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Abbazia di San Galgano

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A Chiusdino una grande abbazia e una spada nella roccia

Chiusdino StemmaChiusdino è un caratteristico borgo che conserva intatto gran parte del tessuto urbano medievale. Nel territorio comunale ci sono due edifici di assoluto rilievo: l’Abbazia di San Galgano, meta turistica molto frequentata e sede di numerosi concerti nella stagione estiva, e l’Eremo di Montesiepi, costruito dove Galgano Guidotti infisse la propria spada in una roccia. Oltre a due pittoreschi borghi nel territorio ci sono anche due ampie riserve naturali.

ZONA Terre di Siena
TIPO borgo medievale
COORDINATE 43°09′16.6″N 11°05′03.3″E
ALTITUDINE 564 metri s.l.m.
SPORT trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI Casole d'Elsa (SI), Monticiano (SI), Montieri (GR), Radicondoli (SI), Roccastrada (GR), Sovicille (SI)

chiusdino mapInformazioni Turistichesiena mapp

Comune di Chiusdino
piazza del Plebiscito, 2 – 53012 Chiusdino (SI)
tel.. +39 0577 751055
www.comune.chiusdino.siena.it

Ufficio Informazioni Turistiche
piazza G. Matteotti, 13 – 53012 Chiusdino (SI)
tel. +39 0577 750313
info@prolocochiusdino.it
www.prolocochiusdino.it

COSA VEDERE

Chiese di Chiusdino

Tuscany by GC

Pieve di San Michele Arcangelo

propositura san micheleZona: Terre di Siena
Comune: Chiusdino
Tipo: chiesa
Indirizzo: via della Cappella

Il restauro generale, effettuato nel 2001, ha restituito all’edificio l’aspetto originale. La pieve contiene due tele raffiguranti San Galgano in preghiera e Madonna del Rosario di Alessandro Casolani (XVI° secolo). L’oggetto liturgico più rilevante è il reliquiario che contiene il cranio di San Galgano. La teca, in argento sbalzato, è opera dell’orafo Bino Bini.

Eremo di Montesiepi

Eremo_MontesiepiZona: Terre di Siena
Comune: Chiusdino (SI)
Tipo: chiesa (XII° secolo)
Indirizzo: Strada Comunale di San Galgano
Tel.: +39 0577 756700
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 al tramonto

Conosciuta anche come Cappella di San Galgano, è tradizionalmente sul luogo dove Galgano Guidotti, poi beatificato, si ritirò in eremitaggio fino alla morte. Attorno al 1185 e per volontà del vescovo di Volterra, fu costruita una prima cappella. Nel XIV° secolo l’edificio fu ingrandito e fu aggiunto il campanile.

Nonostante vari restauri, avvenuti in epoche successive, ha conservato la forma cilindrica. Sulla facciata c’è un cornicione decorato con sculture antropomorfe con teste umane e zoomorfe, tutte risalenti all’epoca della costruzione. L’interno è molto suggestivo: in basso un basamento circolare in pietra mentre la copertura è una volta emisferica ad anelli concentrici in bicromia (cotto e travertino).

Al centro c’è la pietra nella quale Galgano Guidotti infisse la spada. A sinistra c’è una cappella a pianta rettangolare con volta a crociera, realizzata nel 1334 da Ambrogio Lorenzetti, che l’abbellì con un ciclo di affreschi. Sebbene deteriorati, di alcuni sono visibili anche le sinopie, recuperate durante i lavori di restauro.

Sulla parete di fondo c’è la Maestà. Sulle spalle di Eva una pelle di capra (a simboleggiare la lussuria) mentre la donna sorregge un fico (simbolo del peccato) e mostra un cartiglio con l’affresco Galgano circondato da Santi e Angeli offre un modello della roccia dov’è infissa la spada e, nella parte inferiore, Veduta di città con figure alate.

Abbazia di San Galgano

abbazia san galganoZona: Terre di Siena
Comune: Chiusdino (SI)
Tipo: abbazia cistercense (XII° secolo)
Indirizzo: località San Galgano, 167
Tel.: +39 0577 756738
Orario: tutti giorni da aprile a ottobre 9.00-20.00, da novembre a marzo 9.30-17.30
Ingresso: €uro 2,00 intero, € 1,50 ridotto

Intorno al 1185 e per volontà del vescovo di Volterra fu costruita una cappella proprio sul luogo dove Galgano Guidotti morì. Il successivo vescovo promosse invece la costruzione di un vero e proprio monastero. Sotto l’impulso di un primo nucleo monastico nel 1218 iniziarono i lavori dell’abbazia, terminati nel 1288. Nel XIV° secolo la situazione iniziò a peggiorare: prima la carestia del 1328, poi la peste del 1348 che non risparmiò la comunità monastica. Seguirono ripetuti saccheggi nel corso di eventi bellici. Tutte questi eventi causarono una profonda crisi nella comunità monastica tantoché, alla fine del XIV° secolo si era ridotta a sole otto persone.

