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La svettante rocca dell’imperatore Federico II e il profumo dei tartufi

San_Miniato-StemmaSan Miniato è situato lungo la riva sinistra del fiume Arno, al confine tra le province di Pisa e Firenze. La cittadina conserva ancora il tracciato medievale, oltre palazzi, chiese e monumenti che attestano la sua importanza storica. Da segnalare la Rocca di Federico, edificata dall’imperatore Barbarossa, il convento di San Francesco, che custodisce significative opere d’arte, e il Duomo di San Miniato, con la Torre di Matilde, risalenti al XIII° secolo e perfettamente conservati.

La cittadina è anche nota per la tradizionale Sagra del Tartufo. San Miniato è uno dei comuni del comprensorio del cuoio, con le aziende specializzate nella concia delle pelli localizzate principalmente nella località di Ponte a Egola.

ZONA Valdarno inferiore
TIPO cittadina collinare
COORDINATE 43°41′00″N 10°51′00″E
ALTITUDINE 190 metri s.l.m.
PRODOTTI tartufo, carciofi, tabacco, pelletteria
SPORT trekking escursionistico, ciclismo, golf, canottaggio
CONFINI Castelfiorentino (FI), Cerreto Guidi (FI), Empoli (FI), Fucecchio (FI), Montaione (FI), Montopoli in Val d’Arno (PI), Palaia (PI), Santa Croce sull’Ano (PI)

san miniato mapInformazioni  Turistichepisa mappa

Comune  di San Miniato
Via Vttime del Duomo, 8 – 56028 San Miniato (PI)
Tel: +39 0571 4061
cultura@www.comune.san-miniato.pi.it
www.comune.san-miniato.pi.it

Ufficio  Turistico
Piazza del Popolo, 1 – 56027 San Miniato (PI)
Tel.: +39 0571 42745
ufficio.turismo@sanminiatopromozione.it
www.sanminiatopromozione.it

COSA VEDERE

Chiese

Cattedrale di Santa Maria Assunta - San MiniatoCattedrale di San Miniato

Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio (Duomo)

duomo san miniatoZona: Valdarno inferiore
Tipo: chiesa cattedrale (XII°-XVII° secolo)
Indirizzo: Piazza del Duomo

È situata sulla piazza conosciuta come “Prato del Duomo”, esattamente nel punto dove sorgeva il più antico nucleo abitato. La chiesa, costruita nel XII° secolo, divenne cattedrale nel 1622 quando San Miniato fu elevata a sede diocesana. L’esterno è caratterizzato da un paramento murario in mattoncini rossi all’interno del quale sono inserite formelle in ceramica dipinte.

Immediatamente dietro è situato il campanile, denominato anche “Torre di Matilde”: secondo una leggenda, la contessa Matilde di Canossa sarebbe nata nell’attiguo palazzo dei Vicari. Anche la torre sarebbe stata costruita nel XII° secolo con funzioni di avvistamento e sarebbe stata accorpata alla cattedrale soltanto alla fine del XV° secolo. L’orologio della torre ha due quadranti circolari dipinti. Nel 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale, un proiettile d’artiglieria penetrò nella chiesa attraversò il rosone del transetto ed esplose, causando la morte di 55 persone. Questo episodio è stato rievocato dai registi Paolo e Vittorio Taviani in uno dei loro maggiori successi cinematografici, La Notte di San Lorenzo.

Chiesa del Santissimo Crocifisso

chiesa santissimo crocifisso1Zona: Valdarno inferiore
Tipo: chiesa (XVIII° secolo)

Fu costruita tra il 1705 e il 1718, su progetto di Antonio Maria Ferri, per custodire un crocifisso ligneo del XIII° secolo ritenuto miracoloso. L’edificio, con pianta a croce greca, è collegato per mezzo di una scenografica scalinata all’area compresa tra il Duomo e la Rocca. Mentre la decorazione esterna è molto sobria, le pareti interne sono completamente affrescate da Scene della Vita di Cristo di Anton Domenico Bamberini (1712). Il tabernacolo che custodisce il crocifisso – la devozione popolare ritiene che abbia allontanato la peste del 1631 – è ubicato proprio sull’altare maggiore.

Chiesa di San Domenico

chiesa san domenicoZona: Valdarno inferiore
Tipo: chiesa (XIV° secolo)

Risale al 1330 ma, ad esclusione della decorazione del portale, la facciata non fu mai completata. All’interno, alcuni affreschi, tra cui Sant’Anselmo della bottega di Masolino da Panicale, e Scene della Vita di Maria di Niccolò di Pietro Gerini.

