Cosa vedere e fare in Val Bisenzio

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ATTRAZIONI PRINCIPALI

  • Duomo di Prato
  • Borgo di Artimino
  • Villa Medicea Ambra
  • Villa Medicea La Ferdinanda
  • Siti archeologci di Artimino e Carmignano
  • Necropoli di Prato Rosello
  • Pieve di San Francesco ad Artimino
  • Museo archeologico di Artimino
  • Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
  • Museo di Scienze del Parco delle Serpentine
  • Museo Soffici
  • MUMAT-Museo delle Macchine Tessili
  • Strada dell’Olio e del Vino di Carmignano
  • Riserva naturale di Montalbano
  • Riserva naturale Acquerino-Cantagallo

Strada del vino di Carmignano

carmign

INFORMAZIONI TURISTICHE

Provincia di Prato
piazza Buonamini, 7 – 59100 Prato (PO)
tel. +39 0574 5341 / +39 0574 24112
www.provincia.prato.it

TERRITORIO

prato zone

La zona del Val Bisenzio è un territorio ricco di storia e di testimonianze dell’arte e dell’ingegno umano, senza trascurare importanti aspetti naturalistici. Il territorio è piuttosto vario: a nord la stretta valle del fiume Bisenzio che fiancheggia i Monti della Calvana, a sud i declivi delle colline che precedono il Montalbano, coltivati a vigneti e oliveti e costellati di piccoli borghi medievali. Al centro, attorno al capoluogo, una zona pianeggiante, industriosa e densamente abitata, di grande importanza da un punto di vista economico per il distretto tessile conosciuto in tutto il mondo.

Ogni comune ha peculiarità artistiche e paesaggistiche, oltreché una storia stratificata che inizia dall’Età della Pietra, attraversa le civiltà classiche – etrusca e romana – prosegue con l’epoca medievale e rinascimentale fino all’età contemporanea. La zona contiene un buon numero di tesori artistici e architettonici e interessanti musei, combinando modernità, integrazione multietnica, tradizione e operosità industriale.

Poggio a Caiano - Villa MediceaLa prima grande civiltà presente sul territorio fu quella degli Etruschi (VII°-VI° secolo. a. C.), che ha lasciato importantissime testimonianze nelle aree di Artimino e Comeana (comune di Carmignano) visibili nel Museo Archeologico Etrusco di Artimino. Importante è anche l’archeologia industriale nella valle del Bisenzio e nella stessa città di  Prato. I prodotti enogastronomici della tradizione e importanti patrimoni naturalistici rendono Prato e la Val Bisenzio un territorio di notevole interesse per chi voglia intraprendere un viaggio nella storia, nell’arte, nella natura e nei sapori.

La zona è facilmente raggiungibile in automobile percorrendo l’Autostrada A11 “Firenze-Mare”. La Val di Bisenzio è tutta attraversata dalla Strada Provinciale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio che, superato l’Appennino Tosco-Emiliano, prosegue in direzione di Bologna (Regione Emilia Romagna).

COSA VEDERE

Attrazioni

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Attrazioni per comune

La zona Prato Val Bisenzio comprende 7 comuni in provincia di Prato. Per conoscere di più sulle attrazioni e servizi turistici offerti, CLICCARE sul nome di ogni comune elencato.

Ponte di CerbaiaCANTAGALLO (PO) – cittadina rurale

Fortificazioni: Rocca Cerbaia
Musei: Museo di Arte Contemporanea del borgo di Luicciana
Riserve naturali: Riserva Naturale Alto Carigiola-Monte delle Scalette, Cascata del Carigiola, Riserva della Calvana, Riserva Acquerino-Cantagallo
Parchi: Parco Avventura Bosco Tondo
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, motoraduno

 

 


Artimino 11CARMIGNANO (PO) – cittadina storica e borgo medievale

Fortificazioni: Rocca di Carmignano
Chiese: Pieve di San Francesco e San Michele (Visitazione del Pontormo), Pieve di San Leonardo ad Artimino
Edifici storici: Villa Medicea La Ferdinanda
Musei: Museo Archeologico di Artimino
Siti archeologici: Parco Archeologico di Artimino, Necropoli di Prato Rosello, Tumulo di Montefortini, Tomba di Boschetti
Località: borgo di Artimino
Prodotti tipici: vino Carmignano DOCG, olio d’oliva Toscano IGP, ficchi secchi, amaretti
Riserve naturali: Area protetta di Montalbano
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione


castello montemurlo 1MONTEMURLO (PO) – cittadina agro-industriale

Castelli: Castello di Montemurlo
Edifici storici: Fattoria di Javello, Villa del Barone
Prodotti tipici: olio d’oliva
Riserve naturali: Area naturale di Monteferrato
Sport: trekking escursionistico, ciclismo

 

 


Cattedrale di PratoPRATO città (PO) – città industriale e capoluogo della Provincia di Prato

Castelli: Castello dell’Imperatore
Chiese: Duomo di Prato, Chiesa di Santa Maria delle Carceri, Monastero di San Niccolò, Basilica di San Vincenzo
Musei: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo del Tessuto, Museo di Pittura Murale, Centro di Scienze Naturali del Parco delle Serpentine
Prodotti tipici: biscotti di Prato, mortadella, vermut, tessuti
Riserve naturali: Riserva della Calvana, Area naturale di Monteferrato
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, golf, arborismo

 

 


Faccaita Villa MediceaPOGGIO A CAIANO (PO) – cittadina agro-industriale

Edifici storici: Villa Medicea Ambra
Musei: Museo di Natura Morta, Museo Soffici
Eventi: Assedio alla Villa, Esposizione Nazionale Canina
Prodotti tipici: olio d’oliva, cesti e cappelli di paglia
Sport: trekking escursionistico, ciclismo

 

 


Cascate del Cigno BiancoVAIANO (PO) – cittadina rurale

Chiese: Badia di San Salvatore e Museo
Riserve naturali: Riserva naturale della Calvana di Sofignano, Riserva naturale di Monteferrato
Prodotti tipici: castagna
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, motociclismo

 

 

 


MUMAT - Museo Macchine TessileVERNIO (PO) – cittadina rurale

Musei: MUMAT-Museo delle Macchine Tessili, Parco memoriale della Linea Gotica
Località: Montepiano
Prodotti tipici: castagna, zuccherini
Riserve naturali: Riserva Alto Caligiola
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione, motociclismo

Castello dell'Imperatore a Prato

castello ImperatoreZona: Prato e Valle del Bisenzio
Tipo: castello medievale (XIII° secolo) visitabile
Indirizzo: Piazza S. Maria delle Carceri – Prato
Tel.: +39 0574 38207  + 39 0574 24112
Orari: da martedì a sabato 9.00-12.00; domenica 9.00-12.00 e 15.00-18.00
Ingresso: gratuito

Denominato anche Fortezza di Santa Barbara, fu progettato da Riccardo da Lentini, architetto dell’imperatore Federico II° di Svezia, e costruito tra il 1237 e 1248. Il fortilizio, unico esempio di architettura sveva in Italia, è a pianta quadrata, con otto torrioni distribuiti agli angoli e lungo le mura. Nel corso del XIV° secolo il governo di Firenze adattò l’edificio a presidio militare e prigione, collegandolo alla nuova cinta muraria tramite un camminamento fortificato soprelevato, il Cassero. All’interno delle torri sono state collocate opere dell’artista contemporaneo Salvatore Cipolla. Nel periodo estivo il castello si trasforma in spazio adibito a manifestazioni, concerti e proiezioni cinematografiche all’aperto.

