volto santoStoria e sviluppo

La devozione del Volto Santo ebbe origine nel secolo VIII°, ma fu soprattutto intorno all’XI°-XII° che l’immagine spinse molti pellegrini a scegliere Lucca come tappa del viaggio verso Roma. Il Volto Santo è il crocifisso ligneo esposto nel Duomo di Lucca (Chiesa di San Martino) e che, secondo la tradizione, raffigura il vero viso di Cristo.

La Via del Volto Santo, anche conosciuta come Via Francigena di Montagna, era il percorso che, dopo aver solcato la Lunigiana settentrionale, si inerpicava sui contrafforti settentrionali delle Alpi Apuane, entrava in Garfagnana, la percorreva tutta e terminava a Lucca. Era un percorso alternativo alla Via Francigena (o Romea), la principale strada di pellegrinaggio in direzione di Roma. Questo percorso alternativo evitava il pericolo delle malattie malariche nelle aree più basse e le insidie dei pirati, spesso in agguato lungo le coste.

Lungo la Via del Volto Santo si svilupparono strutture di accoglienza per i viandanti. Quindi anche chiese ed edifici ancora oggi ben identificabili. Tra queste il Santuario di San Pellegrino in Alpe e Santa Croce a Castelnuovo di Garfagnana. Inoltre numerosi altri edifici: ospedali per il ricovero e la cura dei pellegrini, numerosi conventi, edifici di confraternite e chiese intitolate ai santi protettori dei pellegrini (San Rocco, San Donnino, San Michele, San Cristoforo, San Sebastiano, San Jacopo).

Il percorso in Lunigiana

via del Volto santo (1)La Via del Volto Santo inizia dalla cittadina di Pontremoli dove è opportuno visitare il Museo dalle Statue Stele, opere dei misteriosi e affascinanti antichi abitanti della Lunigiana, e il labirinto nella chiesa di San Pietro, simbolo indiscusso di pellegrinaggio. Attraversando borghi di origine bizantina e longobarda ci si può soffermare al labirinto di Ceretoli, da poco riportato alla luce, per poi arrivare alla chiesa di San Giovanni Battista.

Qui c’è un Volto Santo, molto simile a quello di Lucca e con il quale condivide leggenda e tradizione. Seguono alcuni saliscendi prima di arrivare a Bagnone, dominato dal castello che sorvegliava la valle. Castiglione del Terziere, Monti e Pontebosio completano i primi giorni del cammino attraverso una terra ricca di tradizioni.

Partendo da Fivizzano si percorre l’ultima tappa lunigianese attraversando Turlago, Reusa e Regnano. Al Passo Tea l’Hospitale, con le fondamenta nuovamente visitabili, ricorda i molti pellegrini e viandanti transitati da qui per secoli. Il percorso prosegue verso Giuncugnano, Nicciano e poi San Michele, caratterizzato dal ponte sulle Acque Bianche.

Il percorso in Garfagnana

via volto santo1

Da Piazza al Serchio è consigliabile salire fino all’imponente Fortezza delle Verrucole dalla quale si dominava l’intera Alta Garfagnana. Seguono San Romano e poi la chiesa di San Pantaleone alla Sambuca. Il lago di Pontecosi invita a una sosta dopo aver percorso circa due terzi di cammino. Attraversando Castelnuovo di Garfagnana è quasi d’obbligo visitare il Duomo, la Rocca Ariostesca e la Fortezza di Montalfonso.

Quindi il Museo, dove i Votivi di Castelvenere, testimoni poco conosciuti della presenza etrusca in queste zone, riposano. Si prosegue per Cascio, Gallicano per terminare la tappa a Barga, cittadina che ha conseguito il riconoscimento “borgo arancione” del T.C.I.-Touring Club Italiano. È quasi d’obbligo visitare le strette vie, i saliscendi affascinanti e ricchi di storia, il Duomo con la scritta mai tradotta e molti altri luoghi misteriosi.

Si prosegue verso la Pieve di Loppia, magnifica e superba, Ghivizzano, con il borgo ben mantenuto e il castello. Borgo a Mozzano, punto di arrivo della penultima tappa, è famoso per il Ponte della Maddalena (o ponte del Diavolo). Infine si conclude l’itinerario con una sorta di lunga passeggiata fiancheggiando il fiume Serchio e toccando Diecimo, dove bisogna ammirare la Pieve, Valdottavo e Sesto a Moriano. Nel Duomo di Lucca, destinazione di arrivo, c’è il Volto Santo.

Le Tappe

Tappa 1 – da Pontremoli a Lusignana
Lunghezza: km. 18
Difficoltà: E

Tappa 2 – da Lusignana a Bagnone
Lunghezza: km. 14
Difficoltà: E

Tappa 3 – da Bagnone a Monti di Licciana
Lunghezza: km. 22
Difficoltà: E

Tappa 4 – da Monti di Licciana a Fivizzano
Lunghezza: km. 17
Difficoltà: E

Tappa 5 – da Fivizzano a Argegna (Passo Tea)
Lunghezza: km. 22
Difficoltà: E

via del Volto santo (2)Variante Tappa 5 – da Fivizzano a Argegna (Passo Tea)
Lunghezza: km. 20
Difficoltà: E

Tappa 6 – da Argegna a Piazza Al Serchio
Lunghezza: km. 12
Difficoltà: E

Tappa 7 – da Piazza Al Serchio a Castelnuovo Garfagnana
Lunghezza: km. 21
Difficoltà: E

Tappa 8 – da Castelnuovo Garfagnana a Barga
Lunghezza: km. 25
Difficoltà: E

Tappa 9 – da Barga a Borgo a Mozzano
Lunghezza: km. 21
Difficoltà: E

Tappa 10 – da Borgo a Mozzano a Lucca
Lunghezza: km. 28
Difficoltà: E

via volto santoTipo: percorso religioso, storico e artistico
Zone: Lunigiana e Garfagnana
Partenza: in comune con la Via Francigena da Pontremoli, altrimenti dalla Pieve di Sorano (Filattiera – MS)
Arrivo: Lucca
Percorribilità: a piedi, in mountain bike o automobile (strada asfaltata)
Lunghezza: a piedi km. 220, su percorso stradale km. 62,5
Difficoltà: media (a piedi o in mountain bike), facile in automobile
Dislivello: m. 380
Sito: www.viadelvoltosanto.it

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