Oratorio di Loretino

oratorio loretinoZona: Valdarno inferiore
Tipo: chiesa-oratorio (XIII° secolo)
Indirizzo: Palazzo Comunale – via Vittime del Duomo, 8

L’oratorio fu costruito nel XIII° secolo come cappella privata per l’utilizzo da parte delle cariche del governo cittadino che utilizzavano il Palazzo Comunale. Nel XV° secolo vi fu trasferita l’immagine lignea del SS. Crocifisso che, secondo la tradizione popolare, era dotata di poteri miracolosi: si tramandava che il crocifisso fosse giunto a San Miniato per mano di due misteriosi viandanti, forse due angeli. I due individui lo lasciarono nella casa di un’umile vedova, chiuso in una cassa attraverso la quale, nelle ore notturne, filtrava una luminosità molto particolare. Per rendere ancora più sacro l’ambiente, fu deciso di affrescare le pareti della cappellina con scene tratte dall’infanzia di Cristo (Natività, Strage degli Innocenti, Adorazione dei Magi) e della Passione (Ultima cena, Preghiera nell’orto, Cattura e Flagellazione). Il vano presbisteriale è stato chiuso con una cancellata in ferro battuto in stile gotico, ma realizzata nel XV° secolo, decorata con vegetali dorati.

Il pregevole altare di legno intagliato, dorato e ornato di pitture e sculture, fu realizzato come ex-voto dopo la pestilenza del 1527. I dipinti che lo decorano sono opera di Francesco Lanfranchi, fratello del più noto pittore Andrea Del Sarto. Nonostante il deterioramento di parte dei dipinti, la cappella – che si trova all’interno del palazzo municipale – è uno dei luoghi più suggestivi della cittadina, vero tesoro artistico medievale e rinascimentale.

Santuario della Madonna di San Romano

santuario madonna san romanoZona: Valdarno inferiore
Comune: San Miniato (PI) – località San Romano
Tipo: chiesa-santuario (XVI° secolo)

Ubicato nella parte più alta dell’abitato, fu costruito tra il 1515 e il 1519 come ampliamento di una cappella detta di S. Maria di Valiano, esistente almeno dall’anno 731. La piccola costruzione conteneva un’immagine della Madonna che, dopo alcuni prodigi avvenuti nel 1513, fu subito ritenuta miracolosa. Nel XVII° secolo fu costruito il coro ligneo, mentre le pareti furono abbellite da affreschi e grandi dipinti di Anton Domenico Bamberini. La cappella con l’immagine ritenuta miracolosa è tuttora esistente e si trova sul lato destro della chiesa. A sinistra dell’edificio c’è invece un chiostro con archi retti da colonne in stile toscano e, al centro, un antico pozzo.

Convento di San Francesco

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: chiesa-convento (XIII°-XVI° secolo)

L’edificio fu costruito nel 1211 e, nel 1343, furono aggiunti alcuni annessi che subirono ampliamenti nel corso dei secoli successivi a punto di evolvere nel grandioso complesso attuale. All’interno ci sono due chiostri, un refettorio con la tela San Francesco e Santa Chiara di Carlo Mabocci, e la chiesa che conserva numerose opere d’arte del XVI° e XVIII° secolo. All’interno di quest’ultima ci sono affreschi risalenti al XVI° secolo con San Cristoforo, un crocifisso ligneo del XVI° secolo, Annunciazione e Santi di Francesco Curradi, una statua lignea di Sant’Antonio da Padova del 1716, Assunzione della Vergine, attribuita a Ridolfo del Ghirlandaio e San Michele Arcangelo di Bartolomeo Sprangher.

Pieve di San Giovanni Battista

Zona: Valdarno inferiore
Comune: San Miniato (PI) – località Cigoli
Tipo: chiesa (XIV° secolo)

All’interno della chiesa si conserva una pala d’altare del XIV° secolo che raffigura una Madonna con Bambino. Le sono stati attribuiti vari interventi miracolosi, soprattutto a favore di bambini, al punto tale che il dipinto è conosciuto anche come “Madonna Madre dei Bimbi”. Tra i vari prodigi attribuiti quello più noto risale al 1451: la resurrezione di un bambino morto. Nell’estate del 1980, approfittando delle celebrazioni in onore del dipinto, mani sacrileghe lo rubarono. Nel 1986 la pala riapparve quasi per miracolo: fu rinvenuta appoggiata alla porta della canonica ed in condizioni addirittura migliori di come era al momento del furto. Sembra che il dipinto, passato attraverso molte mani, sia venuto in possesso di un collezionista. Questi, riconosciuto il valore dell’opera ed individuatane la provenienza, decise di restituirla dopo aver provveduto anche ad un intervento di restauro.