Rocca di Cerbaia

Rocca CerbaiaZona: Prato Val Bisenzio
Comune: Cantagallo – località Carmignanello
Tipo: castello medievale (XII° secolo) – ruderi
Tel.: +39 0574 956809
Email: cultura@comune.cantagallo.po.it
Ingresso: libero

La Rocca di Cerbaia, di cui rimane solo una parte della costruzione originaria, è ubicata su un colle dominante il fiume Bisenzio, in località Carmignanello. Fu molto probabilmente edificata nel XII° secolo per sorvegliare la strada che conduceva al Mugello. Fu dimora dei conti Alberti: infatti è citata dal poeta Dante Alighieri quando narra la vicenda dei fratelli Napoleone e Alessandro Alberti. I due fratelli si uccisero a vicenda per questioni di eredità. Nel 1361 la rocca fu venduta a Firenze. In seguito perse gradualmente importanza e, alla fine del XX° secolo, fu acquistata dal comune di Cantagallo che ne ha promosso il restauro e la valorizzazione. Ai piedi della costruzione c’è il ponte di Cerbaia sul Bisenzio, uno dei più antichi ponti medievali sopravvissuti fino ad oggi.

Duomo di Prato

duomopratoZona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: chiesa romanico-gotica  (XII°-XIV° secolo)
Indirizzo: Piazza del Duomo – Prato
Tel.: +39 0574-1835021

La Cattedrale di S. Stefano è uno splendido esempio di architettura romanico-gotica. La chiesa, a tre navate, è costruita in marmo bianco (alberese) e verde (serpentino). Risalente al XII° secolo, fu oggetto di alcune ristrutturazioni successive, principalmente quella del XV° secolo, su progetto di Giovanni Pisano. All’interno l’artista realizzò un crocifisso ligneo e il suo ultimo capolavoro, la Madonna della Cintola, nel 1317. Nel transetto (Cappella Maggiore) ci sono gli affreschi Storie di S. Stefano e S. Giovanni di Filippo Lippi, una delle massime espressioni del Rinascimento italiano, le Storie della Vergine di Paolo Uccello, e del pratese Alessandro Franchi.

La Sacra Cintola (o Cingolo) – una cintura di lana fine di color verde broccata con alcuni fili d’oro – è conservata nell’omonima cappella. Una tradizione consolidata già alla fine del XIII° secolo riferiva che l’oggetto fosse stato donato dalla Madonna, prima di essere assunta in cielo, all’apostolo Tommaso. La reliquia, fulcro della religiosità cittadina, sarebbe stata portata a Prato attorno al 1141 da Michele Dagomari, pellegrino in Terra Santa che l’aveva avuta in dote, sposando una fanciulla della Palestina. L’uomo la donò in punto di morte (1172) a Uberto, preposto della Pieve di Santo Stefano, poi divenuta  cattedrale. 

Pulpito di DonatelloLa cappella fu realizzata nel 1386-90 su progetto di Lorenzo di Filippo per custodire in maniera adeguata la Sacra Cintola. L’interno fu interamente affrescato con Storie della Vergine e della Sacra Cintola (1392-95) da Agnolo Gaddi. Nel 1434-38 per opera di Donatello e Michelozzo fu realizzato il pulpito (Pulpito di Donatello) esterno al Duomo, eminentemente destinato all’ostensione della reliquia.

Chiesa di Santa Maria delle Carceri

Chiese della Madonna dei CarceriZona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: basilica rinascimentale (XV° secolo)
Indirizzo: piazza S. Maria delle Carceri – Prato

Basilica con pianta a croce greca, opera di Giuliano da Sangallo (1485-92), fu costruita per volontà di Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) sui resti di un’antica prigione. All’interno ci sono decorazioni in maiolica di Andrea della Robbia e vetrate su disegno di Domenico Ghirlandaio. L’altare maggiore, progettato dal Sangallo, espone l’affresco della Madonna delle Carceri tra i Santi Leonardo e Stefano (XIV° secolo), ritenuto miracoloso.

Pieve di San Michele Arcangelo

Visitazione di PontormoZona: Prato val Bisenzio
Tipo: pieve francescana (XIV° secolo)
Indirizzo: Piazza SS. Francesco e Michele – Carmignano
Tel.: +39 055 8712046

Inizialmente era l’oratorio di un convento fondato nel 1211 da Bernardo di Quintavalle, primo seguace di San Francesco, su un terreno donato al poverello d’Assisi. La chiesa fu costruita nel 1330 secondo i canoni della tipologia francescana più classica: grande navata, cappelle absidali e un chiostro. La pieve è stata ristrutturata varie volte nel corso dei secoli successivi, ma ha mantenuto l’impronta iniziale. All’interno è conservata una delle opere maggiori del Pontormo (Jacopo Carrucci), la Visitazione, dipinta tra il 1528 ed il 1529, considerata la più bella tela del manierismo italiano. L’elegante chiostro rinascimentale è improntato a una linearità essenziale.

Villa Medicea "La Ferdinanda"

Villa Medicea La FerdinandaZona: Prato Val Bisenzio
Comune: Carmignano – località Artimino
Tipo: villa rinascimentale (XVI° secolo)
Indirizzo: Viale Papa Giovanni XXIII
Tel.: +39 055 8751427
Orari:
visita guidata su prenotazione

La villa, denominata anche “La Ferdinanda o “Villa dei cento camini”, fu fatta costruire dal Granduca Ferdinando I°  Medici e fu la sua residenza favorita nel periodo estivo. Edificata tra 1596 e 1600, è considerata un capolavoro dell’architetto Bernardo Buontalenti. L’inconfondibile sagoma, coronata dai numerosi camini e comignoli l’uno diverso dall’altro, domina la zona circostante. Il granduca commissionò quindi al pittore fiammingo Giusto Utens una serie di 17 lunette, che riproducevano le ville medicee, da collocare in un apposito salone detto, appunto, “delle Ville. Al piano nobile ci sono affreschi con soggetti mitologici di Domenico Passignano e Bernardino Poccetti. Il vino proveniente dai vigneti fu celebrato dal poeta Francesco Redi nell’opera Bacco in Toscana.

Villa di Cento Camini 11

Intorno alla villa, fu creato il Barco Reale, un’enorme riserva di caccia recintata per circa 50 chilometri da un alto muro e di cui restano brevi tratti, attualmente percorribili, lungo il sentiero che conduce alla necropoli etrusca di Prato Rosello. Nel 1782 la villa fu venduta al marchese Lorenzo Bartolomei e poi alla famiglia Maraini. In epoca recente la costruzione è stata adibita a centro congressuale e alberghiero.

Villa Medicea "Ambra"

villa mediceaZona: Prato Val Bisenzio
Tipo: dimora storica rinascimentale (XV° secolo)
Indirizzo: Piazza dei Medici, 14 – Poggio a Caiano
Tel.: +39 055 877012
Orari: invernale 8.15-16.30; estivo 8.15-18.30; chiuso il 2° e 3° lunedì del mese
Ingresso: € 2,00

La villa, conosciuta anche come “Ambra”, è una delle residenze medicee più importanti. Commissionata da Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) all’architetto Giuliano da Sangallo verso il 1445, la villa divenne tradizionalmente la residenza estiva della famiglia Medici e vi si svolsero importanti avvenimenti della famiglia. Qui morirono per presunto avvelenamento Francesco I° e la “chiaccherata” Bianca Cappello.

La villa fu la residenza preferita del figlio di Cosimo III°, il principe Ferdinando, grande ammiratore delle arti. Alla morte di Giangastone (1737), ultimo della famiglia Medici, la villa divenne proprietà dei nuovi granduchi di Toscana, la famiglia Asburgo-Lorena, che continuarono ad utilizzarla come residenza estiva o come punto di sosta durante i viaggi verso Prato o Pistoia.

 La villa divenne una delle residenze della granduchessa Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e, si dice, che proprio qui la donna abbia avuto una relazione amorosa con il celebre violinista Niccolò Paganini. Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, il monarca Vittorio Emanuele II°, notoriamente amante dei cavalli e della caccia, fece ristrutturare l’interno della villa, cui furono anche aggiunte nuove scuderie.

villa poggio a caianoDi particolare pregio sono gli affreschi all’interno, il teatrino e parte dell’arredo originale. Le pitture furono iniziate da Andrea del Sarto nel 1512 e proseguite dal Pontormo (Jacopo Carrucci), che eseguì una “lunetta”, in cui sono raffigurati Autunno e Pomona, immersi in un’atmosfera agreste. Altri affreschi furono eseguiti dal Franciabigio e da Alessandro Allori. All’interno è ubicato il Museo Nazionale di Natura Morta.