Nel 1474 i monaci si trasferirono a Siena e, nel 1503, l’abbazia fu affidata ad un abate commendatario. L’amministrazione fu dissennata, al punto che, uno di loro fece rimuovere e poi vendere la copertura in piombo del tetto. Da quel momento le strutture si deteriorarono rapidamente e, nella prima metà del XVIII° secolo, il complesso risultava ormai crollato in più parti. Nel 1789, la chiesa fu definitivamente sconsacrata e abbandonata. Il monastero diventò una fattoria ma fu parzialmente restaurato già nei primi decenni del XIX° secolo. Nel 1926 iniziò il restauro con metodo conservativo: si decise semplicemente di consolidare quanto rimaneva senza realizzare ricostruzioni arbitrarie o integrazioni. L’interno è quindi privo della copertura e del pavimento.

La chiesa rispetta perfettamente i canoni della abbazie cistercensi stabiliti dalla regola di San Bernardo: l’edificio ha pianta a croce latina e lo spazio interno è diviso longitudinalmente in tre navate di 16 campate di pilastri cruciformi. Di grande effetto scenico è l’abside, conclusa in alto da un grande oculo riccamente decorato.

Accanto alla fiancata destra c’è il chiostro, attorno al quale ruotava tutta la vita dell’abbazia. La sagrestia è coperta da due grandi volte a crociera e in questa sala sono ancora visibili tracce degli affreschi originali. Le parti aperte alle visite sono la chiesa, la Sala Capitolare, lo scriptorium, i resti del chiostro e le aree esterne. Merito dell’eccellente acustica, durante i mesi estivi all’interno della chiesa sono organizzati concerti di musica e altri eventi.

Abbazia di San Galgano

Chiusdino (SI)
Rudire abbazia e monastero cistercense del XII°secolo

Eremo di Montesiepi

Chiusdino (SI)
Eremo con la spada nella roccia di San Galgano

Monumenti e luoghi da visitare a Chiusdino

Castello di Frosini

interno Castello di FrosiniZona: Terre di Siena
Comune: Chiusdino (SI)
Tipo: fortificazione (XI° secolo)
Indirizzo: località Frosini

Il castello fu costruito nell’XI° secolo ed era uno dei feudi più importanti dei Conti della Gherardesca. Duecento anni più tardi il castello fu conquistato da Siena ma poi controllato politicamente dai vescovi di Volterra.Vi fu collocata una struttura dei Cavalieri Templari (Mansio Templi de Fruosina) che forniva ristoro a pellegrini, viandanti e altri che avessero bisogno di aiuto ed assistenza.

Durante la pestilenza del XIV° secolo nel castello visse Illario Brandani, personaggio che, per esser risultato immune alla peste, prese la cattiva fama di negromante. Attualmente il castello è di proprietà privata ma rimangono corpi di fabbrica, torrioni, porte.

Casa di San Galgano

casa san galgano1Zona: Terre di Siena
Comune: Chiusdino
Tipo: dimora storica (XIII°-XVIII° secolo)

Il palazzo dove, probabilmente nel 1148, nacque Galgano Guidotti fu abitato dalla madre anche dopo la morte e canonizzazione del figlio. La donna lasciò il tozzo e robusto edificio di stile romanico in eredità ai monaci cistercensi di Montesiepi. La confraternita vi allestì due oratori: la “Cappella di sotto” nella sala d’ingresso dell’edificio e la “Cappella di sopra”, in una delle sale superiori.

Sul portale d’ingresso del palazzo c’è un calco del bassorilievo San Galgano condotto dall’Arcangelo Michele sul colle di Montesiepi eseguito dallo scultore Giovanni di Agostino nel 1330. All’interno della “Cappella di sotto” c’è il masso su cui, secondo la tradizione, ci sarebbero le impronte delle ginocchia del cavallo di Galgano, inchinatosi quando l’Arcangelo Michele apparve.