Monumenti e luoghi da visitare

Seminario Vescoville - San MiniatoPalazzo Vescovile

Palazzo Buonaparte (o Formichini)

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: palazzo rinascimentale (XVI° secolo)

Il palazzo fu costruito per conto di Vittorio di Battista Buonaparte, membro di una delle famiglie più note di San Miniato. Mantenne inalterata la facciata in stile rinascimentale anche dopo le radicali ristrutturazioni interne dei secoli successivi. Nel XIX° secolo la famiglia Formichini ne entrò in possesso. Dagli anni ’50 del XX° secolo contiene una pregiata collezione di opere d’arte.

Rocca di Federico II°

rocca federicoZona: Valdarno inferiore
Tipo: fortificazione (XIII° secolo)
Indirizzo: Prato della Rocca

Nel 1217 l’imperatore Federico II° di Svevia fece costruire, nel punto più elevato della cittadina, la rocca, a completamento delle opere difensive già intraprese dal predecessore Ottone I°. Nel 1530 il complesso fu abbandonato e, progressivamente, andò in rovina. Di tutta la struttura sopravvisse solo la torre, a pianta leggermente trapezoidale, alta 37 metri. Purtroppo, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, fu quasi completamente rasa al suolo. Nel 1958 fu ricostruita fedelmente e riaperta al pubblico: dalla sommità è possibile ammirare tutto il Valdarno Inferiore, le colline di Volterra e, nelle giornate particolarmente limpide, è possibile vedere anche il mare.

Seminario Vescovile di San Miniato

seminario vescovileZona: Valdarno Inferiore
Tipo: edificio religioso (XVI° secolo)

Quando, nel 1560, San Miniato divenne sede vescovile, venne decisa la costruzione del seminario, un edificio che occupa quasi completamente un lato di una delle piazze principali del centro storico. Gli affeschi della facciata – Le Virtù accompagnate da motti biblici e patristici in latino – fu affidata al pittore Francesco Chimenti che completò l’opera nel 1705. Nel refettorio all’interno dell’edificio si trova un’ Ultima Cena di Dilvo Lotti.

Torre Giulia

torre giuliaZona: Valdarno Inferiore
Comune: San Miniato (PI) – località San Romano
Tipo: fortificazione (XIV°-XV° secolo)

Fu edificata nel 1391 sul sito di una preesistente struttura difensiva. Nel 1431-32 fu ristrutturata e rinforzata per fronteggiare le incursioni dell’esercito di Milano. Gravemente danneggiata dalle milizie dell’imperatore Carlo V°, fu nuovamente ricostruita nel 1536. Decaduta successivamente ogni funzione militare, la torre divenne proprietà della famiglia Molinelli, che la inglobò in una villa. La costruzione passò quindi alla famiglia Capponi che, nel 1777, arricchì e ampliò l’intero complesso. Ulteriori gravi danni furono causati nel corso della Seconda Guerra Mondiale e, attualmente, della torre rimangono solo pochi ruderi.

Località nei dintorni di San Miniato

san-miniato-panoramicaLa valle dell’Arno vista da San Miniato

Santa Croce sull'Arno, capitale mondiale del cuoio

Zona: Valdarno Inferiore
Comune: Santa Croce sull’Arno
Tipo: villaggio industriale dedicato al cuoio

Santa Croce sull’Arno è un importante centro manifatturiero che fonda la propria economia sulla lavorazione ed esportazione di cuoio e pelle. E’ situata propriamente al centro del Comprensorio del Cuoio nei dintorni a San Miniato. Le attività principali di Santa Croce si basano sulla conciaria, cioè del processo di trasformazione della pelle grezza fino alla creazione di una pelle rifinita pronta per essere usata nei vari settori dell’abbigliamento, calzatura, arredamento e pelletteria. Infatti, Santa Croce sull’Arno è conosciuta internazionalmente come la Capitale Mondiale del Cuoio e delle Pelli, grazia alla qualità della competenza di artigiani specializzati nella trasformazione della pelle e nella realizzazione di manufatti di eccellente qualità.

