Scegli cosa vedere e fare all’Isola del Giglio

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l’isola Aegilia, famosa per il suo marmo e il vino”

 

Francesco Petrarca 1358

Isola del Giglio, scampata ai pirati, oggi paradiso di natura e dei sub

isola del gigio stemmaÈ una tra le più pittoresche isole dell’Arcipelago Toscano ed è inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il perimetro costiero è di 28 chilometri ed è in larga parte roccioso, ma interrotto da alcune spiagge: Campese (la più estesa), Arenella, Cannelle, Le Caldane. I fondali sono particolarmente attraenti: pareti, grotte, secche e relitti che sono un vero paradiso per i subacquei. I centri abitati sono tre: Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Da tempo l’isola è divenuta una località balneare nota e apprezzata a livello internazionale e dispone di un attrezzato porto turistico. Il flusso di visitatori è costante per buona parte dell’anno.

ZONA Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
TIPO isola
COORDINATE 42°21′56″N 10°54′06″E
ALTITUDINA 405 m  s.l.m.
PRODOTTI vino
SPORT trekking escursionistico, sport nautici, subacquea, arrampicata

isola del giglio mapInformazioni turistiche grosseto map

Comune di Isola del Giglio
via V. Emanuele, 2 – 58012 Isola del Giglio (GR)
tel. +39 0564 806064
www.comune.isoladelgiglio.gr.it

Pro Loco
Giglio Porto
tel. +39 0564 809400
info@isoladelgiglio.it
www.visitgiglioisland.com

COSA VEDERE

Fortificazioni

Rocca Aldobrandesca (o Pisana)

rocca aldobrandescaZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: fortificazione (X° – XII° secolo)
Indirizzo: località Giglio Castello

La costruzione della rocca avvenne nel X° secolo per iniziativa della famiglia Aldobrandeschi e poi ulteriormente fortificata nel XII° da Pisa. Nel 1762 nei pressi del fortilizio fu costruita la cappella di Santa Barbara, che sostituì la precedente cappella gentilizia. Dopo l’Unità d’Italia la rocca fu temporaneamente adibita a carcere e, successivamente, venduta a privati e trasformata in struttura abitativa. Dopo un prolungato periodo di degrado tra la fine XIX° e la prima metà del XX° secolo, l’intera cinta muraria è stata restaurata in maniera minuziosa e ha recuperato l’aspetto originario.

La rocca è racchiusa dalle mura intervallate da dieci torri di avvistamento, con basamento a scarpa. Le sette torri a base quadrangolare risalgono al periodo medievale, le tre a base semicircolare furono aggiunte in epoca rinascimentale durante gli interventi di restauro effettuati dai granduchi Medici. La pianta è a base trapezoidale, disposta su più livelli e poggiante su un lato su un torrione di avvistamento semicircolare.

Chiese

Chiesa di San Pietro Apostolo

chiesa san pietro apostoloZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: chiesa (X°-XVI° secolo)
Indirizzo: località Giglio Castello

Costruita nel X° secolo, fu ampliata e restaurata all’inizio del XV°. Contiene gli arredi di papa Innocenzo XIII° e le venerate reliquie di San Mamiliano, protettore dell’isola e di tutto l’Arcipelago Toscano. All’interno ci sono inoltre un magnifico crocifisso d’avorio del XVI° secolo, opera attribuita allo scultore Giambologna, e tele di Giuseppe Nasini (XVII° secolo).

Monumenti e luoghi da visitare nell’Isola del Giglio

giglio campese

Torre del Lazzaretto

Zona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: fortificazione (XVII° secolo)
Indirizzo: località Giglio Porto

Fu originariamente costruita nel 1622 come torre di avvistamento. Successivamente fu trasformata in lazzaretto per la quarantena di viaggiatori provenienti da zone a rischio di epidemie. Tra la fine dell’XVIII° secolo e gli inizi del XIX° furono gradualmente dismessi sia la torre che il lazzaretto. Dopo l’Unità d’Italia la costruzione fu venduta a privati e inglobata in un complesso abitativo. La particolarità della struttura è l’arrotondamento degli angoli che mettono in continuità le pareti dei lati attigui.

