Ville e dimore storiche da visitare

DINTORNI FIRENZE - zona Fiorentina, Mugello, Valdarno

arteqqqPalazzo Vecchio

Sulle colline attorno a Firenze sono dislocate alcune dimore appartenute o costruite dalla famiglia Medici, quasi tutte coniuganti le attività agricole con quelle di svago (sopratutto la caccia).

Palazzo Vecchio - Firenze

palazzo vecchioZona: Area fiorentina
Tipo: edificio storico (XIV° secolo)
Indirizzo: piazza della Signoria
Tel.: +39 055 2768325
Sito: www.museicivicifiorentini.comune.fi.it / www.museifirenze.it

Domina, maestoso, piazza della Signoria ed è davvero la sintesi dell’architettura civile fiorentina del XIV° secolo, senza contare le numerose importantissime aggiunte del Rinascimento. Fu progettato dall’architetto Arnolfo di Cambio come “Palagio Novo”, sede dei Priori delle Arti, all’epoca il governo della città. I lavori iniziarono certamente dopo la morte del progettista e si sovrapposero a strutture di epoca romana e del primo Medio Evo. Il nucleo centrale era certamente in funzione nel 1302 mentre il completamento fu ultimato tredici anni più tardi. Un primo ampliamento iniziò nel 1343 e, nel 1453, l’architetto Michelozzo ristrutturò il cortile centrale. Nella prima metà del XVI° secolo fu aggiunta la porzione prospiciente via della Ninna.

palazzo vecchio1Nel 1494-95 fu realizzato il Salone dei Cinquecento, area dove, mezzo secolo più tardi, Giorgio Vasari eseguirà alcuni consistenti interventi. Alla fine del XVI° secolo, su incarico del granduca Fernando I° Medici, Bernardo Buontalenti completò la porzione prospiciente via dei Leoni. Mutata la situazione politica della città, nel XV° secolo divenne noto come “Palazzo della Signoria” e, nel 1540, divenne sede stabile dei Medici. Quando Cosimo I° spostò la reggia a Palazzo Pitti l’edificio divenne noto come “Palazzo Vecchio”. Nel periodo di Firenze capitale fu sede del parlamento italiano. Attualmente vi hanno sede i principali uffici del Comune di Firenze. La parte prospiciente piazza della Signoria è la più antica ed è costituita da un edificio parallelepipedo circondato da mura bugnate, a tre piani e con bifore in stile gotico. All’ultimo piano un ballatoio protetto da merli guelfi. La torre, alta 94 metri, fu completata nel 1310. L’orologio, risalente al 1667, è perfettamente funzionante.

Il Palazzo dei Priori e i cortili

L’accesso principale è tramite il portone sulla piazza, sopra il quale c’è un ampio monogramma di Cristo con i raggi. Si entra subito in un ampio cortile fortemente ristrutturato nel 1453 da Michelozzo. Attorno al 1565 Giorgio Vasari progettò l’ornamento del loggiato con grottesche e le vedute delle città dell’Impero Asburgico. Contemporaneamente fu collocata la fontana centrale e vi fu sovrapposto il putto del Verrocchio (quello visibile è una copia). Seguono il Cortile della Dogana e poi un ampio cortile realizzato da Bartolomeo Ammannati e da Bernardo Buontalenti a conclusione dell’ultimo ampliamento del complesso. Da qui si accede ai vari uffici del Municipio di Firenze.

fontana-del-nettunoIl primo piano e Salone dei Cinquecento

Una scala monumentale progettata da Giorgio Vasari permette di salire all’imponente Salone dei Cinquecento, realizzato da Antonio da Sangallo, Simone del Pollaiolo (detto “Cronaca”) e Francesco di Domenico in poco più di un anno. Nel 1502 furono commissionati ai due maggiori pittori della città – Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti – due grandi affreschi celebrativi. Entrambi realizzarono i cartoni preparatori: la battaglia di Anghiari il primo, la battaglia di Cascina l’altro. Solo Leonardo iniziò l’affrescatura ma, insoddisfatto dei risultati, abbandonò l’opera. Le ampie superfici rimaste grezze furono poi affrescate da Giorgio Vasari ed alcuni collaboratori con episodi delle guerre contro Pisa e contro Siena. La realizzazione del soffitto fu eseguita nel 1563-65 mentre tutte le altre pitture e decorazioni furono eseguite da Giorgio Vasari ed altri suoi collaboratori. La tribuna soprelevata, destinata al seggio ducale, fu realizzata da Baccio d’Agnolo e Baccio Bandinelli. Al centro della parete settentrionale c’è il Genio della Vittoria, originariamente scolpito da Michelangelo per la tomba del papa Giulio II°. Dal Salone si può osservare il piccolo studio del granduca Francesco I° Medici, affrescato dal Vasari assieme a vari collaboratori, tra cui Alessandro Allori e Santi di Tito. Si accede anche alla sala dedicata al papa Leone X°, nato Medici. Le pitture celebrative di episodi di guerra e della vita del pontefice sono pure opera di Giorgio Vasari e collaboratori.