La qualità degli articoli realizzati è tale che da sola si assicura un successo indiscutibile nei mercati italiani ed internazionali e che sono in grado di promuovere i manufatti “Made in Tuscany”, considerati in tutto il mondo sinonimo di qualità, stile ed eleganza. Nella cittadina ci sono numerose aziende artigiane che realizzano articoli in cuoio di vari genere, da borse, portafogli, a scarpe, cinture e altri. In alcune aziende è possibile conoscere tutto il processo della trasformazione della pelle e della sua rifinitura e anche ad acquistare prodotti fatti in loco.

ARTE E MUSEI

Musei di San Miniato

San Miniato

Museo Diocesano d'Arte Sacra

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo d’arte
Indirizzo: piazza del Duomo, 1
Tel.: +39 0571 418071
Email: museodiocesano@diocesisanminiato.it

È attiguo alla cattedrale ed espone oggetti provenienti dalla cittadina stessa e dall’intera diocesi. Di particolare pregio i bacini in ceramica originariamente sulla facciata della cattedrale, alcuni dipinti del XIV° secolo e il busto Redentore della bottega del Verrocchio.

Accademia degli Euteleti

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo storico
Indirizzo: Palazzo Migliorati – piazza XX Settembre, 22

Le origini risalgono al XVII° secolo, quando fu fondata l’”Accademia degli Affidati”, con l’intento di diffondere e sviluppare le scienze e le lettere. Nel 1822 l’istituzione fu rifondata con il nuovo nome di Accademia degli Euteleti. Principali promotori furono Torello Pierazzi, futuro vescovo di San Miniato, e il poeta Pietro Bagnoli. Gli Euteleti sono uomini di buona volontà che perseguono un “buon fine”: in particolare diffondere il sapere scientifico e conservare il patrimonio letterario. Attualmente l’istituzione dispone di un ampio archivio e di una vasta biblioteca. Nella sede dove è allestita la mostra, è inoltre conservata la maschera funeraria di Napoleone Bonaparte.

Conservatorio di Santa Chiara

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo d’arte
Indirizzo: via Roma, 15
Tel.: +39 0571 43050
Email: segreteria@fondazioneconservatoriosantachiara.it

Ubicato all’interno di un edificio risalente al XIII° secolo, il museo è dedicato alla custodia di opere d’arte. Di particolare rilievo alcuni dipinti di Ludovico Cardi (Il Cigoli), nato nelle vicinanze, e la Croce di Deodato Orlandi (1301).

Museo Didattico sulla Civiltà della Scrittura

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: museo
Indirizzo: via De Amicis, 34 – località San Miniato Basso
Tel.: +39 0571 42598
Email: museo.scrittura@comune.san-miniato.pi.it
Orari (solo con visite guidate su prenotazione): dal lunedì al venerdì 9.00-13.00 e 14.00-18.00, sabato 9.00-13.00, domenica 14.30-18.30
Ingresso: €uro 3,00

Strutturato secondo linee didattiche, è suddiviso in due settori: scrittura e relative tecniche, numeri e diverse metodologie di calcolo. Il primo ha un forte contenuto culturale, spaziando dalla scrittura su pietra, argilla e cera fino ad arrivare al papiro, alla pergamena e alla carta. Sono inoltre esposti strumenti di scrittura quali macchine dattilografiche di varie epoche. Il secondo settore ripercorre la storia della numerazione, includendo anche una sezione dedicata alla misurazione del tempo.

Collezione Alessandro Ventisette (moto d'epoca)

Zona: Valdarno Inferiore
Tipo: raccolta di motociclette d’epoca
Indirizzo: via Botticelli, 2 – località Ponte a Egola
Tel.: +39 0571 498857
Visite: su appuntamento

È una raccolta privata di circa 80 modelli di varie marche. Gli esemplari più interessanti sono una trentina e risalgono al periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale. Tra questi una Taurus, una FN e due Moto Junior prodotte in Toscana nel 1930.

Siti archeologici

San Genesio

san genesioZona: Valdarno inferiore
Comune: San Miniato (PI)
Tipo: sito archeologico medievale
Indirizzo: Strada Statale 67 – località Ponte a Elsa – frazione La Scala

È situato tra le località di Ponte a Elsa e La Scala (San Miniato Basso) ed è stato ritenuto l’insediamento che ha dato origine a San Miniato. Alla crescita del borgo contribuì senza dubbio il fatto di essere collocato lungo la via Francigena (o Romea): nell’itinerario del vescovo Sigerico (990 circa) la località costituiva la XXII° tappa da Roma. A partire dall’anno 1200 San Genesio fu progressivamente abbandonato dagli abitanti (che migrarono verso l’attuale San Miniato) e fu totalmente distrutto nel 1248.