Riserve naturali

Gran tour di Val di Merse

Riserva Naturale della Pietra (Riserva Naturale Statale di Popolamento Animale)

parco colline metallifere1Zone: Val di Merse e Maremma del Nord
Comuni: Chiusdino (SI), Roccastrada (GR)
Tipo: area naturale protetta
Centro visite: Castello di Belagaio – Roccastrada (GR)

È parte integrante del sistema delle Riserve Naturali del Farma-Merse ed è solcata da due torrenti, il Farma e il Farmulla. Una parte dell’area è agricola (produzione di foraggio per i cavalli maremmani) e una parte, sul versante grossetano del Farma, coperta da boschi. Tra le specie vegetali c’è il faggio, il pioppo tremolo, l’agrifoglio e la felce osmunda. Molto ricca la fauna tra cui il cinghiale, il capriolo, il gatto selvatico, la martora e il lupo.

La Riserva è di rilevante importanza per la conservazione della lontra. Per quanto riguarda le specie nidificanti dell’avifauna, ci sono il picchio rosso maggiore e il picchio muratore, l’allocco, la civetta e il gufo comune. Nei pressi del Centro Visite è situata “Casa Regone”, una struttura ottimizzata per accogliere gruppi di visitatori.

Riserva dell'Alto Merse

riserva merseZona: Terre di Siena e Val di Merse
Tipo: area naturali protette
Sito: www.riservenaturali.provincia.siena.it

La Riserva, di circa 2.000 ettari, è suddivisa tra i comuni di Chiusdino, Monticiano, Sovicille. Nella parte più meridionale c’è il tratto del fiume Merse compreso tra le due anse che il corso d’acqua forma a nord-est di Monticiano e presso Brenna. La restante area coincide in gran parte con il bacino del torrente Ricausa, affluente di sinistra del Merse.

Riserva naturale di Merse

Monticiano (GR)
Complesso di riserve naturali di grande impatto ambientale

Località nei dintorni di Chiusdino

Abbazia di San Galgano

Il Borgo di Chiusdino

Il nucleo originario del villaggio di Chiusdino è ben visibile sulla sommità del colle, circondato da una porzione delle mura del XIV° secolo completa della porta in direzione di Siena Il borgo ha mantenuto intatte molte delle caratteristiche e delle strutture medievali. In posizione dominante c’è la Pieve di San Michele Arcangelo e, nelle vicinanze, la Chiesa di San Sebastiano, meglio conosciuta come Chiesa della Compagnia, del XV° secolo. Al di fuori della cinta muraria c’è la ex-Pieve di San Martino.

Nella parte più bassa di Chiusdino (Rione delle Buche, originario del XIII° secolo) ci sono angusti vicoli e chiassi ancora con la pavimentazione originaria. Tra le archittetture civili di rilievo il medievale Palazzo Mori, i palazzi Lenzi-Novellini (già palazzo Pretorio) e Taddei, entrambi del XVI° secolo, e il Palazzo Pometti (XVIII° secolo). A circa trecento metri dall’abitato c’è il santuario barocco della Madonna delle Grazie.

Montalcinello - Ciciano

Nel territorio comunale di Chiusdino ci sono due borghi degni di nota.

chiesa di MontacinelloMontalcinello

È un piccolo borgo che risale a circa il 1064. Fu oggetto di contesa tra i vescovi di Volterra e i conti della Gherardesca ma nel 1133 passò sotto il controllo dell’istituzione religiosa. Non molti anni dopo fu oggetto delle mire espansionistiche di Siena, impresa che riuscì a causa della debolezza economica dei vescovi.

La pianta ha mantenuto pressoché inalterata la struttura medievale, confermata dal circuito delle mura e dalla Chiesa di San Magno (1220), posta in posizione centrale. La tradizione riferisce che il borgo fu risparmiato da un disastroso terremoto nel XVII° secolo per intercessione della Madonna. Per ringraziamento fu costruita la cappella della Madonna della Consolazione poco fuori le mura.

Ciciano

All’interno del villaggio spiccano la Pieve di Santa Maria, che contiene un’acquasantiera del XIII° secolo, e l’oratorio della Compagnia di San Carlo Borromeo.

COSA FARE

Eventi

Festa di San Galgano

Tipo: festa religiosa
Periodo: 3 dicembre

Festeggiamenti in onore del santo patrono della cittadina, coincidenti con l’anniversario della morte.

Torneo “Palla Eh!” e Sagra del Ciaccino

Tipo: folclore ed enogastronomia
Località: Ciciano
Periodo: primo fine settimana di agosto

Durante l’evento si svolge il torneo “Palla Eh!”, un gioco di origini spagnole, diffuso anche in altri villaggi nelle Colline Metallifere. In contemporanea anche la Sagra del Ciaccino con stand gostronomici, musica e intrattenimenti vari.