Il secondo piano e i quartieri

Da questa sala si accede al secondo piano, costituito dal Quartiere degli Elementi e dal Quartiere di Eleonora, entrambi iniziati da G.B. Tasso, completati dal Vasari ed affrescati da quest’ultimo assieme a vari collaboratori. I primi constano di ben nove ambienti, tutti dedicati agli elementi ed a soggetti mitologici. Vi è stato ricollocato l’originale putto del Verrocchio che si trovava nel cortile d’accesso. L’altro quartiere è dedicato ad Eleonora di Toledo, moglie del granduca Cosimo I°. Di particolare pregio la cappella, decorata dal Bronzino nel periodo 1540-45, probabilmente la maggiore espressione pittorica dell’artista.

Sullo stesso piano altre quattro sale, rinnovate dal Vasari con l’apporto di collaboratori per i dipinti e le decorazioni. Procedendo oltre si accede alla Cappella dei Priori, realizzata da Baccio d’Agnolo nel 1511-14 e decorata da Ridolfo del Ghirlandaio. Quindi la Sala dell’Udienza, completata da Giuliano da Maiano, parimenti autore del portale d’accesso e della decorazione della successiva Sala dei Gigli. Qui l’affresco è opera di Domenico Ghirlandaio mentre il gruppo bronzeo Giuditta e Oloferne è di Donatello. Seguono la vecchia Cancelleria dove lavorò Niccolò Machiavelli (busto in stucco dipinto e ritratto eseguito da Santi di Tito) e la Sala del Mappamondo.

Il Quartiere del Mezzanino, realizzato da Michelozzo nel 1453, è divenuto un unico ambiente museale. Vi sono collocate le opere d’arte donate dal critico d’arte statunitense Charles Loeser. Gli artisti più rappresentativi della raccolta sono Agnolo Bronzino, Giambologna, Jacopo del Sellaio, Tito di Camaino, Pietro Lorenzetti, Pontormo, Jacopo Sansovino.

Palazzo Pitti - Firenze

Palazzo PittiZona: Area fiorentina
Tipo: palazzo rinascimentale (XVI° secolo)
Indirizzo: piazza Pitti, 1
Tel.: (prenotazione ingresso): +39 055 294883
Apertura: da martedì a domenica
Orario: 8.15-18.50
Ingresso: intero €uro 16, ridotto € 2,00, cumulativo per tutti i musei di Firenze € 58,00
Accessibilità disabili: da piazza Pitti (pendenza 20%)
Servizi: guardaroba, sala neonati, audioguide, bookshop, caffetteria
Nota: per le singole raccolte museali si vada alla pagina Musei e Giardini

Fu commissionato dal banchiere fiorentino Luca Pitti e la progettazione risale a metà del XV° secolo. Sembra che sia stato concepito dall’architetto Filippo Brunelleschi, ma alcuni studiosi lo attribuiscono invece a Luca Fancelli. Il tracollo economico della famiglia causò l’interruzione dei lavori per quasi cento anni. Nel 1549 l’edificio fu acquistato dal primo duca di Toscana Cosimo I° Medici che vi trasferì la corte. La facciata fu quindi modificata alcuni anni dopo da Bartolomeo Ammannati. Nel XVII° secolo l’edificio fu oggetto di ulteriori ampliamenti, mentre i due “rondò” porticati furono aggiunti in momenti ancora successivi: quello di destra a metà del XVIII° secolo, quello di sinistra nel 1839. Palazzo Pitti è stata la reggia di Firenze dalla seconda metà del Cinquecento fino al periodo di Firenze capitale d’Italia. Connesso al retrostante Giardino di Boboli, nei secoli è stato continuamente arricchito ed ampliato fino a diventare uno dei complessi artistici più rilevanti della città, ospitando otto ricchi ed importanti musei: la Galleria Palatina, gli Appartamenti Monumentali, il Museo degli Argenti, la Galleria d’Arte Moderna, la Galleria del Costume, il Museo delle Berline Storiche, il Museo delle Porcellane ed il Museo delle Carrozze.

