miniera cornacchinoLa miniera del Cornacchino risale al 1889 e  fu sfruttata per l’estrazione del cinabro fino al 1924.  Il complesso minerario  comprende due gallerie denominate “Galleria Ritorta”. La miniera è costituita di gallerie minerarie che formano cunicoli lunghi alcuni centinaia di metri. Per accedere alle gallerie è necessario usare attrezzatura adatte fornita nel luogo. Il percorso museale è condotto da una guida esperta.

Oggi sono visitabili due piccoli sentieri: il primo parte da località Quercia Gobba, vecchio percorso che utilizzavano i minatori per accedere alle gallerie e il secondo dall’Agriturismo Cornacchino per giungere a due gallerie minerarie.

La miniera del Cornacchio, ubicata a Castell’Azzara  nella zona dell’Amiata,  è stata una delle più terribili miniere della zona. Un dei problemi principali era che il materiale roccioso doveva essere estratto in gran parte a mano con carrette per conto dello scarso l’uso della polvere da sparo e la meccanizzazione quasi del tutto assente. La metodologia consisteva nell’asportare le rocce e le terre non mineralizzate e formare delle palle con argilla e roccia che, una volta essiccate, venivano passate ai forni. I lavori erano svolti in parte da donne e bambini che erano chiamati Pallatrici e che per alcuni periodi,  costituivano circa il 50% della forza lavoro. Questo lavoro quasi schiavo finì nel 2867 con l’introduzione di nuove tecnologie.

Cornacchino è stata anche la prima miniera dove si sono sviluppati i primi casi di Silicosi, malattia dei minatori,  sconosciuta all’epoca. Venne battezzata Cornacchinite. La miniera è stata chiusa nel 1918.

Zona: Monte Amiata
Comune: Castell’Azzara (GR) – località Quercia Gobba
Tipo: miniera-museo di cinabro
Indirizzo: via D. Alighieri, 36 – 58034 Castell’Azzara (GR)
Telefono: +39 0564/951251 /+39 338/7911311 per prenotazione

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Cornacchino - località Quercia Gobba- Castell’Azzara (GR)

GPS:

42.760779, 11.668294