Torre del Saraceno

torre del sarracenoZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: fortificazione (XV° – XVI° secolo)
Indirizzo: località Giglio Porto

Conosciuta anche come Torre del Porto è ubicata di fronte al mare. La prima costruzione di epoca medievale era stata danneggiata nel corso di scorrerie e aveva subito un naturale degrado. Vari interventi di recupero furono effettuati a partire dalla seconda metà del XV° secolo. Tuttavia, negli anni successivi, la torre subì numerosi tentativi di assalto e, durante un’incursione di pirati saraceni, fu gravemente danneggiata. Il radicale intervento di ricostruzione avvenne verso la fine del XVI° secolo, quando la struttura fu ulteriormente fortificata da un rivellino esterno e da altri elementi difensivi. Il restauro fu commissionato dal granduca Ferdinando I° Medici. Il compito della costruzione è ben riconoscibile dall’esterno: lungo le pareti si aprono varie feritoie e finestrelle di forma quadrangolare. Sono numerose soprattutto nella parte superiore, da dove le cannoniere svolgevano le funzioni di attacco e di difesa attiva.

Torre del Campese

torre campeseZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: fortificazione (XVI°- XVIII° secolo)
Indirizzo: località Campese

Fu costruita nella seconda metà del XVI° secolo per ordine del granduca Cosimo I° Medici, per difendere l’area dalle incursioni dei pirati. All’inizio del XVIII° secolo la torre fu completamente ristrutturata e potenziata dal granduca Cosimo III° Medici, stavolta per controllare una secca corallina scoperta pochi anni prima. Tra i nuovi edifici realizzati ci fu anche la cappella gentilizia e alcuni alloggi per le sentinelle. Nel XIX° secolo iniziò la graduale dismissione delle attività militari, fino alla completa e definitiva chiusura, avvenuta dopo l’Unità d’Italia. In seguito la torre fu venduta a privati e trasformata in abitazione. Tra gli altri, ci abitò il genovese Enrico Alberto d’Albertis, scienziato, esploratore e navigatore transoceanico. È stata di nuovo recentemente restaurata come residenza privata.

Faro delle Vaccherecce

faro vaccarecceZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: faro (XIX° secolo)
Indirizzo: località Giglio Castello

Conosciuto come Faro Antico del Giglio è una faro marittimo ubicato su un promontorio a nord dell’abitato. Fu costruito nel 1850, ma presto si dimostrò inadeguato e fu sostituito da due altri fari, funzionanti con alimentazione elettrica: faro del Fenaio e faro di Capel Rosso. La costruzione è costituita da una torre ottagonale e una terrazza sommitale dove era collocato il tiburio della lanterna, oggi non più presente.

Spiagge

Le Caldane al GiglioNell’Isola del Giglio due sono le spiagge più apprezzate per le particolari caratteristiche:

Arenella, piccola, con sabbia granitica dai riflessi dorati, raggiungibile via mare con barcaioli oppure con i motoscafi-taxi

Le Caldane, una caletta incantevole quasi mai affollata e con panorama stupendo, raggiungibile a piedi o via mare con barcaioli

Aree Naturali Marine

giglio3

Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Parco marino di importanza nazionale

Località dell’Isola del Giglio

isola giglio3Giglio Porto

Giglio Porto

giglio portoZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: villaggio balneare

Il villaggio, situato in un’insenatura sulla costa orientale dell’isola, è il punto d’approdo delle imbarcazioni e dei traghetti provenienti dalla terraferma. L’abitato, originariamente costituito da case di pescatori, si è tutto sviluppato attorno al porto. Nell’area retrostante ci sono numerosi terrazzamenti coltivati a vigneti.

Giglio Castello

Zona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: borgo di origine medievale

Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è collocato nella parte più elevata dell’isola. L’abitato, di chiare origini medievali, è dominato dall’imponente Rocca Aldobrandesca (o Pisana), parte integrante del complesso difensivo assieme alle caratteristiche e ben conservate mura che racchiudono interamente il borgo e alcune torri. Da più punti in alto si gode un magnifico panorama di una parte dell’Arcipelago Toscano e della costa meridionale della Maremma.

Giglio Campese

giglio campeseZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: villaggio balneare

È una moderna località balneare situata sulla costa nord-occidentale dell’isola, di fronte a un’ampia spiaggia, all’interno di una baia, la cui estremità meridionale è delimitata da una serie di suggestivi faraglioni. La Torre del Campese è situata su un isolotto roccioso.