Palazzo del Bargello - Firenze

Museo del BargelloZona: Area fiorentina
Tipo: edificio storico (XIII° secolo)
Indirizzo:  via del Proconsolo, 4
Tel.: +39 055 238 8606 / +39 055-294883
Sito:  www.museodelbargello.it
Orari: da lunedì a domenica 8.15-18.00
Ingresso: intero €4,00, ridotto €2,00, gratuito (valido per cittadini europei sotto i 18 anni e sopra 65); gruppi di studenti su prenotazione)
Servizi: bookshop, audioguide (in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, giapponese), guardaroba
Accessibilità ai disabili:

Il Palazzo del Bargello originariamente conosciuto come palazzo del Capitano del Popolo, fu la prima sede di varie istituzioni pubbliche in epoca medievale. Fu iniziato a metà del XIII° secolo incorporando una torre preesistente e completato nel 1320. Nel cortile fu impiccato Bernardo Bandini, l’uccisore di Giuliano Medici durante la congiura dei Pazzi. Leonardo da Vinci, testimone dell’evento, eseguì un disegno dell’esecuzione. Dal 1574 vi ebbe sede il Capitano di Giustizia (o Bargello), ovvero il comandante della polizia. Di conseguenza alcuni ambienti furono adattati a celle carcerarie. Fu ristrutturato a metà del XIX° in vista della creazione del Museo Nazionale del Bargello.

All’interno un grande porticato circonda l’ampio cortile, dove sono già collocate le opere della raccolta museale. La scala fu costruita da Neri di Fioravante a metà del XIV° secolo e poi interrotta da una cancellata di Giuliano da Sangallo (1502).

Palazzo Medici-Riccardi e Cappella dei Magi - Firenze

Capella dei MagiZona: Area fiorentina
Tipo: palazzo rinascimentale (XV°-XVI° secolo)
Indirizzo: via Cavour, 1
Tel.: +39 055 2768224 / 2768558
Email: info@palazzomediciriccardi.it
Sito: www.palazzomediciriccardi.it
Orari: feriali e festivi: 9. 00-19. 00; chiuso il mercoledi
Ingresso: intero €uro 7,00, ridotto € 4,00 gratuito portatori di handicap e accompagnatori; l’ingresso alla Cappella dei Magi è limitato ad un massimo di 10 visitatori ogni 7 minuti
Servizi: bookshop, guardaroba

È ubicato all’inizio di via Cavour ed è stata la dimora della famiglia Medici fino a metà del XVI° secolo, quando il primo duca (Cosimo I°) si spostò nel Palazzo della Signoria. Capolavoro dell’architettura civile rinascimentale, fu l’antesignano delle altre dimore gentilizie della città. Fu commissionato da Cosimo il Vecchio all’architetto Michelozzo. I lavori iniziarono nel 1444 e si conclusero dopo un ventennio circa. Alcuni interventi minori proseguirono fino a metà del XVI° secolo. Nel 1659 la proprietà passò alla famiglia Riccardi che affidò all’architetto G.B. Foggini una serie di interventi di ampliamento. Attualmente è la sede di rappresentanza della Provincia di Firenze e della Prefettura.

Imponente ma armoniosa la facciata esterna, con blocchi di bugnato al piano terreno, bozze squadrate al primo, superfici lisce al secondo. Un gradone corre tutta lungo la facciata. Dalla porta principale si accede al porticato che circonda completamente un primo cortile. Vi sono disposte parte delle antichità raccolte dalla famiglia Riccardi. Inoltre la scultura Orfeo con Cerbero di Baccio Bandinelli.

La Cappella dei Magi

Tramite una scala sulla destra si accede alla Cappella dei Magi, vero gioiello artistico-architettonico, interamente affrescata da Benozzo Gozzoli. Il ciclo, che si snoda su tutte le pareti della cappella, fu eseguito dall’artista negli anni 1459-60 e mostra un lungo corteo in direzione di Betlemme. È altresì una celebrazione della famiglia Medici: sono ricoscibili Giuliano Medici (ucciso nel 1478 durante la congiura dei Pazzi), tre fanciulle (indicate come le figlie di Piero il Gottoso), Lorenzo il Magnifico con corazza dorata, Pietro il Gottoso. Quindi altri personaggi tra cui lo stesso Benozzo Gozzoli e Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano dal 1466 al 1476. Notevole la cura dell’abbigliamento dei personaggi, il che permette una documentazione fedele degli abiti dell’epoca. Nell’edificio ha pure sede la Biblioteca Riccardiana.