Riserve naturali

cantagallo2Il territorio è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e di ambienti naturali. Queste caratteristiche permettono di scoprire aspetti davvero suggestivi della zona, principalmente nell’area solcata dal fiume Bisenzio, ricca di rilievi montuosi costellati da piccoli e antichissimi borghi. È un grande polmone verde di fondamentale importanza, dove spicca, tra l’altro, la grande tradizione della castagna. Le peculiarità naturalistiche fanno di questo territorio una zona tutta da scoprire, merito anche del sistema di aree protette realizzato dall’amministrazione provinciale, on particolare riferimento alla Riserva Naturale di Acquerino-Cantagallo, alla Riserva Naturale di Monteferrato, alla Riserva Naturale della Calvana e alla Riserva Naturale Alto Carigiola. In queste aree sono stati ricavati percorsi di trekking e per mountain bike.

Monti della Calvana

Firenze - Prato - Monti della CalvanaZone: Area Fiorentina, Mugello, Prato Val Bisenzio,
Comuni in Provincia di Firenze: Barberino di Mugello, Calenzano
Comuni in Provincia di Prato: Cantagallo, Prato, Vaiano
Tipo: area naturale protetta (A.N.P.I.L.)

La Calvana è una vera e propria catena montuosa, che si distacca dal resto dell’Appennino per i materiali di cui è composta (in prevalenza rocce calcaree). La catena della Calvana inizia da Monte Cuccoli e si prolunga per circa 15 chilometri fino a Prato e sulla piana fiorentina, limitata a ovest dalla Valle del Bisenzio e a est dalla Valle della Sieve e poi dal torrente Marina (affluente del Bisenzio). La quota più alta è il Monte Maggiore (m. 916).  La Calvana è una montagna carsica per eccellenza, con ben 35 grotte, numerose doline, risorgive e inghiottitoi. Ci sono numerosi sentieri adatti sia alle escursioni che al trekking, alla mountain bike e al cavallo.

Flora e fauna

Le tipologie di vegetazione sono influenzate dalle condizioni ambientali e dalla natura del terreno. Ci sono querceti di roverella, cerreti, ostrieti, carpino-noccioleti, rimboschimenti di conifere, arbusteti. Particolarmente suggestivi sono i prati sommitali che, in primavera, si riempiono di splendidi fiori, mentre i cespugli di prugnoli e biancospino ospitano rare specie di uccelli. Attualmente il pascolo bovino ha preso il posto di quello ovino. Tra le specie animali più rappresentative e di maggior interesse ci sono mammiferi (lupo, pipistrello), uccelli (biancone, falco pecchiaiolo, albanella minore, averla piccola, tottavilla, succiacapre), anfibi (tritone crestato italiano, salamandrina dagli occhiali, geotrirone), rettili (ramarro occidentale, lucertola muraiola e campestre). Nei torrenti vivono variopinte specie di anfibi come la salamandrina dagli occhiali e il raro ululone dal ventre giallo.

Monteferrato

monteferrato1Zona: Prato Val Bisenzio
Comuni: Montemurlo (PO), Prato (PO), Vaiano (PO)
Tipo: area naturale protetta (A.N.P.I.L.)
Centro Visite: Via Toscanini, 1 – Montemurlo
Tel.: +39 0574 558327
Email: info@monteferrato.it

Il Monteferrato è un contrafforte preappenninico e l’area protetta si estende su una superficie di 4.486 ettari. C’è una grande varietà di ambienti e di paesaggi, con boschi, zone agricole collinari e formazioni geologiche particolari. Di particolare interesse anche l’aspetto faunistico: tra i mammiferi ci sono molte specie di ungulati, tra i quali il cervo, il capriolo, il daino e il cinghiale.

Tra i predatori sono comuni la faina, la donnola, la puzzola, il tasso e la volpe. Tra le molte specie di uccelli nidificano il picchio verde, il martin pescatore, l’albanella minore, la poiana. Nelle vicinanze delle aree umide ci sono alcune colonie di airone cenerino. Alcuni esemplari di aquila reale, probabilmente provenienti dalle Alpi Apuane, sono state avvistate sopra il Monteferrato.  La rete di sentieri è adatta al trekking e permette la visita di siti archeologici.

Riserva naturale di MonteferratoAttualmente l’area include la villa-fattoria di Javello e il Centro di Scienze Naturali, ubicato nel comune di Prato (via Galceti, 74) e costituito da parco, oasi faunistica e biblioteca.

Riserva Naturale del Montalbano

riserva naturale MontalbanoZona: Prato Val Bisenzio
Comuni:  Carmignano, Poggio a Caiano
Tipo: area naturale protetta con siti archeologici

Il Montalbano o Monte Albano è un rilievo montuoso che si estende nella zona compresa tra le province di Pistoia, Prato e Firenze. Il paesaggio dominante è quello collinare, con abbondanza di vigneti e oliveti nelle zone di pianura e sui pendici delle colline. Boschi di castagni, invece, sono presenti nelle zone più alte. L’insediamento umano è caratterizzato da signorili ville padronali, eleganti fattorie e numerose case coloniche che compongono la campagna-giardino, per la bellezza del intervento dell’uomo sull’ambiente che ha reso la zona, una delle più suggestive della Toscana.

In epoca rinascimentale (XVI°-XVII° secolo) la zona divenne luogo di svago dei granduchi di Toscana che usarono il territorio come un’ampia riserva di caccia, denominata Barco Reale e vi edificarono ville. A Carmignano, spicca la villa medicea “La Ferdinanda”. La zona è particolarmente adatta per escursioni trekking e in mountain bike che si possono effettuare sfruttando un’estesa rete di percorsi pedonali e ciclabili che raggiungono località collinari immerse nel verde, siti archeologici e boschi secolari come quello in località Pietramarina. I percorsi sono attrezzati con punti per sosta e segnaletica apposita.

Riserva della Calvana

Mugello e Prato Val Bisenzio
Riserva naturale con grotte e percorsi trekking

Riserva naturale Alto Carigiola

Cantagallo – Vernio (PO)
Riserva naturale

Riserva Naturale Acquerino-Cantagallo

Riserva naturale

Località da visitare

Artimino borgo - Carmignano

Montepiano

MontepianoZona: Prato Valle del Bisenzio
Comune: Vernio – località Montepiano 
Tipo: cittadina di villeggiatura

Con il passare del tempo, Montepiano è divenuta una delle località turistica apprezzata. Le eleganti ville del XIX° secolo – Villa Sperling, la Delfiniana, la Colonia Gualtieri, Torre Alpina, Villa Bega, l’asilo Maria Virgo Carmeli, Villa Puccini, Villa Indiana e Villa Galletti – testimoniano lo stile dei soggiorni di un tempo. Molti sono i pittori italiani e stranieri che, affascinati dal verde che circonda la località, hanno vissuto a Montepiano: Bruno Saetti, Gastone Breddo, Rinaldo Frank Burattin, Geoffrey Humphries tra gli altri.

Artimino

Copia di Borgo di ArtiminoZona: Prato Val Bisenzio
Comune: Carmignano – località Artimino
Tipo:
borgo medievale (XI° secolo)

Artimino è un incantevole borgo che ha conservato l’antico assetto urbanistico. Ubicato su di un colle, offre un panorama tipico della campagna toscana, intervallato da castelli e vecchie pievi circondate da oliveti e vigneti. Il nome ha una probabile origine etrusca. Infatti, in diverse aree più o meno prossime all’abitato, sono state rinvenute necropoli con tombe piuttosto ben conservate.