Gli scavi hanno riportato alla luce numerose strutture medievali. In primo luogo i resti dell’antica pieve, risalente al VII° secolo, e del cimitero. In quest’ultima zona sono stati ritrovati i resti di una giovane donna che aveva con sé un denaro d’argento di Carlo Magno, coniato a Tours, in Francia.

COSA FARE

Eventi

festa-del-tartufo-san-miniatoMostra-mercato del Tartufo Bianco

Mostra-Mercato Nazionale del Tartufo Bianco

festa tartufoTipo: enogastronomica
Periodo: novembre

È la principale manifestazione che si svolge nella cittadina. Le principali vie e piazze si riempiono di banchi che vendono il costoso tubero e altre specialità collegate (olio al tartufo, salse, condimenti, ecc.).

Mostra-mercato del tartufo marzuolo

tartufoTipo: enogastronomia
Periodo: marzo
Sito: www.cigoli.org

È la principale manifestazione che si svolge nella deliziosa e storica frazione. Si tratta di un intero fine-settimana alla scoperta del ricercato tubero, “fratello minore” del più noto tartufo bianco. A fianco della mostra-mercato iniziative culturali, mostre e animazione. Inoltre ricerca ed escavazione del tartufo marzuolo.

Festival Internazionale del Teatro di Figura

festa teatroTipo: spettacoli teatrali e musica
Periodo: fine giugno-inizio luglio

Il Festival Internazionale del Teatro di Figura “La Luna è Azzurra” si svolge anche in altre località del territorio comunale. I concerti e un’importante rassegna di musica classica vedono la partecipazione di musicisti di fama internazionale, valorizzando anche giovani esecutori. Ogni anno viene proposta anche un’opera lirica di nuova concezione.

Sport

Golf Club San Miniato

Golf

Golf Club Fontevivo

Indirizzo: via Fontevivo, 5
Tel: +39 0571 419012
Email: segreteria@sanminiatogolf.it
Sito: www.sanminiatogolf.it

Il percorso è particolarmente adatto ai principianti che vogliono imparare il gioco. Il tracciato si snoda per 1.754 metri in un ambiente naturale piuttosto mosso ed è caratterizzato da un disegno delle 9 buche attento ed accurato, PAR 31. che evita ai giocatori la presenza di alberi e forti pendenze.

Equitazione

Centro Ippico San Goro

Indirizzo: Via di San Goro s.n.c. – 56027 San Miniato Basso
Tel.: +39 0571 408321 / +39 333 7856479
Email: fioravanti_roberta@libero.it

Motocross

Crossodromo Santa Barbara

Indirizzo: località Ponte a Egola
Tel: +39 0571 450512 / 460377

È un impianto di 1a categoria dove si svolgono allenamenti, prove tecniche e competizioni nazionali e internazionali.

ITINERARI

Percorsi

Via Francigena

Toscana
Percorso naturalistico storico religioso

Via Romea Strata

Organizzazione generale: Diocesi Vicenza – Ufficio Pellegrinaggi
Indirizzo: Contrà Vescovado, 3 – 36100 Vicenza
Tel.: +39 0444 327146
Email: info@romeastrata.it
Sito: www.romeastrata.it
Apertura al pubblico: al lunedì al venerdì 8.30-12.30

Romea Strata è un’iniziativa dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza, in collaborazione con il Centro Italiano Studi Compostellani. Il nome vuole estendere idealmente a tutti i percorsi nel nord-est d’Italia l’apparentamento con la via Francigena (o Romea), la principale direttrice dei pellegrinaggi verso Roma.

Le tappe in Toscana

Superato il confine tra Emilia Romagna e Toscana al Passo della Croce Arcana la Via Romea Strata prosegue attraverso sei tappe principali (i numeri si riferiscono alla progressione complessiva delle tappe in direzione nord-sud) lungo il seguente percorso:

15 – Capanno Tassoni (Fanano-MO)-Cutigliano (PT)
– lunghezza: km. 13,7
– tempo medio di percorrenza: 3h30′
– difficoltà: media
– tipo di strada: sentieri, strade asfaltate
– percorribilità: a piedi, bicicletta

16 – Cutigliano-San Marcello Pistoiese-Ponte Petri (PT)
– lunghezza: km. 23,4
– tempo medio di percorrenza: 6h
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltata e sterrata, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