Palazzo Strozzi - Firenze

Palazzo StrozziZona: Area fiorentina
Tipo: palazzo rinascimentale (XV°-XVI° secolo)
Indirizzo: piazza Strozzi
Tel.: +39 055 2645155
Email: info@palazzostrozzi.org
Sito: www.palazzostrozzi.org

È ritenuto uno degli esempi più compiuti di architettura civile fiorentina del Rinascimento, mentre molti esperti d’arte lo considerano il più completo ed affascinante palazzo rinascimentale mai costruito. Fu commissionato dal ricco mercante Filippo Strozzi Il Vecchio. Secondo quanto riferisce Giorgio Vasari il progetto fu elaborato da Benedetto da Maiano mentre la costruzione fu iniziata nel 1489 e puntigliosamente seguita (fino all’abitabilità, nel 1504) da parte di Simone del Pollaiolo (detto “Cronaca”). I lavori furono ripresi nel 1523 ma interrotti definitivamente nel 1538, dopo che Filippo Strozzi Il Giovane, nemico giurato dei Medici sconfitto in battaglia, si suicidò. Il palazzo è di proprietà dello stato ed in uso al Comune di Firenze, essenzialmente destinato ad esposizioni e mostre.

La costruzione impressiona per l’austera maestosità data dalle notevoli dimensioni e dalle pietre bugnate che degradano verso l’alto. Tutto intorno gira un gradone. Gli alloggi per le bandiere ed i lampioni in ferro battuto furono disegnati da Benedetto da Maiano. Numerosi, sulle pareti esterne, gli alloggi per le fiaccole e gli anelli per la sosta dei cavalli. All’interno un unico elegante cortile. Nei vari piani numerose sale che sono rimaste inalterate dall’epoca della costruzione.

Palazzo Corsini - Firenze

Palazzo CorsiniZona: Area fiorentina
Tipo: edificio storico (XVII° secolo)
Indirizzo: lungarno Corsini
Tel.: +39 055 212880
Email: info@palazzocorsini.it
Sito: www.palazzocorsini.it
Visite: su appuntamento dal lunedì al venerdì e la visita dura circa un’ora e mezzo; per informazioni e prenotazioni email visite@palazzocorsini.it

Il Palazzo Corsini è ubicato nell’omonimo lungarno. Fu acquistato nel 1649 da Maria Maddalena Macchiavelli (moglie del Marchese Filippo Corsini). Inizialmente era un “casino” (una piccola casa circondata da un grande giardino). Il palazzo è un edificio di stile tardo barocco, una novità per la Firenze rinascimentale. È articolato in tre corpi di fabbrica, il principale dei quali contraddistinto da due logge sovrapposte, disposti attorno ad un cortile principale a forma di U rivolto verso l’Arno. Il progetto (metà XVII° secolo) è di P. F. Silvani, che disegnò anche la scala eliciodale all’interno, ma i due artefici furono Bartolomeo Corsini e il figlio Filippo, che ampliò il Palazzo nella parte che si estende verso il Ponte S. Trinita. La costruzione del Palazzo durò, senza interruzione, per 50 anni. La decorazione fu eseguita dal 1692 al 1700 e rivela tutta la bellezza di uno dei momenti più felici e intensi della pittura fiorentina. Tra i pittori, incaricati di decorare l’appartamento nobile del primo piano dove sono situati la Galleria Aurora, il Salone, la Sala da Ballo ed altre importanti sale, spiccano i nomi di Anton Domenico Gabbiani, Alessandro Gherardini, Pier Dandini.

Il palazzo include, all’interno, la Galleria Corsini. Palazzo Corsini consente la realizzazione di eventi di diversa tipologia, grazie ai numerosi ambienti a disposizione, e si presta a molteplici soluzioni di allestimento, soddisfacendo così le più svariate esigenze. Meeting aziendali e congressi, eventi e incontri politici internazionali, concerti e mostre, ma anche sfilate ed eventi di moda e cultura, riprese cinematografiche, cene di gala, matrimoni e feste esclusive.