 Il castello di Artimino è documentato fin dal XI° secolo e all’interno si sviluppò successivamente l’attuale abitato. Fortunatamente, dopo un lungo periodo di decadenza, la costruzione della Villa Medicea “La Ferdinanda”, provocò un mutamento radicale, dato che i granduchi di Toscana, che soggiornavano molto spesso nell’edificio, trasformarono l’intero borgo in una sorta di annesso di servizio alla villa.

rocca artimino 1Nella parte alta dell’abitato è situata la Rocca, risalente al X° secolo, in ottimo stato di conservazione, come pure la cinta muraria con torri che racchiude il borgo. Dalla terrazza panoramica situata alla sommità dell’abitato si gode un’eccellente vista della Villa Medicea “La Ferdinanda”. Nelle vicinanze c’è la monumentale Necropoli di Prato Rosello.

ARTE E MUSEI

Musei

Museo Tessuto

Museo Archeologico di Artimino “Francesco Nicosia”

Museo archeologico di Artimino

Comune: Carmignano (PO) – località Artimino
Tipo: rmuseo archeologico etrusco ( VII° secolo a.C.-II° secolo d.C.)
Indirizzo: Piazza San Carlo, 3 – Artimino
Tel.: +39 055 8718124
Sito: www.parcoarcheologicocarmignano.it
Email: parcoarcheologico@comune.carmignano.po.it
Orari: dal lunedì alla domenica 9.30-13.30); sabato, domenica e festivi 9.30-13.30 e 15.00-18.00; mercoledì chiuso; altri orari su prenotazione
Ingresso: € 4,00 intero, € 2,00 ridotto
Accessibilità disabili:
Servizi: visita guidata al museo, Tombe di Montefortini e Boschetti di Comeana, Necropoli di Prato Rosello, Pietramarina

Il museo espone un’ importante raccolta di reperti di straordinario pregio, soprattutto etruschi, rinvenuti nel territorio del comune di Carmignano. I reperti coprono un arco cronologico che va dal VII° secolo a.C. al primo impero romano e provengono dalle necropoli di Prato Rosello e di Comeana (Tombe di Boschetti e Tumulo di Montefortini). Il percorso museale è organizzato su due piani: uno dedicato al “mondo dei vivi” con reperti provenienti delle fortificazioni di Pietramarina e un’altro dedicato al “mondo dei morti” con corredi delle tombe.

Museo di pittura murale

Museo della Pittura MuraleZona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: museo d’arte (affreschi staccati dal XIV° al  XVII° secolo)
Indirizzo: piazza San Domenico – Prato
Tel.: +39 0574 440501
Sito:  www.diocesiprato.it
E-mail: musei.diocesani@diocesiprato.it
Orari:  tutti giorni 9.00-13.00; lunedi, giovedi e venerdì anche 14.30-18.30; chiuso il martedì
Ingresso: € 5,00 intero – € 3,00 ridotto

Il museo è situato all’interno del chiostro della Chiesa di San Domenico. È la prima struttura italiana concepita come “ricovero attivo” di affreschi staccati, sinopie, graffiti. Sono conservate opere del XIV°-XVII° secolo e opere di Niccolò Gerini, Agnolo Gaddi, Paolo Uccello, Il Volterrano. Un raffinato esempio di pittura tardogotica è il trittico di Lorenzo Monaco (1425 circa). Altra opera di notevole interesse è il Tabernacolo del Canto al Mercatale di Filippino Lippi, apprezzato per lo splendido cromatismo.

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Museo PecciZona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: museo di arte contemporanea
Indirizzo: Viale della Repubblica, 277 – Prato
Tel.: +39 0574 5317
Orari: tutti i giorni 10.00-19.00; chiuso il martedì
Sito: www.centropecci.it
Email: info@centropecci.it

Costruito su progetto dell’architetto Italo Gamberini, è un complesso articolato di volumi sostenuti da un’intelaiatura metallica. Il centro, inaugurato nel 1988 in memoria di Luigi Pecci, contiene una collezione permanente di arte contemporanea, ma organizza pure mostre a livello internazionale. Nel giardino sono collocate numerose e importanti sculture, quali la Colonna caduta, opera in acciaio dei francesi Anne e Patrick Poirier, o la Scultura Prato, opera di Mauro Staccioli. Il complesso dispone inoltre di un importante Centro di Informazione e Documentazione (CID) e di un’ampia biblioteca specializzata in arte contemporanea.

Museo Ardengo Soffici

Pittura SofficiZona: Prato Val Bisenzio
Tipo: museo di arte moderna
Indirizzo: Via Lorenzo il Magnifico, 9 – Poggio a Caiano
Tel.: +39 055 8701287
Sito:www.museoardengosoffici.it
Orari: da mercoledì a domenica 10.00-13.00  e 14.00-18.30
Ingresso: € 3,00

Il museo si trova al primo piano delle Scuderie Medicee, annesse al corpo principale della villa medicea “Ambra”. È una mostra permanente delle opere del pittore Ardengo Soffici, eseguite tra 1904 e 1962, provenienti da collezioni pubbliche e private. Nato a Rignano sull’Arno nel 1879, l’artista visse gran parte della sua vita a Parigi, dove frequentò i maggiori protagonisti dell’avanguardia francese, tra i quali Picasso, Apollinaire, Max Jacobs e Braque. Pittore, scrittore e critico d’arte, Soffici ha fatto parte del movimento Futurismo Italiano e, alla fine del percorso artistico, divenne esponente del “realismo sintetico”.

MUMAT-Museo delle Macchine Tessili

MUMAT - Museo Macchine TessileZona: Prato Valle del Bisenzio
Comune: Vernio (PO) – località Mercatale di Vernio 
Tipo: museo di archeologia industriale
Indirizzo: Via della Posta Vecchia – Vernio
Tel: +39 0574 950478
Sito: www.museomumat.it
E-mail: ufficiocultura@comune.vernio.po
Orari: martedì – giovedì – sabato 9.00-13.00 e 15.00-18.00
Ingresso:  gratuito

Il museo illustra il passato e la storia più recente dell’attività tessile nella Valle del Bisenzio. Particolare enfasi è riservata al metodo di riciclo degli stracci che ha contribuito allo sviluppo della cittadina e della vicina città di Prato. Sono esposti strumenti e macchine tessili del periodo fine del XIX°-metà del XX° secolo: filandre, cardature, l’antica turbina della fabbrica (ancora attiva) alimentata dall’acqua del Bisenzio, fino a un rarissimo esemplare di telaio in legno restaurato.

Museo del Tessuto

Museo del Tessuto1Zona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: museo di archeologia industriale (XIX° secolo)
Indirizzo: Via Puccetti, 3 – Prato
Tel.: +39 0574 611503
Sito: www.museodeltessuto.it
Orari: da martedì a venerdì 19.00-23.00; sabato 10.00-15.00;  domenica  15.00-19.00; chiuso il lunedì
Ingresso: € 3,00

È l’unico museo in Italia dedicato interamente all’arte e alla tecnologia tessile. La raccolta museale è costituita da un cospicuo numero di frammenti tessili, prodotti in vari paesi del mondo dall’antichità ad oggi. L’esposizione è arricchita da alcuni abiti del XVIII° e XIX° secolo, merletti, tessuti etnici. Un percorso illustra la produzione dei panni di lana dal Medioevo fino al XX° secolo, attraverso una serie di ricostruzioni, documenti e oggetti d’epoca. La sezione contemporanea espone invece una selezione dei tessuti più significativi dal punto di vista dell’innovazione, della ricerca di materiali, del finissaggio.

Siti archeologici

carmignano2Il territorio fu abitato dagli Etruschi di cui ci sono pervenuti importanti reperti quali la Necropoli di Prato Rosello, il Tumulo di Monterfortini, la Tomba Boschetti e l’insediamento di Pietramarina. Il Museo Archeologico di Artimino contiene la maggior parte delle reperti trovati nelle tombe.