17 – Ponte Petri-Pistoia (PT)
– lunghezza: km. 18
– tempo medio di percorrenza: 4h40′
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

18 – Pistoia-San Baronto (PT)
– lunghezza: km. 19
– tempo medio di percorrenza: 5h30′
– difficoltà: impegnativa
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

19 – San Baronto-Lamporecchio (PT)-Fucecchio (FI-punto di raccordo con la via Francigena)
– lunghezza: km. 26,3
– tempo medio di percorrenza: 7h30′
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, carrareccia
– percorribilità: a piedi, bicicletta

20 – Fucecchio (FI)-San Miniato (PI-tappa in comune con la via Francigena)
– lunghezza: km. 10
– tempo medio di percorrenza: 2h
– difficoltà: facile
– tipo di strada: asfaltate e sterrate
– percorribilità: a piedi, bicicletta

Bicicletta

Un itinerario, che raggiunge e poi costeggia il corso del fiume Arno, consente di arrivare fino a Montopoli in Val d’Arno.

CULTURA

Storia

san-miniato-vista-panoramica

Al centro delle contese tra Pisa e Firenze

Dopo l’accertata presenza di Etruschi e Romani, l’insediamento originario risale al VIII° secolo, epoca in cui un gruppo di longobardi si stabilì nella zona e costruì una chiesa dedicata al martire fiorentino Miniato. All’inizio del XIII° secolo l’imperatore Federico II° di Svevia fece erigere un fortilizio su un colle, ubicato circa a metà strada tra Firenze e Pisa. Per questo motivo la località fu conosciuta per tutto il Medio Evo con il nome di San Miniato al Tedesco. Il nucleo abitato si sviluppò all’inizio del XIII° secolo, a seguito dell’abbandono del borgo di San Genesio. Il villaggio visse un momento di grande espansione nella prima metà del XIV° secolo. Tale prosperità era, in gran parte, dovuta alla riscossione dei dazi sulle merci (in primo luogo sale e grano) che transitavano lungo la vicina strada tra Firenze e Pisa. Per le floride condizioni economiche ma anche per la relativa vicinanza alle due città rivali, San Miniato si trovò spesso al centro di ripetuti scontri armati tra le milizie dei due avversari.

Dopo la definitiva conquista da parte di Firenze (1369), la cittadina fu ribattezzata San Miniato Fiorentino, ma poco dopo iniziò un periodo di crisi e di recessione economica. Non mancarono anche calamità di altro tipo: l’epidemia di peste del 1527 fece un alto numero di vittime. Il rinnovamento urbanistico della cittadina iniziò nel XVIII° secolo, con interventi sostanziali su palazzi ed edifici già esistenti. Nel 1785 il Granduca Pietro Leopoldo I° Asburgo Lorena impose lo scioglimento di alcune confraternite religiose. Di conseguenza il sovrano decise di riunire in un unico complesso le varie strutture di ricovero e cura fondate nei secoli precedenti. La cittadina fu visitata da Napoleone Bonaparte nel momento in cui l’esercito francese era in Toscana: esattamente nel 1796 il giovane generale si recò a San Miniato per fare visita allo zio, il canonico Filippo Buonaparte, e per visionare alcuni documenti di famiglia.

Nei primi anni del XIX° secolo la cittadina conobbe un nuovo momento di difficoltà perché la vicina via di comunicazione tra Firenze e Pisa aveva perso importanza. La situazione generale migliorò soltanto sotto il governo del granduca Leopoldo II° e proseguì con il completamento dell’Unità d’Italia. Il centro storico fu seriamente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Curiosità

cigoliNella località di Cigoli nacque Lodovico Cardi, detto il Cigoli, pittore, scultore ed architetto manierista vissuto tra la fine del XVI° secolo e l’inizio del successivo. Nutrì interesse anche per l’astronomia, disciplina che gli permise di frequentare Galileo Galilei ed entrare a far parte del gruppo di amici dello scienziato pisano.

GASTRONOMIA

Prodotti tipici

tartufo

Tartufi

tartufoL’area rurale attorno alla cittadina è l’ambiente ideale per il Tartufo Bianco delle Colline Samminiatesi (tuber magnatum pico) la cui raccolta avviene in autunno. Il periodo compreso tra i mesi di gennaio e aprile è invece quello del Tartufo Marzuolo (tuber albidum pico), mentre tra maggio e settembre è l’epoca delo “scorzone” o Tartufo Nero (tuber aestivum).