Villa di Poggio Imperiale -Firenze

Palazzo Poggio ImperialeZona: Area fiorentina
Tipo: dimora storica (XVII° secolo)
Indirizzo: piazzale del Poggio Imperiale, 1
Tel.: +39 055 226171
Email: info@poggio-imperiale.gov.it
Sito: www.poggio-imperiale.gov.it
Visite: su prenotazione (minimo 5 persone) contattando areamuseale@poggio-imperiale.gov.it

È ubicata sull’omonimo colle, accessibile tramite un lungo rettilineo ascendente ed alberato. In origine c’erano alcune costruzioni di proprietà del granduca Cosimo I° Medici, poi trasformate in villa. L’edificio fu ricostruito ed ampliato per ordine di Maria Maddalena d’Austria, vedova del granduca Cosimo II° Medici. Nei secoli XVIII°-XIX° la villa fu oggetto di consistenti trasformazioni fino ad assumere un aspetto neoclassico. Fu residenza prediletta delle granduchesse Medici prima, di quelle Asburgo-Lorena successivamente. Nel 1865 vi fu insediato il Collegio della SS. Annunziata, prestigiosa istituzione riservata a fanciulle della nobiltà. Successivamente il collegio è divenuto un educandato statale.

La facciata della villa è abbellita da statue romane, copie di opere greche. Nell’anticappella e nella cappella la tela neoclassica Annunciazione, statue ed il bassorilievo Consegna delle chiavi di B. Thorvaldsen. Nelle prime quattro sale del piano terra ci sono affreschi di Matteo Rosselli ed altri, in gran parte celebrativi della famiglia Asburgo e di Cosimo II° Medici. Ricca la decorazione della grande sala al secondo piano.

Villa Medicea La Petraia - Firenze

PETRAIAZona:  Area fiorentina
Tipo: dimora storica (XVI° secolo)
Indirizzo: via della Petraia, 40 – località Castello
Tel.: +39 055 212245
Email: pm-tos.villapetraia@beniculturali.it
Orario: tutti i giorni
Visite: guidate ogni ora
Accessibilità disabili: solo piano terreno
Servizi: punto ristoro

Era, in origine, una struttura fortificata, come conferma la torre medievale che domina l’edificio. Dopo il 1530 divenne proprietà del granduca Ferdinando I° Medici che ne commissionò la ristrutturazione. Se ne occupò, Bernardo Buontalenti, ed i lavori furono terminati alla fine del XVI° secolo. I grandi giardini che la precedono sono il risultato di alcuni cambiamenti avvenuti nel XIX° secolo. Quelli inferiori sono all’italiana, quelli intermedi sono divisi da una grande peschiera e collegati a quelli superiori da due scalinate. Sul giardino pensile, a destra, la fontana Venere-Fiorenza del Tribolo (metà XVI° secolo). Posteriormente c’è un parco romantico, allestito però a metà del XIX° secolo.

Sulle pareti del cortile sono ancora visibili gli affreschi del ciclo dedicato a Goffredo di Buglione, eseguiti da Cosimo Daddi nel 1591-94. I fasti di casa Medici furono invece affrescati dal Volterrano tra il 1636 ed il 1648. All’interno della villa buona parte degli arredi risalgono al primo Regno d’Italia, quando la struttura fu usata dal re Vittorio Emanuale II°. È esposto il bronzo Venere-Fiorenza, eseguito dal Giambologna attorno al 1570.

Villa Bardini - Firenze

Zona: Area fiorentina
Tipo: villa storica (XVII° secolo)
Indirizzo: costa San Giorgio, 2
Tel.: +39 055 20066233
Email: info@bardinipeyron.it
Sito: www.bardinipeyron.it
Orario: tutti i giorni con orari differenziati a seconda dei mesi (consultare il sito)
Servizi: caffetteria, ristorante

La Villa Bardini, precedentemente denominata Villa Manadora, fu costruita nella prima metà del XVII° secolo dopo che Francesco Manadori ne affidò il progetto all’architetto Gherardo Silvani. Il giardino, abbellito da sculture, sfruttava il declivio della collina, dove vennero ricavati numerosi punti panoramici sulla città. Nel XIX° secolo Giacomo Le Blanc ne acquisì la proprietà e trasformò il parco in un giardino all’inglese. Risale a questo periodo la Kaffeehaus con grotta, ancora esistente. Dopo un ulteriore passaggio di proprietà, mentre l’insieme mostrava già vistosi segni di degrado, nel 1913 Villa Manadora ed il giardino all’inglese, furono acquistati dall’antiquario Stefano Bardini, il quale promosse una serie di grandi rinnovi e modifiche. Costruì un viale per raggiungere la villa, mentre gli edifici sulla Costa San Giorgio furono accorpati in quella che sarà conosciuta semplicemente come Villa Bardini.