Parco Archeologico di Carmignano

Museo archeologico di Artimino K

Zona: Prato Val Bisenzio
Comune:
Carmignano (PO) – località Artimino
Tipo: siti archeologici, necropoli, tombe
Indirizzo: Piazza San Carlo, 3 – Artimino
Tel.: +39 0558718124
Sito: www.parcoarcheologicocarmignano.it
Email: parcoarcheologico@comune.carmignano.po.it
Orari: dal lunedì alla domenica 9.30-13.30; sabato, domenica e festivi 9.30-13.30 e 15.00-18.00; mercoledì chiuso; altri orari su prenotazione
Ingresso: € 4,00 intero, € 2,00 ridotto
Servizi: visite guidate costo € 25,00; visita guidata alle Tombe di Montefortini e Boschetti di Comeana costo € 25,00; visita guidata alla Necropoli di Prato Rosello costo € 40,00; visita guidata agli scavi di Pietramarina costo € 40,00; laboratori didattici e visite guidate costo € 50,00
Accessibilità disabili: parziale

Il territorio di Carmignano fu abitato dagli Etruschi che vi costruirono insediamenti abitativi di cui rimangono importanti tracce. Il parco archeologico comprende varie necropoli, tombe e resti di questi insediamenti.

Copia di Borgo di ArtiminoNecropoli di Prato Rosello

Comune: Carmignano (PO) – località Artimino
Tipo: tombe etrusche (VIII° secolo a.C.)
Indirizzo: Via Pineta – Artimino
Tel.: +39 0558718124

Costituisce uno dei siti archeologici etruschi più importanti di tutto il territorio. Contiene varie sepolture all’interno di un’area boscosa. Particolarmente significativi i tumuli A, B, C, X e Z e quello di Grumaggio. La tomba più antica “Tomba del guerriero” è datata della fine dell’VIII° secolo a.C. e l’inizio del VII° secolo a. C., mentre le altre tombe sono di secoli posteriori. I corredi tombali sono esposti nel Museo Archeologico di Artimino.

 

Tumulo di MontefortiniTumulo di Montefortini

Comune: Carmignano (PO) – località Comeana
Tipo: tomba etrusca (VII° secolo a.C.)
Indirizzo: Via Montefortini, 43 – Comeana
Tel.: +39 055 8719741
Orari: da lunedì a sabato 9.00-14.00
Ingresso: libero

È una tomba etrusca tholos (a camera circolare) situata nella frazione di Comeana, datata del VII° secolo a.C. E’ costituita da una monumentale collina artificiale del diametro di 80 metri e alta 11, circondata da un tamburo in pietra arenaria, e da una piattaforma che si suppone accogliesse l’area sacrificale. La struttura ospita due camere sepolcrali: la tomba “Montefortini I” e la “Montefortini II”.

Tra i ritrovamenti si segnalano la presenza di una fibula in ferro, di frammenti di avorio, gusci di uova di struzzo decorati, vetri blu egizi, ambre e frammenti di bucchero e resti di vasi in pasta vitrea egizia. Tutti i reperti sono esposti nel Museo Archeologico di Artimino. L’importanza del luogo è accentuata dal bosco di querce e lecci che sovrasta il tumulo.

tomba boschettiTomba di Boschetti

Comune: Carmignano (PO) – località Comeana
Tipo: tomba etrusca (VI° secolo)
Indirizzo: Via Lombarda – Comeana
Ingresso:  libero

Casualmente scoperta nel 1965 nel corso di lavori agricoli, fu subito oggetto di scavi da parte degli archeologi che già erano presenti negli scavi di Montefortini. La tomba etrusca, datata del VII° secolo a.C., è composta da una piccola camera quadrangolare preceduta da un vestibolo. L’oggetto più importante recuperato è una pisside cilindrica scolpita in avorio.

Insediamento di Pietramarina

Comune: Carmignano (PO)
Tipo: insediamento etrusco (VII°-II° secolo a.C.)
Indirizzo: Via Montalbano – Carmignano
Tel.: +39 055 8718124
Ingresso: libero

È un insediamento di origine etrusca sviluppato dal VII° secolo a.C. al II° secolo a.C. con tracce anche di epoca medievale. Gli scavi archeologici, ancora in corso, hanno portato alla luce una porzione della cinta muraria etrusca che racchiude al suo interno alcuni edifici. I ruderi sono immersi all’interno di un secolare bosco di lecci. Il luogo è raggiungibile tramite percorso trekking (20 minuti).

Parco Archeologico di Carmignano

Necropoli etrusche, tombe e museo

COSA FARE

Eventi

poggio a caiano 12La manifestazione più antica e importante è l’Ostensione della Sacra Cintola della Madonna assieme al Corteggio Storico (8 settembre) nella città di Prato. Numerose sono quindi le sagre legate alle tradizioni enogastronomiche locali.

Ostensione della Sacra Cintola a Prato

Ostensione Sacra CintolaTipo: celebrazione religiosa ed evento storico-folcloristico
Località: Prato
Periodo: 8 Settembre

Nel giorno della natività della Madonna e per rendere omaggio alla Sacra Cintola, si svolge il corteggio storico. È una sfilata in costume lungo le vie del centro, a cui partecipano gli Armati di Città, il Corpo dei Valletti Comunali e altre centinaia di figuranti. La processione termina con l’ostensione della venerata reliquia. Il programma della festa è arricchito dall’esibizione degli sbandieratori, la gara di tiro con l’arco, il mercato medievale con rievocazioni degli antichi mestieri e tradizioni, gli spettacoli musicali, i fuochi d’artificio.

Assedio alla villa

Assedio alla Villa 1Tipo: folclore – rievocazione storica
Località: Poggio a Caiano
Periodo: settembre

È una rievocazione storica che ricorda il soggiorno della principessa Giovanna d’Austria, giunta a Poggio a Caiano nel 1565 per essere la prima moglie del granduca Francesco I° Medici. In tale occasione fu decisa la distribuzione gratuita di vino al popolo. Tale evento fu successivamente ricordato facendo sgorgare vino dalla fontana, posta al centro del paese. Nel secolo scorso il vino fu fatto sgorgare dalla fontana per celebrare particolari occasioni, come la fine della Seconda Guerra Mondiale. La distribuzione gratuita del vino è accompagnata da varie iniziative culturali e da un mercatino antiquario per le strade del paese.

Corteggio storico di Montemurlo

corteggio storicoTipo: folclore
Comune: Montemurlo – località Oste
Periodo: ultima domenica di giugno

È la rievocazione della battaglia di Montemurlo (1537) in cui le milizie del duca Cosimo I° Medici sconfissero gli oppositori. Nella piazza del castello si svolgono cene rinascimentali in costume, accompagnate da musici, giocolieri, virtuosi del fuoco, oltre all’esibizione di sbandieratori.

Festa della Polenta a Vernio

Festa della PolentaTipo: folclore – rievocazione storico-enogastronomica
Località:
Vernio
Periodo:
prima domenica di Quaresima

Conosciuta anche come “Festa della Miseria” o “Pulendina”, è la più antica rievocazione nell’intera provincia di Prato. La tradizione popolare tramanda che, nel XVI° secolo, la popolazione del luogo, spogliata di ogni avere a seguito del passaggio di milizie spagnole (1512), cadde in una miseria così profonda da muovere a pietà i conti Bardi, signori della zona.