Scheda d’identità

Il tartufo è un fungo del sottosuolo, che cresce sfruttando le sostanze organiche e i sali minerali carpiti dalle radici dell’albero cui è sempre vicino. Le piante che ne favoriscono la diffusione sono molte: cerro, rovere, salice, tiglio, nocciolo, carpino, pioppo, tanto per citare i più comuni. In un suo scritto risalente al 1788 il medico Vittorio Pico lo definì “fungo dei potenti”. Attualmente ha assunto anche una valenza ambientale: il tartufo non si diffonde nei terreni inquinati o trattati con diserbanti.

Storia e attualità

I Romani lo definivano “figlio dei fulmini” perché era più comune attorno agli alberi colpiti da scariche elettriche. Nel Medioevo si credeva invece che fossero le streghe, nelle notti di luna piena, a nutrirsene per prime. Oggi sappiamo che l’appetitoso tubero si sviluppa solo in presenza di un connubio particolare tra sottosuolo e clima. Da oltre un secolo i “tartufai”, accompagnati da cani sapientemente addestrati, lo cercano nelle ore notturne. Un’associazione cittadina si occupa della tutela delle aree di raccolta e organizza una mostra-mercato di risonanza nazionale.

A tavola

Molti gli utilizzi, anche in relazione ai territori di provenienza e agli usi alimentari locali. Certamente il tartufo nero va a nozze con i funghi e l’olio extra vergine d’oliva. Diffuso l’utilizzo per insaporire ottimamente i primi piatti in bianco, negli arrosti e sulle uova assodate. Da non dimenticare infine le salse e i condimenti a base di tartufo e l’olio tartufato.

Strada del vino di Montescudaio

Tipo: percorso enogastronomico
Informazioni: www.ariannandfriends.com

L’itinerario inizia da San Miniato, attraversa i comuni di Peccioli e Terricciola fino ad arrivare al centro di produzione del DOCG Chianti e del DOC Bianco Pisano di San Torpé. L’itinerario prosegue per Lari, Crespina, Casciana Terme, Castellina Marittima. Merita una citazione particolare la Tenuta del Terriccio a Castellina Marittima che produce il pregiato vino Lupicaia. L’itinerario si conclude a Montescudaio, principale area di produzione del vino Montescudaio DOC, nelle tipologie Rosso e Bianco. Sono previste visite guidate alle fattorie e degustazioni di specialità locali. Sono prenotabili visite a cantine, caseifici, frantoi, cioccolatifici, pastifici e produttori di specialità locali, con relativo assaggio dei prodotti.

Altri prodotti tipici

Olio extravergine d’oliva

Salumi

Carciofi, già conosciuti e apprezzati sulle tavole della famiglia Medici

Zucchina “mora”

Tabacco “Kentucky” (utilizzato per la produzione del tradizionale sigaro toscano)

ARTIGIANATO

Comprensorio del cuoio

Comprensorio del cuoio

Zona: Valdarno Inferiore

Il territorio nei dintorni a San Miniato è da sempre denominato il Comprensorio del Cuoio di cui fanno parte i comuni di Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, San Miniato, Fucecchio, Santa Maria a Monte e Montopoli in Val d’Arno. Santa Croce sull’Arno è la la sede di quello che oggi è diventato uno dei distretti conciari più famosi del mondo, grazie alla nostra attività produttiva che è la conceria. Infatti, Santa Croce sull’Arno è chiamata la Capitale Mondiale del Cuoio e delle Pelli. La località di Ponte a Egola (comune di san Miniato) è arrivata a produrre l’85% di tutto il cuoio italiano. La concia, ossia, il lavoro delle pelli, ancora nella zona del comprensorio, viene eseguito in maniera artigianale ma soprattutto con perizia di realizzazione e qualità di prodotto. Nella zona, oltre la trasformazione del cuoio grezzo in pelli elegante e raffinate, sono elaborati prodotti finali quali scarpe, borse e cinture.

Si possono visitare le concerie per conoscere da vicino il processo di trasformazione del cuoio, dalla preparazione della pelle al prodotto finale.