Isola Giannutri

gianutri isolaZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: isola
Accesso: biglietto giornaliero di €uro 4,00, in vigore tutto l’anno
Collegamenti: giornalieri durante la stagione estiva da Porto Santo Stefano (Comune Argentario – GR) con un’ora di navigazione; i collegamenti sono ridotti durante l’inverno. Servizi aggiuntivi da e per l’Isola del Giglio
Esercente: Società Maregiglio tel. +39 0564 809309.

A forma di mezzaluna, è carattterizata da costa rocciosa piena di grotte e piccole suggestive insenature. Tutta l’isola è un’area naturale protetta, con una riserva marina lungo buona parte della costa. Fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

 

isola gianutriAbitata occasionalmente durante l’Età del Bronzo, l’isola conobbe il massimo splendore in epoca romana, quando furono costruiti il porto e una villa.Dopo la fine dell’Impero l’isola fu disabitata per molti secoli: situata in mare aperto e quasi piatta, non aveva né rifugi naturali né fortificazioni in caso di incursioni. Spesso gli stessi pirati (saraceni prima, barbareschi poi) si nascondevano nelle grotte prima di assalire le coste della Toscana. Inglobata nello Stato dei Presidi durante la seconda metà del XVI° secolo, era però considerata anche dalla stessa Spagna il punto debole del piccolo stato.

La balneazione è consentita solo sulle spiagge ghiaiose di Cala Maestra e Cala Spalmatoio. Giannutri è molto atttraente per ogni tipo di attività subacquea per le pareti sottomarine ricche di gorgonie, spugne, coralli e tunicati. Ci sono eccellenti punti di immersione: Punta Secca, Punta di San Francesco, Punta Pennello, Punta del Calettino, Parete di Cala Brigantina, gli Archetti.

isola gianutri1

La maggior parte dei fondali è stata formalmente dichiarata zona protetta, ma l’immersione è consentita negli estesi fondali coperti di posidonie. Due relitti sommersi – quello dell’Anna Bianca (a 40-50 metri di profondità) e quello del Nasim (a 60 metri) – costituiscono un interessante diversivo per i sub.

ARTE E MUSEI

Musei dell’Isola del Giglio

Museo della Mineralogia e Geologia dell'Isola del Giglio

museo mineralogiaZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio  (GR)
Tipo: museo di mineralogia
Indirizzo: via Provinciale, 9 – località Giglio Porto

Il museo espone minerali, rocce, fotografie e documenti raccolti dal professor Alessandro Fei, curatore scientifico del museo. Nelle vetrine sono visibili stalattiti estratte della cava del Campese, all’interno dell’isola, il gesso di Punta delle Saline e l’epidoto (silicato) di Poggio Giannetto.

Siti archeologici

Due sono gli importanti siti archeologici: Villa Romana dei Domizi Enobardi in località di Giglio Porto e la Villa Romana dell’Isola di Giannutri.

Visite: guidate con guide specializzate per gruppi (massimo 25 persone)
Periodo: da giugno a settembre; in altri mesi su prenotazione e per gruppi con il pagamento di un biglietto forfettario di €uro 200
Biglietto: €uro 8,00
Informazioni e prenotazioni: Info Park tel. +39 0565 908231.

Villa Romana dei Domizi Enobarbi

villa romana domizi enobarbiZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: sito archeologico romano (I° secolo)
Indirizzo: località Giglio Porto

A margine dell’abitato sono stati individuati i resti della villa romana dei Domizi Enobarbi, risalente al I° secolo d.C. e ristrutturata durante quello successivo. La villa era su due livelli, posizionata in modo tale da sfruttare il declivio della scogliera: probabilmente la parte superiore era quella residenziale, mentre a quella inferiore apparteneva una lunga terrazza panoramica, elegantemente mosaicata. Inoltre una vasca per la piscicultura. Poco, purtroppo, rimane della villa, in parte attorniata da edifici più recenti, in parte sommersa. La vasca per la piscicultura è invece ancora ben visibile nella piccola insenatura dello stabilimento balneare Saraceno.