Questi ordinarono una distribuzione straordinaria di polenta dolce, aringhe e baccalà per sfamare la popolazione. Per rievocare tale gesto magnanimo viene riproposta la distribuzione degli stessi generi alimentari. Durante la festa, rappresentanti della Società della Miseria ed esperti “polentai”, preparano genuina polenta di castagne che viene offerta a tutti assieme alle aringhe e al baccalà. Nelle bancarelle possono essere acquistati anche i tradizionali necci. Il corteo storico, cui partecipano altri gruppi dalla Toscana, sfila per le vie del villaggio

Sport

Parco delle Cascine di Tavola - Golf Club Le Pavoniere

Parco delle Cascine di TavoraZona: Prato Valle del Bisenzio
Tipo: parco storico, con golf e maneggio – accesso libero
Indirizzo: Via Traversa del Crocifisso  – Prato
Tel.: +39 0574 55921

È ubicato tra Cafaggio e Poggio a Caiano, nei pressi di Tavola. È  un ampio parco costituito da boschi e zone palustri che, precedentemente, erano inclusi nella vasta tenuta agricola collegata alla Villa Medicea “Ambra” di Poggio a Caiano. L’edificio principale della tenuta, denominato Le Cascine di Tavola, è attribuito all’architetto Giuliano da Sangallo (XV° secolo). L’edificio è circondato da un fossato d’acqua e si accede alla corte interna tramite un unico ingresso ad arco. Annessi all’edificio ci sono magazzini per il riso, mulino, pozzo e stalle, tutti edifici legati alle intense attività agricole (riso, mais, latticini) e di allevamento (bovini) della tenuta.

Il parco contiene anche il Golf club “Le Pavoniere”, inserito in un’area, chiusa da mura,  denominata Parco delle Pavoniere. L’area fu allestita nel XIX° secolo come parco di tipo romantico con vialetti, corsi d’acqua, ponti e alberature. In precedenza era stato uno spazio sottratto all’uso agricolo e dedicato agli svaghi della corte medicea.

Al parco è possibile accedere anche tramite una pista ciclabile. Nell’area è stato inserito anche un maneggio.

ITINERARI

Percorsi

Antichi giardini

antichi giardiniIl percorso è proposto dall’Associazione Antichi Giardini, che organizza visite guidate alle dimore storiche situate nei comuni di Prato, Montemurlo e Vaiano. La prenotazione è necessaria. Le ville sono di proprietà sia di privati che di enti pubblici e sono aperte alle visite in determinati periodo dell’anno. Sono 16 le strutture e dimore storiche visitabili.

Le ville incluse nel percorso sono: Villa Organi, Canonica di S. Martino, Villa Cipriani, Villa di S. Gaudenzio, Conservatorio di S. Niccolò, Villa del Palco, Villa Il Quercetino, Villa del Mulinaccio, Casa Badia, Villa Alfani, Villa Fanti, Villa Rucellai, La Rocca, tutte situate tra Vaiano e Prato.

Associazione Antichi Giardini
Indirizzo: via Masso dell’Anguilla
Località: Vaiano (PO)
Tel.: +39 335 5714647 / +39 349 5758 140 / +39 333 1391 777
Email: info@antichigiardini.com
Sito: www.antichigiardini.com

TIPO percorso storico-culturale
ZONA Area Naturale di Monferrato
PARTENZA Prato (centro città) o Vaiano
ARRIVO Prato (centro città) o Vaiano
LUNGHEZZA 10 chilometri
TEMPO DI PERCORSO mezza giornata in automobile
ATTRAZIONI ville e giardini storici
ORARI mesi di aprile, maggio, giugno a luglio (programmazione nel sito)
PREZZI:€uro 5,00 visita, € 18,00 visita e degustazione di prodotti

Trekking - Comune di Cantagallo

Anello delle cascate del Carigiola

TIPO Percorso naturalistico
ZONA Riserva Naturale dell'Alto Carigiola
PARTENZA località Tabernacola della Tavoletta
ARRIVO località Tabernacola della Tavoletta
LUNGHEZZA 7 chilometri
TEMPO DI PERCORSO 2 ore e 30 minuti
DIFFICOLTA media
ITINERARI CAI N° 62
ATTRAZIONI Torrente Carigiola, cascate
INFORMAZIONI Centro Visite – Via Napoleone da Cantagallo, 7 – Cantagallo (PO) – Tel: +39 0574956350 – email: riserva@comune.cantagallo.po.it

 

Cascate del CarigiolaPartenza presso il Tabernacolo della Tavoletta, con prosecuzione lungo il corso del torrente Carigiola passando tra vertiginose pareti di roccia a strapiombo, cascate e pozze d’acqua per poi raggiungere il sentiero CAI n. 62, che chiude l’anello, con arrivo presso il tabernacolo.

 

 

 

 

 

 

Sentiero Montecuccoli – Monte Prataccio

TIPO Percorso naturalistico
ZONA Riserva Naturale della Calvana
PARTENZA Località Montecuccoli – Pieve di San Michele
ARRIVO Località Monte Prataccio
LUNGHEZZA 4 chilometri
TEMPO DI PERCORSO 1 ora e 30 minuti
DIFFICOLTA facile
ITINERARI CAI N° 20
ATTRAZIONI Crinale dei monti della Calvana
INFORMAZIONI Centro Visite – Via Napoleone da Cantagallo, 7 –  Cantagallo (PO) – Tel: +39 0574956350 – email: riserva@comune.cantagallo.po.it

 

Ponte di CerbaiaSentiero panoramico che si snoda in gran parte sul crinale della Calvana settentrionale lungo il sentiero CAI n. 20, a partire dalla Pieve di S. Michele, presso la località di Montecuccoli. Attraversato un breve tratto all’interno del bosco, si raggiungono gli ampi prati sul crinale.

 

 

 

 

 

 

Anello di Rocca Cerbaia e Montecuccoli

TIPO Percorso naturalistico trekking
ZONA Riserva Naturale della Calvana
PARTENZA Casa delle Streghe – Villa Edelmann
ARRIVO Casa delle Streghe – Villa Edelmann
LUNGHEZZA 11 chilometri
TEMPO DI PERCORSO 7 ore
DIFFICOLTA facile
DISLIVELLO 400 metri
ITINERARI CAI N° 48
ATTRAZIONI Rocca di Cerbaia, Pieve San Michele, Monte Cuccoli, località Foracea, Casugnano
INFORMAZIONI tel. +39 349 1788038  Valeria Rossi (guida escursionista) – email: valeria@ufficioguide.it – costo €12,00 (incluso la guida)

montecuccoliIl percorso segue l’andamento dell’Appennino pratese attraversando il ponte romano sul fiume Bisenzio verso la Rocca di Cerbaia e quindi fino alla Pieve di San Michele, ubicata sul Monte Cuccoli (sentiero CAI no. 48). Si prosegue verso Foracea per un tracciato nel bosco verso Casugnano, dove si raggiunge nuovamente la Rocca di Cerbaia.

Trekking - Comune di Carmignano

TIPO percorso trekking o mountain bike
ZONA Riserva naturale di Montalbano
PARTENZA località Pinone
ARRIVO Monte Pietramarina
LUNGHEZZA 2 chilometri
TEMPO DI PERCORSO 45 minuti
DIFFICOLTA media
SENTIERI CAI N° 300
ATTRAZIONI boschi e esemplari di agrifoglio
INFORMAZIONI  Gruppo escursionistico Montalbano  email: traccia.gem@gmail.com oppure cultura@comune.carmignano.po.it
SITO: www.circolo-becagli.com

 

carmignano3Partendo dell’abbazia romanica di S. Giusto, in località Pinone, si segue il sentiero CAI n. 300 che sale, attraverso un bosco di querce e ginestre, fino al Monte Pietramarina, con alberi secolari e monumentali esemplari di agrifoglio. Nella zona si trova un sito archeologico di epoca etrusca i cui scavi sono tuttora in corso. Tutto il percorso è particolarmente panoramico. Dalla vetta, presso la grande roccia denominata “Masso del Diavolo”, si  può godere di un’ampia visuale.

Ippovie

Nella provincia di Prato, grazie alla piuttosto varia conformazione del terreno, sono state allestite varie ippovie segnalate che permettono di visitare tutte le aree naturali e protette. Complessivamente sono 170 chilometri di percorsi. Gli itinerari lambiscono edifici storici, religiosi, punti panoramici, aree rurali. Inoltre punti di ristoro e di sosta per il pernottamento.