Dopo vari anni di incuria e abbandono, la villa è stata completamente ristrutturata e riaperta al pubblico nel 2006, ivi compreso uno spazio per esposizioni. Nel corso del 2007 e 2008 sono stati aperti anche il Museo Roberto Capucci e il Museo Annigoni, un ristorante e uno spazio per mostre di arte contemporanea. Dalla terrazza si gode un eccellente panorama della città. Il giardino della villa è visitabile con lo stesso biglietto di accesso al Giardino di Boboli.

Villa Medicea di Cafaggiolo - Barberino del Mugello

Villa Medicea di Cafaggiolo - Bbarberino del mugello

Zona:  Mugello
Comune: Barberino di Mugello (FI) – località Cafaggiolo
Tipo: villa medicea XIV°- XV° secolo
Indirizzo: Via Nazionale 16 – Barberino del Mugello (FI)
Tel: +39 055 8479293
Email: info@castellodicafaggiolo.com
Orari: mercoledì e venerdi 14.30-18.30 sabato e domenica 10.00-12.30 e 14.30-18.30
Ingresso: € 5,00 intero € 2,50 bambini oltre 6 anni

Il castello fu edificato con scopo difensivo inizialmente, però poco tempo dopo è stato trasformato in villa utilizzata come azienda agricola. Nel XV° secolo, l’edificio principale venne ristrutturato e trasformato dall’architetto Michelozzo in sontuosa abitazione di campagna da Cosimo Medici il Vecchio. La villa, circondata da un ampio giardino e da una delle più famose bandite di caccia, divenne la residenza estiva prediletta dalla famiglia Medici ed in particolare da Lorenzo il Magnifico, che qui ospitava i suoi amici letterati ed artisti come, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Accanto all villa, nel XVI° secolo, fu costruita la Fabbrica di Ceramiche dove si producevano oggetti sia di uso corrente. Un piatto prodotto nella Fabbrica di Cafaggiolo si trova al Victoria and Albert Museum di Londra.

Nel XIX° secolo, la villa subì alcuni interventi mutarono in parte l’aspetto originario dell’edifico e del giardino, che venne ristrutturato secondo il modello all’inglese Attorno alll’edificio esistono ancora le scuderie de XVI° secolo. All’interno della villa sono custoditi le copie di una serie di ritratti di personaggi famosi appartenenti alla casa Medici, realizzate dal pittore Carmine Fontanarosa.

Villa Medici di Fiesole - Fiesole

villa mediciVilla Medici di Fiesole

Zona: Area fiorentina
Indirizzo: Beato Angelico, 2 – Fiesole (FI)
Tel: +39 055 2398994
Orari: Visite su appuntamento
Ingresso: € 6,00
Accessibilità ai disabili: parziale

La villa rinascimentali  è tra quelle medicee la meglio conservata. Costruita tra il 1458 e il 1461 da Michelozzo, per volere di Giovanni dei Medici, ma  deve la sua fama a Lorenzo il Magnifico, che la ereditò nel 1469 dopo la prematura scomparsa del fratello  Giuliano e ne fece un centro d’incontri per artisti, filosofi, letterati.  Infatti, Villa Medici è legata al drammatico fatto di sangue della Congiura dei Pazzi (1478), quando alcuni esponenti della famiglia Pazzi, con Francesco Salviati e il cardinale Girolamo Riario, appoggiati da Papa Sisto IV°, ordirono una congiura per sbarazzarsi della sempre più opprimente crescita del potere dei Medici all’interno della Repubblica Fiorentina.

Originariamente il piano prevedeva di uccidere i due rampolli della famiglia Medici, Lorenzo e Giuliano, durante un banchetto che essi avevano organizzato proprio alla villa di Fiesole tramite l’uso di veleno destinate ai due fratelli. Ma un’indisposizione improvvisa di Giuliano rese vana l’impresa che fu rimandata al giorno successivo. Durante la messa in Santa Maria del Fiore, Giuliano fu ucciso, mentre Lorenzo riuscì rocambolescamente a salvarsi riparando nella sagrestia. La villa rimase alla famiglia Medici fino al 1671. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1772 fu venduta alla signora Lady Orford. Nel XIX secolo fu proprietà dell’artista William Blundell Spence e nel 1911 fu comprata da Lady Sybil Cutting, moglie dello scrittore Geoffrey Scott. Nel 1959 la villa è stata acquistata dalla famiglia Mazzini Marchi, attuali proprietari.