Villa Romana dell'isola Giannutri

villa romana Isola GianutriZona: Maremma del Sud e Arcipelago Toscano
Comune: Isola del Giglio (GR)
Tipo: sito archeologico romano (II° secolo)
Indirizzo: Isola Giannutri

In prossimità di Cala Maestra sono state scoperte importanti tracce di epoca romana: resti dell’antico porto e di una villa costruita nel II° secolo d.C. Nonostante la rilevanza artistica e storica, fino al 2004 il terreno era di proprietà privata. Fortunatamente da qualche tempo sono iniziati i lavori di restauro. A Punta Scaletta è stato invece individuato uno scafo romano ancora integro, mentre a Cala Spalmatoio tracce di epoca etrusca e romana.

COSA FARE

Eventi

Festa di San Lorenzo e Palio Marinaro

Festa di San Mamiliano GiglioTipo: festeggiamenti religiosi
Località: Giglio Porto
Periodo: 10 agosto

La festa in onore del patrono è articolata su vari momenti: il tradizionale Palio Marinaro, la processione sul mare di fronte a Giglio Porto, danze serali, spettacoli pirotecnici.

Festa di San Rocco

Giglio pirotecniaTipo: festeggiamenti religiosi
Località: Giglio Campese
Periodo: 16 agosto

Concerti, spettacoli in piazza e fuochi d’artificio in onore del patrono.

Festa di San Mamiliano dei Turchi

festa san mamilianoTipo: festeggiamenti religiosi e folclore
Località: Giglio Castello
Periodo: 18 novembre

Festa dedicata al patrono si articola sulla processione, sul Palio degli Asini e sulla tradizionale “quadriglia”. L’evento ricorda anche quella sorta di competizione che si scatenò per impossessarsi delle spoglie del santo, morto eremita nell’isola di Montecristo. Durante la solenne messa viene esposto il reliquiario d’argento contenente il braccio del santo e le armi sequestrate ai razziatori turchi.

Sport

giglio6Gli sport maggiormente praticati sono quelli legati al mare e alla subacquea. I fondali dell’isola sono tra i più attraenti del Mare Mediterraneo. È possibile praticare il nuoto e la vela. Ci sono alcuni campi da tennis e un campo di calcio.  Su tutte le acque e le coste dell’isola si possono praticare liberamente vari tipi di pesca (sportiva, dalla barca, in deriva e subacquea).

Subacquea

Il vanto dell’isola è il ventaglio di attività subacque nel mare circostante, conosciuto e apprezzato a livello internazionale. L’attrattiva sono soprattutto le bellissime gorgonie rosse, visibili oltre i 35 metri di profondità, che punteggiano fondali abitati da un ricca fauna marina. Nelle acque più profonde ci sono branchi di tonni, barracuda, lecce, mentre nelle numerose fessure delle rocce vivono cernie, murene, aragoste.

Gran parte delle immersioni sono poco impegnative e i punti di immersione più frequentati sono:

Piantina Immersioni

1 – Cala Cupa (42°22′8.03″N 10°55′4.09″E) – (15-30 metri): l’area è ricca di reperti archeologici, gorgonie rosse e gialle.

2 – Le Scole (42°21′20.4″N 10°55′47.8″E) – (15-40 metri): è l’area più adatta sia a principianti che ai più esperti. Ci sono gorgonie rosse e gialle e spirografi.

3 – Punta del Fenaio (42°23′19.7″N 10°52′48.9″E):  è una parete verticale per sub esperti che scende fino a 90 metri, ricca di fauna e in cui si possono vedere le rare stelle gorgone e, talvolta, il pesce San Pietro.

4 – Punta delle Secche (42°23′00.7″N 10°52′43.4″E) – (15-50 metri): ricca di gorgonie gialle e rosse e, talvolta, frequentata dai rari pesci luna.

5 – Punta di Capel Rosso (42°18′55.61″N 10°55′11.86″E) – (20-40 metri): costituita da scogli di granito ricchi di vita e pesce stanziale. È frequente avvistare dentici e, talvolta, tonni.

6 – Scoglio del Corvo (42°20′19.2″N 10°53′22.4″E) – (15-70 metri): la parete di roccia si allunga in mare aperto e cade ripida in profondità, dando origine a canyon che, già dai primi metri, sono ricoperti di spugne e gorgonie gialle. Bisogna prestare attenzione a causa della forte corrente.