Le principali sono 6:

1 – Carigiola
Itinerario (circolare): Montepiano-Badia di Santa Maria-Alpe di Cavarzano-Monte delle Scalette-Tabernacolo di Gavigno-Gavigno-Mulino di Genesio-Mulino di Donato-Cavarzano-Mulino di Gufinaia-Lucciana-Montepiano
Lunghezza: km. 24
Tempo medio di percorrenza: 1 giorno
Attrazioni: Badia di Santa Maria

2 – Acquerino Cantagallo
Itinerario (circolare): Cascina di Spedaletto-Passo degli Acquiputali-Cascina Le Barbe-Cascina Vespaio-Passo degli Acandoli-Le Cavallaie-Monte Castiglioni-Luicciana-Castello-Pian della Rasa-Monte Bucciana-Cascina Le Barbe-Passo degli Acquiputali-Cascina di Spedaletto
Lunghezza: km. 39
Tempo medio di percorrenza: 1 giorno

3 – Monteferrato e Piana di Prato
Itinerario: Fattoria di Javello-Cicignano-La Rocca (Montemurlo)-Bagnolo; da qui è possibile eventualmente proseguire verso sud in direzione di Viaccia-S. Ippolito in Piazzanese-Pantanelle-Poggio a Caiano
Lunghezza: km. 31
Tempo medio di percorrenza: 1 giorno
Attrazioni: Fattoria di Javello, Montemurlo, S. Ippolito in Piazzanese, Cascine di Tavola, Il Parco, Villa Ambra (Poggio a Caiano)

4 – Monti della Calvana
Itinerario: Valibona-Parmigno-Fabio-Savignano-Pieve di Sofignano-Mezzana-Pieve di S. Michele
Lunghezza: km. 15,5
Tempo medio di percorrenza: 1 giorno
Attrazioni: pieve di Sofignano, pieve di S. Michele

5 – Alta Valle del Bisenzio
Itinerario (circolare): Montepiano-Luciana-Cavarzano-Gavigno-Castello-Luicciana-Gricigliana-Rocca di Cerbaia-Montecuccoli-S. Quirico di Vernio-Montepiano
Lunghezza: km. 55
Tempo medio di percorrenza: 2-3 giorni
Attrazioni: Rocca di Cerbaia, S. Michele a Montecuccoli

6 – Montalbano
Itinerario
– A: Artimino-Comeana-Poggio a Caiano-Cascine di Tavola
– B: Artimino-Carmignano-Capezzana
Lunghezza: km. 26
Tempo medio di percorrenza: 1 giorno
Attrazioni: ville medicee di Artimino e Poggio a Caiano, Il Barco, chiesa di S. Francesco, chiese romaniche di S. Leonardo, S. Giusto, S. Martino al Campo, siti archeologici etruschi, Carmignano (Rocca e chiesa di S. Michele)

Strada Medicea dei Vini di Carmignano

carmignInformazioni: Associazione Strada Medicea dei Vini di Carmignano
Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, 2 – Carmignano
Tel.: +39 055 8712468
Sito: www.carmignanodivino.prato.it

Prodotti: Barco Reale di Carmignano, Barco Reale Rosato, Vin Santo di Carmignano, Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice

Nel relativamente piccolo territorio comprendente Carmignano, Poggio a Caiano e Artimino, si snoda la Strada Medicea dei Vini di Carmignano. È questa una delle zone più antiche e prestigiose della produzione vinicola toscana, dove nascono vini eccezionali come il Barco Reale di Carmignano e il Carmignano Rosato.

I vini

Il Barco Reale è un vino da pasto, adatto alla pasta con il ragù, a carni bianche e da cortile, alla cucina tradizionale toscana. Il Rosato accompagna piatti leggeri (pollame e verdure ), ottimo con zuppe di pesce. Il Vin Santo è adatto con gli amaretti, i biscotti di Carmignano, ma anche con i fichi secchi prodotti in zona.

Strada dei vini di Carmignano

Carmignano (PO)
Cantine vinicole nei dintorni a Prato

CULTURA

Curiosità

La fatale bellezza di Bianca Cappello

La veneziana Bianca Cappello era nota per la sua bellezza. A soli 15 anni, nel 1564 fuggì di casa per sposare, senza il permesso del padre, il fiorentino Pietro Bonaventuri. Qualche tempo dopo, frequentando la corte della città, conobbe Francesco Medici che, poco tempo dopo l’abdicazione di Cosimo I° Medici, divenne Granduca di Toscana. All’epoca, Francesco I° era sposato con Giovanna d’Austria, ma era insoddisfatto per la mancanza di un figlio maschio.

Affascinato dalla bellezza di Bianca, l’uomo la fece sua amante, conquistandola con gioielli e il regalo di un palazzo riccamente decorato da artisti d’epoca. Nel 1572 Pietro Bonaventuri fu misteriosamente assassinato e stessa sorte ebbe Giovanna d’Austria qualche anno dopo. Entrambi vedovi, Francesco I° e Bianca si sposarono segretamente nel 1578, rendendo pubblico il matrimonio soltanto un anno dopo, evento non gradito alla maggior parte dei fiorentini.

La loro unione non durò comunque a lungo. Infatti, nel 1587, dopo una cena nella Villa Medicea “Ambra”, la coppia si ammalò. Qualche giorno dopo entrambi morirono in mezzo a grandi sofferenze. Le tradizioni orali parlano di avvelenamento da arsenico oppure malaria acuta, ma la diagnosi è ancora in discussione dopo quattrocento anni. Il cardinale Ferdinando, fratello del Francesco I° e successore nel granducato, negò le esequie di stato alla donna che fu sepolta in luogo ignoto. Francesco I° invece fu sepolto accanto alla prima moglie Giovanna d’Austria.

Filmografia

Panorama PratoA Prato sono stati ambientati e girati vari film tra i quali:

Giovanna (1956), documentario sulle operaie tessili del regista Gillo Pontecorvo
Berlinguer ti voglio bene (1977)
Il burbero (1985)
Amici miei atto III (1985)
Cinque giorni di tempesta (1997)
Il signor Quindicipalle (1998)
Né terra né cielo (2003)
Tutti all’attacco (2005)
Lettere dal Sahara (2006)
Sweet Sweet Marja (2006)

GASTRONOMIA

Piatti tipici

biscotti pratoLa cucina della zona pratese si basa su ingredienti genuini, di tradizione contadina e di facile cottura.

Piatti

Sedani ripieniSedani ripieni: è un piatto a base di costole di sedano che richiede una lunga preparazione ed è tradizione cucinarlo per l’8 settembre, in occasione della festa della Madonna.

 

 

 

 

 


pappaPappa al pomodoro: un tempo era considerata una pietanza modesta, ma attualmente le strutture di ristoro la offrono come prelibatissimo primo piatto i cui ingredienti sono di prima qualità: il pane di Prato, l’olio di Carmignano e il pomodoro della zona.

 

 

 

 

 


pappardelle leprePappardelle al sugo di lepre: un tipo di pasta larga condita con una salsa di carne di lepre. La lepre è spesso cucinata nel suo sangue o con l’impiego di molte erbe odorose.

 

 

 

 

 


tortelli patateTortelli di patate: sono famosi per la tradizione con la quale sono fatti. Ogni ristorante, ogni famiglia, ha la sua ricetta particolare. In generale, nei fine settimana, gli abitanti percorrono le vie della città alla ricerca dei tortelli di patate della variante migliore per tipo di ripieno.

 

 

 

 

 

Pesche di PratoPesche: alla fine del marzo 1861, nella locanda Contrucci di Piazza Duomo, la comunità decise di  festeggiare l’Unità d’Italia con una cena. Tra le tante prelibatezze servite, grande successo ebbero questi dolcetti che presto divennero una specialità locale.

