenza: Radicofani
Arrivo: Acquapendente (Provincia di Viterbo – Lazio)
Lunghezza totale: km. 23,9

Tappa 16 – Variante per Abbadia San Salvatore
Partenza: San Quirico d’Orcia
Arrivo: Acquapendente (Provincia di Viterbo – Lazio)
Lunghezza totale: km 25,3

Via Francigena tappe

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43.3873056, 11.1950091