7 – Scoglio della Cappa (42°21′0.79″N 10°52′49.33″E): adatto all’immersione semplice fino ai 15 metri, con caratteristico fondale sabbioso popolato dalla posidonia in cui ci sono talvolta, cavallucci marini.

8 – Scoglio di Pietrabona (42°19′48.9″N 10°53′57.2″E) – (20-50 metri): le rocce sono ricoperte di gorgonie gialle, tunicati e spirografi. Ci sono anche aragoste e pesci luna. La  corrente sottomarina è moderata.

9 – Secca di Pignocchi, Secca delle Secchi e Tralicci (5-45 metri): formano una specie di catena allungata parallela al litorale con grossi massi di granito e dove sono visibili coralli colorati.

10 – Zampo di Gatto  (27-50 metri): nel tratto tra Punta Torricella a Punta Corbaia (vicino a Punta del Capel Rosso) sul fondale ci sono gorgonie e spugne nella parte più rasa e, oltre i 50 metri, c’è una serie di picchi e pareti dove vivono scorfani, murene, aragoste.

13. Cala dell’Allume (15 metri): il fondale della baia e quello attorno all’Isola della Cappa è pieno di posidonie.

Anche i fondali di Giannutri sono un’attrazione per chi pratica le discipline subacquee. In particolare due relitti di navi, posizionati a nord e a sud della protuberanza di Monte Adami.

Il primo è il Nasim, un mercantile che in navigazione notturna impattò contro le rocce di Punta Pennello. Il carico di automobili si sparse tutto intorno e ha creato una visione grottesca. Tra le lamiere del relitto vivono scorfani, mostelle, gamberi, piccole aragoste, astici. L’altro è l’Anna Bianca che il 3 aprile 1971 affondò di fronte a Cala Ischiaiola. Il relitto giace a circa 40 metri di profondità e può essere visitato solo da subacquei con una certa esperienza. Tra le lamiere vivono molti gronghi.

Arrampicata

arrampicataL’Isola del Giglio offre moltissime possibilità di praticare l’arrampicata (bouldering). L’area più frequentata è quella nella quale ci sono numerosissimi blocchi di granito, con due ampie pareti sulla collina dove è ubicato il faro.

ITINERARI

Percorsi

Trekking

Nonostante le dimensioni limitate una trentina di itinerari pedonali/trekking sono possibili all’interno dell’isola.

Quello denominato Bosco del Dolce è probabilmente il più attraente:

Tipologia: escursionistico
Lunghezza: km. 3,60
Dislivello totale (discesa): m. 374
Tempo medio di percorrenza: 2 ore
Difficoltà: percorso in discesa con medio dislivello, facilmente percorribile

Giro dell’isola in barca

giro in barcaTipo: percorso marittimo
Partenza: località Giglio Porto
Tempo: una giornata

Il giro dell’isola può essere effettuato su una barca a noleggio oppure con il barcaioli locali. L’itinerario inizia a Giglio Porto. Appena fuori dal porto ci sono gli scogli lisci de Lo Scalettino, affollati durante l’estate. Più avanti c’è la Torre del Lazzaretto che sovrasta l’omonima cala. Dopo c’è Cala Cupa con una cava di granito in disuso. In seguito la spiaggia dell’Arenella da dove si può osservare il vecchio faro delle Vaccherecce.

Proseguendo c’è lo scoglio della Croce, zona d’immersione. Dopo ci sono una serie di cale ricche di vegetazione mediterranea con pini marittimi e cisti. In questo punto si trova la Rota, un enorme scoglio circolare simile a una ruota. Il prossimo punto è Cala Molella, nella quale è consigliata la sosta.

Successivamente la spiaggia del Campese in fondo alla baia e con un paesaggio magnifico. Si può vedere ancora la teleferica dell’antica miniera di pirite dell’Allume. La tappa successiva è l’isolotto della Cappa, anche questo punto di immersione, per arrivare a Cala del Corvo con la piccola grotta. Qui è consigliato un bagno in mare. La successiva attrazione è lo scoglio di Pietrabuona e, poco dopo, Punta del Capel Rosso, l’estremità meridionale del giglio. Costeggiando Punta della Torricella si intravede la spiaggia Le Caldane e gli scogli di Le Scole. Nell’ultimo tratto del percorso verso il porto si vede la Cala del Saraceno con i resti di una villa romana del I° secolo.