L’edificio è a pianta quadrangolare, ornato da finestre riquadrate di pietra serena e da ampie logge aperte sul panorama. La bellezza dell’edificio non si basa su decorazioni di tipo medievale, ma sulla semplicità della struttura, che accorda economia, necessità e bellezza, e per la prima volta viene realizzata una vera e propria “villa suburbana”. L’ubicazione geografica, in leggero pendio, ha portato al posizionamento della villa e del giardino su tre terrazzamenti. Il primo, a cui si accede attraverso un viale di cipressi fiancheggiato a monte da un boschetto di lecci, è composto da grandi aiuole erbose rettangolari, con vasi di limoni. Il giardino oggi rispecchia soprattutto la ristrutturazione del 1911-1923 dell’architetto Cecil Pinset, che lavorò per conto di Lady Cutting, ed è in stile neo-rinascimentale.

Villa Ambra di Poggio a Caiano - Poggio a Caiano

Villa Ambra di Poggio a Caiano

Zona: Montalbano
Comune: Poggio a Caiano
Tipo: dimora storica rinascimentale ( XV° secolo)
Indirizzo: Piazza dei Medici, 14 – Poggio a Caiano (PO)
Tel.: +39 055 877012
Orari: Tutti i giorni 8.15 – 18.30 – chiuso il 2°. e 3° lunedì del mese
Ingresso: € 2,00
Accessibilità ai disabili: parziale

La Villa Medicea, conosciuta anche come “Ambra” è una delle residenze medicee più importanti. La costruzione è il primo esempio di architettura rinascimentale che fonde la lezione dei classici con elementi caratteristici dello stile signorile rurale toscano ed altre caratteristiche innovative.

Commissionata da Lorenzo il Magnifico all’architetto Giuliano da Sangallo verso il 1480, la villa rimase sempre la residenza estiva dei Medici e, oltre ad ospitare numerose personalità, fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica. In particolare, nell’edificio venivano accolte, prima di giungere a Firenze, le spose straniere dei membri della famiglia, che qui ricevevano l’omaggio della nobiltà fiorentina. Ad esempio Giovanna d’Austria, prima moglie di Francesco I°, e Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I°. Si celebrarono qui, tra gli altri, i matrimoni tra Alessandro Medici e Margherita d’Austria (1536), tra Cosimo I° ed Eleonora di Toledo (1539), Francesco I° e Bianca Cappello (1579). Questi ultimi trovarono qui anche la morte per avvelenamento.

villa poggio a caianoLa villa fu la residenza preferita del figlio di Cosimo III°, il principe Ferdinando, grande amante delle arti, che ne fece un attivissimo centro culturale. Nel teatrino, all’interno della villa, si rappresentavano spesso commedie appositamente scritte. In una delle stanze era allestita una singolare collezione denominata “Gabinetto delle opere in piccolo di tutti i più celebri pittori. Si trattava di una pinacoteca che contava opere di artisti tra i quali Dürer, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Rubens ecc.

Alla morte di Giangastone (1737), ultimo discendente della famiglia Medici, la Villa passò ai nuovi granduchi di Toscana Asburgo-Lorena, che continuarono ad utilizzarla come residenza estiva o come punto di sosta durante i loro viaggi verso Prato o Pistoia.

Con la conquista napoleonica, nel XIX° secolo, la costruzione subì modifiche interne ed esterne su iniziativa della reggente Maria Luigia d’Etruria e, successivamente, da parte di Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella di Napoleone, nominata granduchessa di Toscana nel 1809. La villa divenne una delle residenze della granduchessa e pare che, proprio qui, si sia consumata una presunta relazione amorosa con il celebre violinista Niccolò Paganini, in occasione dei numerosi concerti che il virtuoso tenne nel teatro della villa.

Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, il monarca Vittorio Emanuele II°, notoriamente amante dei cavalli e della caccia, fece risistemare la villa, con la costruzione delle nuove scuderie. Assieme al re c’era anche la “bella Rosina” (Rosa Vercellana), una popolana, prima amante del re e poi sua moglie. Durante la Seconda Guerra Mondiale la villa fu usata come rifugio protetto dai bombardamenti per importanti opere d’arte provenienti da tutta la Toscana. Gli ampi sotterranei servirono come ricovero per la popolazione. Attualmente è di proprietà statale.

Da ammirare sono gli affreschi all’interno del corpo principale della villa, il teatrino e parte dell’arredo originale. Le pitture furono iniziate da Andrea del Sarto, nel 1512, e proseguite dal Pontormo, che eseguì la famosa “lunetta”, in cui è raffigurata una scena con divinità maschili e femminili immerse in una atmosfera agreste.