Calzature e pellami

Scarpedarte

Tel: 0571459913
Sito: www.scarpedarte.it
Indirizzo: via delle Fornace – San Miniato

Volpi Concerie

Tel: 057149981
Email: volpi@volpi.it
Sito: www.volpi.it

Ital cuoio

Tel: 057135777
Indirizzo: Via XXV Luglio – San Miniato

Pittura e fotografia

Romano Masoni

Atelier: Santa Croce sull’Arno (PI)

Romano Masoni è un pittore nato a Santa Croce sull′Arno nel 1940. Ha esposto in importanti rassegne nazionali e internazionali come la Quadriennale di Roma nel 1975, la Biennale del Fiorino di Firenze nel 1977, la Triennale dell′Incisione di Milano nel 1990, The Book in Twentieth Century Italy al Museum of Modern Art di New York nel 1992, al Fringe Festival Visual Art di Melbourne nel 1997, alla Biblioteca Nazionale di Firenze nel 1997, alla Quatrième Triennale Mondiale d′Estampes a Chamalière Azérat Francia ed infine al Centro Culturale Berchem di Anversa nel 1998.

Alessandro Squilloni

Atelier: Santa Croce sull’Arno (PI)
Sito: www.alessandrosquilloni.com

Alessandro Squilloni è un fotografo toscano nato nel 1961 a Montopoli in Val D’Arno (Pisa). Vive a Santa Croce Sull’Arno (Pisa). Autodidatta, da molti anni si dedica alla fotografia sia a colori che in bianco e nero che cura personalmente anche in fase di stampa. Le sue opere sono presenti in molti musei: ” The Museum of Modern Art ” di New York, ” Centre Georges Pompidou ” di Parigi per citare i più famosi. Ha esposto in molte Gallerie e luoghi culturali-storici molto importanti: Saint-Paul de Vence in Francia, nella Pinacoteca della Certosa di Firenze, a Torino nel Castello del Valentino ed altri.

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a San Miniato

Agriturismi

Agriturismo Aglioni

Aglioni – Via Gello, 12 – località Cusignano – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 408041
www.aglioni.it
info@aglioni.it

Agriturismo Bellavista

Via Castelfiorentino, 5 – località Calenzano – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 464737
www.agriturismobellavista.it
info@agriturismobellavista.it

Agriturismo Cafaggio

Via Cafaggio, 10 – località Cafaggio – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 408228
www.agriturismocafaggio.it
info@agriturismocafaggio.it

 

Agriturismo Fattoria Campigiana

Via Montorzo, 9 – località La Scala – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 464170
www.fattoriacampigiana.com
info@fattoriacampigiana.it

Agriturismo Fattoria di Scaletta

Via Asmara, 37 – San Miniato (PI)
Tel. +39 055 2313403
www.bartolinibaldelli.it
info@bartolinibaldelli.it

 

Agriturismo Germagnana

Via Montebicchieri, 40/C – Via Oliveta 40/C – località Stibbio – San Miniato (PI)
Tel. +39 348 5942944
www.agriturismogermagnana.it
info@agriturismogermagnana.it
servizi: piscina, maneggio noleggio mountain bikes

 

Agriturismo Il Giardino

Via Gargozzi, 28 – San Miniato (PI)
Tel. +39 347 1279203
www.podere-ilgiardino.it
info@podere-ilgiardino.it

Agriturismo Marrucola

Via Calenzano, 40 – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 418306
www.marrucola.it
info@marrucola.it

Agriturismo Montalto

Montalto – Via Vaghera, 25 – località San Romano – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 466459
www.agriturismomontalto.it
info@agriturismomontalto.com

Agriturismo Santa Barbara Country House

Via XXIV Maggio, 83 – Santa Barbara – località La Serra – San Miniato (PI)
Tel. +39 335 6340595
www.santabarbaracountryhouse.it
info@santabarbaracountryhouse.it

Agriturismo Ulivo

Via delle Casine, 63 – località Santa Lucia a Scoccolino – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 419895
www.agriturismoulivo.it
info@agriturismoulivo.it

Casa vacanze/residence

Casa vacanze Bucciano

Via Bucciano, 23 – località La Serra – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 460470
www.casavacanzebucciano.it
info@casavacanzebucciano.it

Casa vacanze Podere La Ginestra

Via Montegrappa, 27 – località Calenzano – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 409744
www.toscanaginestrahouse.com
info@toscanaginestrahouse.com

Casa vacanze Ristorante Antica Sosta di Corniano

Via di Corniano, 8 – San Miniato (PI)
Tel. +39 392 7169344
www.anticasostadicorniano.it
info@anticasostadicorniano.it

Residence Corniano Vacanze

Via di Corniano, 7 – San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 408173/ +39 331 8632286/ +39 331 8382876
www.cornianovacanze.it
info@cornianovacanze.it

Dove mangiare

Papaveri e Papere

San Miniato (PI)
Cucina d’autore