CULTURA

Storia

isola giglio castelloGiglio Castello

Il nome ha origine dalla presenza delle capre: aigylion in greco e la successiva trasformazione nel vocabolo latino igilium. L’isola fu abitata fin dall’Età del Ferro e, successivamente, fu probabilmente una base militare etrusca. Anche in epoca romana fu una base di una certa importanza. Nei secoli successivi fu governata da varie famiglie nobili mentre, nell’alto Medioevo entrò a far parte dei domini della famiglia Aldobrandeschi e, quindi, di Perugia. Dal 1264 al 1406 fece parte dei possedimenti di Pisa e quindi di quelli di Firenze. Nel 1446 fu occupata dalle milizie di Alfonso d’Aragona e poi fu inserita nello Stato dei Presidi. Nel 1558 entrò stabilmente a far parte del Granducato di Toscana.

Come altre isole dell’Arcipelago Toscano, anche il Giglio fu spesso vittima di scorribande e saccheggi. La più micidiale avvenne nel 1544: il pirata Khayr al-Din, detto il Barbarossa, saccheggiò l’isola, uccise chiunque resisteva e deportò, come schiavi, oltre 700 abitanti. Le incursioni di pirati turchi e barbareschi continuarono purtroppo fino al 1799, anche se quest’ultima fu respinta con successo.

A lungo e fino alla metà del XX° secolo l’economia dell’isola si basò sull’agricoltura e su una cava di pirite piuttosto importante. Negli ultimi decenni il turismo è senza dubbio divenuto la principale componente economica.

Curiosità

Le spoglie di San Mamiliano

festa san mamilianoDopo la morte di San Mamiliano nell’Isola di Montecristo, si scatenò una sorta di competizione per impossessarsi delle spoglie dell’eremita. L’accaparramento di reliquie da venerare e a cui chiedere grazie era una delle ossessioni dell’Italia medievale, ricerca che spesso includeva anche un vero e proprio acquisto. La tradizione riferisce che, appena appresa la notizia della morte di Mamiliano, alcuni abitanti del Giglio navigarono fino a Montecristo e riuscirono a impossessarsi di un braccio dell’eremita, staccandolo dal corpo.

La preziosa reliquia rimase appannaggio dell’isola e fu venerata durante i secoli successivi. Il potere miracoloso sarebbe confermato da un fatto avvenuto nel 1799. Durante un attacco di pirati barbareschi all’isola, sebbene inferiori per numero gli abitanti riuscirono a respingerli. L’intervento di San Mamiliano sarebbe stato quello di far apparire sulle mura del castello moltissimi armati, scoraggiando così gli assalitori. Tra l’altro, storicamente, questa fu l’ultima incursione contro l’Arcipelago Toscano.

L'ultimo assalto

Il 18 novembre 1799 avvenne l’ultimo tentativo di conquista dell’isola: sette navigli di pirati barbareschi si avvicinarono alla costa e sbarcarono circa 2.000 razziatori. Nonostante il parere contrario del comandante militare gli abitanti portarono a Giglio Castello un piccolo cannone e iniziarono a bombardare gli assalitori. Questi, alcuni dei quali pare si fossero attardati a bere il vino trovato nel villaggio, furono respinti con varie perdite e i superstiti ricacciati a bordo. Alcuni pirati furono più tardi catturati addirittura nei vigneti in cui si erano rifugiati.

Un misterioso affondamento

Il 3 aprile 1971 la nave Anna Bianca affondò di fronte a Cala Ischiaiola. L’evento fu attribuito alle cattive condizioni meteorologiche, ma per diverso tempo fu ipotizzata una spiegazione diversa. L’equipaggio avrebbe programmato l’incidente per effettuare una frode nei confronti della società assicuratrice.

Il dramma della Costa Concordia

costa concordiaNel gennaio 2012 la Costa Concordia, una nave da crociera proveniente da Civitavecchia e con a bordo oltre 4.00 persone, fu protagonista in un tragico incidente: avvicinatasi imprudentemente alla costa urtò uno scoglio che aprì nella chiglia una falla di circa 70 metri. Nell’incidente persero la vita 30 passeggeri, mentre la nave si adagiava sullo scalino roccioso in prossimità di Giglio Porto. I lavori di rimozione del relitto sono terminati all’inizio di 2014.