La villa è circondata da un bel giardino con alberi secolari.   Le scuderie sono state trasformate in sedi di mostre e congressi. All’interno della villa è allestito anche il Museo Nazionale di Natura Morta che conserva 184 capolavori pittorici di noti artisti tra il XVI° e il XVIII° secolo, tra cui Bartolomeo Bimbi, Otto Marseus van Schrieck, Giovanna Garzoni, Margherita Caffi, e altri.

Villa Medicea di Cerreto Guidi - Cerreto Guidi

cerreto_guidiVilla Medicea di Cerreto Guidi

Zona: Valdarno Inferiore
Comune: Cerreto Guidi
Indirizzo: Via dei Ponti Medicei, 7 – Cerreto Guidi (FI)
Tel: +39 0571 55707
Orari: dalle 9.00-19.00 – chiuso il secondo mercoledì di ogni mese
Ingresso: € 2,00
Accessibilità ai disabili: parziale

E’ una residenza nobiliare situata su di un colle confinante con il Padule di Fucecchio. Fu costruita nel 1555 dal granduca Cosimo I° Medici, sulle rovine del castello dei conti Guidi. La villa venne usata spesso sia per le battute di caccia, sia come punto di sosta nei frequenti spostamenti tra Firenze e Pisa o Livorno dei granduchi. Nel 1576 nella villa si consumò il brutale assassinio di Isabella, figlia di Cosimo I°, da parte del marito Paolo Giordano I° Orsini. La donna fu strangolata quale punizione per una probabile tresca amorosa con il cugino del coniuge. Si dice che ancora oggi, talvolta, sia possibile udire lo straziante lamento della donna. In seguito la villa passò al cardinale Leopoldo Medici che, nel 1671, procedette ad una ristrutturazione interna per conferire un assetto più residenziale e signorile all’edificio.

La villa è un edificio a corpo compatto, con due piani fuori terra, coperti da un grande tetto a padiglione. La facciata si caratterizza per la sobrietà degli elementi decorativi, ridotti a pochi elementi. La scenografia è completata dalle rampe, la scalinata d’accesso attribuita al Buontalenti. All’interno sono conservati una serie di ritratti della famiglia Medici, una raccolta di cabrei del XVIII° secolo, quattro arazzi del XVII° secolo raffiguranti le stagioni, mobili e affreschi murali di varie epoche. L’arredo attuale è stato ricostituito seguendo, per quanto possibile, le descrizioni presenti negli inventari storici. Nella villa è visitabile la camera dove Isabella Medici venne strangolata dal marito.

Nell villa c’è anche il Museo Storico della Caccia e del Territorio che espone armi, soprattutto da caccia e da tiro. Le armi sono collocate in vetrine antiche, mentre i coltelli e le armi bianche si trovano in una sala al piano terreno. Tra gli esemplari più pregiati alcune armi appartenute al Granduca Pietro Leopoldo ed a Ferdinando III° di Toscana.

Villa La Ferdinanda di Artimino - Carmignano

Zona: Montalbano
Comune: Carmignano (PO) – località Artimino
Tipo: villa rinascimentale ( XVI° secolo) – Visitabile su prenotazione
Indirizzo: Viale Papa Giovanni XXIII – Artimino (PO)
Tel.: +39 055 8751427

La Villa Medicea, chiamata anche “La Ferdinanda o “Villa dei cento camini”, fu costruita dal Granduca Ferdinando I° Medici ed era la sua residenza favorita nel periodo estivo. Edificata tra 1596 e 1600, è considerata un capolavoro dell’architetto Buontalenti. L’inconfondibile sagoma coronata dai numerosi camini e comignoli, domina la zona circostante. Il granduca Ferdinando I° commissionò al pittore fiammingo Giusto Utens una serie di 17 lunette, che riproducevano le ville medicee, da collocare in un apposito salone detto, appunto, “delle Ville. Al piano nobile ci sono affreschi di Domenico Passignano e Bernardino Poccetti con soggetti mitologici. Sono ancora visibili le decorazioni del salone centrale, degli appartamenti granducali, della loggia e della cappella.

Villa Medicea La FerdinandaIntorno alla villa, fu creato il grande Barco Reale, una enorme riserva di caccia recintata da un alto muro per circa 50 chilometri di cui restano brevi tratti, attualmente percorribili lungo il sentiero che conduce alla Necropoli di Prato Rosello di origine etrusca. Nel 1782 la villa fu venduta al marchese Lorenzo Bartolomei e poi alla famiglia Maraini. Oggi, la villa ospita un centro congressuale ed alberghiero.

DINTORNI SIENA - zone Terre di Siena, Crete Senesi, Val d'Orcia