CULTURA

Storia

L'abbazia di San Glagano a ChiusdinoÈ confermato che nel territorio vissero gli Etruschi (necropoli di Papena). L’origine della cittadina risale al periodo della penetrazione longobarda in Toscana quando, a partire dal 572, furono occupati i territori compresi tra i fiumi Cecina e Ombrone e, nell’area di Chiusdino, costruirono le prime fortificazioni (clusae), per il controllo delle strade e la riscossione dei dazi. L’insediamento conosciuto come Cluslinum era sulla sommità di una collina, chiuso da una cinta muraria dal perimetro piuttosto corto.

Inizialmente il castello non ebbe un ruolo strategico evidente. Forse a seguito dello sviluppo dell’agricoltura e delle miniere d’argento, tra la fine dell’XI° secolo e l’inizio del successivo il borgo si ingrandì.

Ciò fu motivo di contesa tra il vescovo di Volterra e i conti della Gherardesca, vertenza che terminò nel 1215, con l’inclusione del villaggio nei territori controllati da Siena. A partire da quest’epoca, in relazione allo sviluppo di tutto il territorio circostante, Chiusdino conobbe un notevole progresso. Ciò era dovuto essenzialmente per due importanti abbazie: quella di Serena, costruita nel 1004 dai Conti della Gherardesca, e quella di San Galgano.

Durante il XIV° secolo l’abitato raggiunse le dimensioni dell’attuale borgo storico. Durante la guerra tra Siena e Firenze Chiusdino fu assediato e conquistato varuie volte dai due contendenti. Dopo la fine della Repubblica di Siena come entità politica nel 1557 la cittadina entrò a far parte del Granducato di Toscana e ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.

Curiosità

Eremo di Montesiepe - Spada nella RocciaEremo di Montesiepi

Galgano Guidotti da sregolato a Santo

cuoreSecondo la tradizione, Galgano Guidotti nacque attorno all’anno 1148. La giovinezza fu caratterizzata da violenze e dissolutezza. Il radicale cambiamento avvenne a seguito di due apparizioni dell’Arcangelo Michele, che lo convinse ad abbandonare le soddisfazioni materiali e a intraprendere un cammino di fede.

Galgano lasciò il borgo e si ritirò su un colle poco lontano, Montesiepi, apparso durante la visione. Qui, in mancanza di legna per costruire un crocifisso, conficcò la sua spada nel terreno roccioso trasformandolo in una croce.

In questo luogo visse da eremita per un anno, inizialmente cibandosi di erbe e radici e dormendo sulla nuda terra. Successivamente costruì un piccolo romitorio, dove morì nel 1181, meno di un anno dopo l’apparizione dell’Arcangelo. La prima indagine sulle virtù e i miracoli di Galgano fu condotta dal vescovo di Volterra.

Successivamente il vescovo Ildebrando Pannocchieschi ottenne l’apertura di un processo di canonizzazione e la nomina di tre commissari, con il compito di accertare i prodigi attribuiti al giovane eremita.

Il fantasma del Brandani

Ilario Brandani visse nel XIV° secolo, epoca della pestilenza che afflisse il centro dell’Italia. Pare che, ad eccezione del Brandani, tutti gli abitanti del Castello di Frosini e dei  borghi limitrofi morirono. Così presto si sparse la voce che l’uomo sarebbe stato un mago, in grado di scampare al contagio ed evocare i morti. Per sfuggire a tali dicerie l’uomo si rifugiò all’interno del fortilizio e ci rimase in eremitaggio fino alla morte, avvenuta per cause naturali.

Ma con il passare del tempo, la cattiva nomea del Brandani si intensificò a seguito delle costanti apparizioni del suo fantasma: si diceva che lo spettro trasformasse i vivi in morti viventi. Le ripetute chiusure a tutti del castello dal XV° secolo in poi consolidarono la diceria che il fantasma del negromante si aggirasse ancora nelle stanze abbandonate del fortilizio.

Filmografia

nostalghiaLa suggestiva abbazia di San Galgano è stata utilizzata come scenario dei seguenti film:

– per la scena finale de Il riposo del guerriero di Roger Vadim (1962)

Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista con Renato Pozzetto (1975)

– Nostalghia di Andrej Tarkovskij (1983)

– Il paziente inglese di Anthony Minghella (1996)

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a Chiusdino

Agriturismo Il Caggio

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Appartamenti e ristorante

Dove mangiare a Chiusdino

La Bottega di Stigliano

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