Filmografia

la grande bellezzaNell’isola sono stati girati alcuni film, tra cui:

Viaggio con Anita (1978)

Il sommergibile più pazzo del mondo (1982)

La Grande Bellezza (2012), Oscar 2014 come miglior film straniero

GASTRONOMIA

Piatti tipici

IMG_6724Spaghetti al corsaro

Piatti di pesce

Nell’isola sono consigliati i piatti a base di pesce perché dentici, polpi, ricci di mare, crostacei (aragoste, astici, scampi, gamberoni) abbondano nelle acque del mare. Tra le specialità raccomandate:

  • spaghetti al sugo di ricci di mare
  • zuppe di verdure selvatiche
  • pesce alla griglia (pescespada, tonno, orata)
  • acciughe fritte

Panficato

panficato

È un dolce legato al periodo natalizio, che ha l’aspetto di una pagnotta di colore bruno. Gli ingredienti principali sono fichi, noci, marmellata, scorze di arancio e frutta (mela o pera) con poca farina o pane. Da consumarsi sorseggiando vino passito o Ansonica

Prodotti tipici

Vino Ansonica

vino ansonaco

Nell’isola la produzione di vino è relativamente limitata per la scarsità di ampi terreni pianeggianti o collinari. Nondimeno la coltivazione della vite ha una storia antica che, certamente, risale all’epoca romana. Attualmente i vigneti, che sfruttano il clima mite e secco dell’isola, producono un quantitativo relativamente limitato di bottiglie, ma di qualità indubbiamente eccellente. Merita una menzione particolare l’Ansonica, un vino bianco, robusto ma morbido, dal sapore fruttato, da bere abbastanza giovane. Accompagna ottimamente primi conditi con sughi di mare e torte salate.

SERVIZI TURISTICI

Trasporti

argentarioTraghetto Isola Giglio – Porto Santo Stefano

Traghetti

L’Isola del Giglio è collegata alla terraferma dai traghetti Toremar e Maregiglio che funzionano dalle 7.00 di mattina fino alle 20.00 della sera. La traversata da Porto Santo Stefano (comune di Monte Argentario – GR) a di Giglio Porto dura meno di 1 ora in condizioni normali. È possibile prenotare online. In alcuni periodi dell’anno è necessario il permesso per la circolazione con la propria automobile.

toremarToremar

Tel.: +39 0564 810803 / 0564 809349
Sito: www.toremar.it

 

 

 

 

 

maregiglioMaregiglio

Tel.: +39 0564 812920 / 0564 809309
Sito: www.maregiglio.it

 

 

 

 

 

Aquavision s.r.l.
Indirizzo: piazza Vittorio Emanuele 4 – Marciana Marina (LI)
Informazioni e prenotazioni: tel +39 0565 976022 / +39 328 7095470
Email: info@aquavision.it
Sito: www.aquavision.it

La società effettua varie attività marittime tra cui collegamenti regolari da Porto Azzurro (Isola d’Elba) all’Isola del Giglio, con escursione sincronizzata con i servizi.

Diving

Sub - diving

cala dell'Arenella GiglioInternational Diving
via del Saraceno, 60 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 0564 809460
Email: info@internationaldiving.it
Sito: www.internationaldiving.it

Max Shark
Via Oreglia, 3 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 329 8022737
Email: max.shark@yahoo.it
Sito: www.maxshark.it

Skindrivers Technical Scuba Diving
Via T. De Revel, 7-13 – località Giglio Porto (GR)
Tel.: +39 0564 809201 / +39 338 7358052
Email: info@skindrivers.it
Sito: www.skindrivers.it

Deep Blu Diving College
Via Provinciale, 30 – località Giglio Campese (GR)
Tel.: +39 0564 804190
Email: aldobaffigi@tiscali.it
Sito: www.divingcollege.it

Campese Diving Center
Via di Mezzo Franco, 14 – località Giglio Campese (GR)
Tel.: +39 0564 804121
Sito: www.cdc-giglio.de

Giglio Diving Club
Via della Torre Campese  – località Giglio Campese (GR)
Tel: +39 0564 804065 / + 39 348 5828426
Email: gigliodiving@hotmail.com
Sito: www.gigliodiving.it