Prodotti tipici

prato2Tra i più apprezzati prodotti tipici della zona la mortadella di Prato, i biscotti di Prato (“cantucci”) e il pregiato vino Carmignano DOCG. Chi desidera fare un tour enogastronomico, la Strada Medicea dei Vini di Carmignano è ideale per visitare le numerose cantine della zona e assaggiare i vini e i prodotti tipici della zona come l’olio e i fichi secchi.

Vino

Vini di Carmignano 1Nel 1716 il granduca Cosimo III° Medici emetteva un disciplinare che riconosceva al vino di Carmignano proprietà particolari e ne delimitava la zona di produzione. La cittadina vanta attualmente un DOCG e ben quattro DOC. I vini più conosciuti e apprezzati sono due rossi, il Carmignano DOCG e il Barco Reale DOC. Molto rinomati anche il rosato Vin Ruspo DOC e l’ambrato Vin Santo DOC, ideale da abbinare agli amaretti. Nella zona si producevano anche i tipici fiaschi in vetro verde con la protezione in paglia.

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  • Carmignano DOCG – Vino dal colore rosso rubino con riflessi granato, profumi di frutta matura a polpa rossa, note balsamiche, dal gusto pieno morbido in equilibrio con il tannino. Questo grande vino da arrosto e da cacciagione, a lungo invecchiamento, si è fatto un nome nel corso dei secoli. Non a caso il granduca Cosimo III° Medici lo disciplinò nel 1716 emettendo un bando in cui stabiliva precise e severe norme per la vendemmia e delimitava la zona di produzione. Fu questo l’antesignano a livello mondiale di tale riconoscimento e costituì, al contempo, la prima patente di nobiltà di un vino.
  • Barco Reale DOC – Dal colore rubino vivace e brillante, con profumo intenso e fruttato, dal sapore asciutto, sapido, fresco, pieno, armonico, il Barco Reale DOC proviene dagli stessi vitigni del Carmignano, ma con minore invecchiamento.
  • Vin Ruspo DOC – È un vino rosato e versatile che può essere bevuto anche fuori pasto, magari come aperitivo, e che si adatta bene agli antipasti, al pesce e crostacei, ma che si sposa pure con le carni in umido. L’origine è legata alla mezzadria, un tempo molto diffusa in Toscana: durante la vendemmia il mezzadro ritardava il trasporto in fattoria dell’ultimo recipiente di uva ammostata e, durante la notte, “ruspava” un certo quantitativo di mosto che finiva nella sua cantina, ossia se ne appropriava. Il mosto veniva raccolto in damigiane e vi rimaneva per tutto l’inverno senza essere “governato”; anche oggi tale tecnica è rimasta immutata.
  • Vin Santo DOC – Al momento della vendemmia sono scelte le uve migliori, i cui grappoli vengono poi lasciati appassire in grandi stanze ventilate. Qui rimangono per quattro mesi, durante i quali vi si brucia un po’ di zolfo. A gennaio i chicchi vengono pigiati: il liquido ottenuto viene messo in recipienti di modesta capacità e poi lasciato invecchiare per tre o quattro anni solitamente sotto tetto, per far sì che gli sbalzi termici contribuiscano al risultato finale. Si ottiene così un vino giallo-ambrato, brillante, di almeno 16 gradi, dal profumo fine e dal sapore secco o abboccato.[/list]

Olio d'oliva

olioCarmignano vanta una lunga tradizione, fatta di frantoi, di aziende agricole e di una produzione olivicola di eccellenza che ha permesso di ottenere il riconoscimento “Toscano” IGP, con la menzione geografica aggiuntiva “Montalbano”. Le varietà coltivate sono frantoio, moraiolo, leccino, pendolino, rossellino, piangente. Il risultato finale è un olio unico, ottenuto grazie alla raccolta esclusivamente a mano, caratterizzato da tonalità che vanno dal verde al giallo oro. Ha odore fruttato, è armonico al palato, ha un intenso sapore piccante e amaro al tempo stesso.

Mortadella di Prato

Mortadella di Prato

È un insaccato le cui origini si fanno risalire all’incirca al XVI° secolo. Di umili origini, è stato riproposto al gusto contemporaneo tramite l’impiego di carni scelte. La particolarità deriva dalla spezie e dall’aggiunta di un liquore dal gusto antico, l’alkermes, di norma usato solo per i dolci.

Associazione Mortadella di Prato
Indirizzo: c/o Confartigianato – Prato
Tel.: +39 0574 5177843 / +39 0574 630192
Email: info@mortadelladipratoigp.it
Sito: www.mortadelladipratoigp.it

Fichi secchi

Ficchi secchi di CarmignanoI fichi secchi del territorio di Carmignano hanno un proprio disciplinare e vantano un riconoscimento Slow Food. Questo prodotto fu scelto da Filippo Mazzei, insieme al vino della zona, per portare il sapore tipico della Toscana in America.

Biscotti (cantucci)

Biscotti di PratoI cantuccini o cantucci, conosciuti anche come “Biscotti di Prato”, sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di pasta ancora caldo. Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana, soprattutto se accompagnati dal vin santo.

Amaretti

AmarettiLa tradizione gastronomica di Carmignano si fonda anche su biscotti che devono il successo e la bontà alla passione e alla professionalità di pasticcerie e fornai. Tra di loro ci sono sicuramente gli “amaretti”. L’origine della ricetta risale alla fine XIX° secolo, per opera del pasticcere Giovanni Bellini. Si tratta di un dolcetto morbido con un marcato profumo e sapore di mandorla.

Zuccherini di Vernio

Zuccherini di VernioZuccherini di Vernio

Paglia

PagliaNel XVIII° secolo Poggio a Caiano fu uno dei principali centri dell’artigianato della paglia (trecce, cappelli, ecc…). Nella zona si producevano anche i tipici fiaschi per vino in vetro verde con la protezione in paglia. Alcuni artigiani locali hanno mantenuto viva la tradizione.

Cantine vinicole da visitare

Aziende di produzione

Ambra
Via Lombarda, 85 – 59015 Carmignano (PO)
La Fattoria Ambra è proprietà della famiglia Romei Rigoli fin dalla fine dell’800.

Artimino
Viale Papa Giovanni XXIII, 1 – 59015 Artimino – Carmignano – PO
Artimino è una tenuta di 732 ettari immersa nel cuore della campagna Toscana. La proprietà offer seducenti meraviglie, come la famosa Villa medicea “La Ferdinanda” location per eventi diventata nel 2013 patrimonio Unesco, l’incantevole hotel 4 stelle “Paggeria Medicea”, dotato di ampio giardino, 2 piscine e campo da tennis e la fattoria agricola, dedicata alla produzione di olio e vino, tra cui il Carmignano Docg e Chianti Doc.

Bacchereto
Via Fontemorana, 179 – 59015 Bacchereto – PO
La Fattoria di Bacchereto si trova in collina, fra i 180 e i 300 mt.di altitudine, ai piedi dei boschi che ricoprono il Montalbano, in uno scenario che si estende nei dintorni di Carmignano.

Capezzana
Via Capezzana, 100 – 59015 Carmignano (PO)
CAPEZZANA è una antica azienda Toscana che produce, da sempre, vino ed olio. Un contratto del periodo di Carlo Magno, 0804dc, lo testimonia.
Si trova sulle colline del Montalbano tra Firenze e Pistoia e si affaccia sulla città di Prato.

Le Poggiarelle
Via Le Volte, 1 – 59011 Seano, Carmignano PO
con la preziosa collaborazione dell’enologo Dr. Barbara Tamburini, nasce il magnifico Carmignano DOCG.

Pratesi
Via rizzelli 10, 59011 Seano – Carmignano PO
La famiglia Pratesi produce vino nella zona di Carmignano da cinque generazioni.

Tenuta “Farnete”
Via Valicarda 35 – 50056 – Capraia e Limite (FI)

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Prato (PO)
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