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A San Godenzo l’incontro tra Dante e gli altri esiliati

San_Godenzo-StemmaIl comune di San Godenzo è collocato proprio sullo spiovente dell’Appennino Tosco-Romagnolo, lungo la strada che sale verso il Passo del Muraglione per proseguire poi verso Forlì (Regione Emilia Romagna). La zona è caratterizzata da torrenti, cascate e rigogliosi boschi, in un ambiente di notevole bellezza paesaggistica e indubbio valore ambientale. Un terzo dell’intero territorio comunale è incluso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinese, Monte Falterona e Campigna. Il turismo è diventato fonte di proventi in tempi più recenti.

ZONA  Mugello
TIPO cittadina appenninica
COORDINATE 43°55′00″N 11°37′00″E
ALTITUDINE 404 metri s.l.m.
PRODOTTI castagne
SPORT trekking escursionistico, equitazione, pesca sportiva
CONFINI  Dicomano (FI), Londa (FI), Marradi (FI), Pratovecchio Stia (AR)

san godenzo mapInformazioni  Turistichefirenze map

Comune di San Godenzo
Piazza del Municipio, 1 – 50060 San Godenzo (FI)
Tel: +39 055 8373826
info@comune.san-godenzo.fi.it
www.comune.san-godenzo.fi.it

COSA VEDERE

Chiese

Abbazia di San Godenzo

Abbazia di San Gaudenzio

abbaziaZona: Mugello
Tipo: chiesa-abbazia (XIV° secolo)
Tel.: +39 055 8374061

La chiesa fu costruita nel 1028, assieme ad un monastero benedettino, dal vescovo Jacopo il Bavaro ed è uno dei più importanti edifici religiosi toscani di stile romanico. Nel giugno 1302 l’abbazia ospitò una riunione tra esuli fiorentini, ghibellini e guelfi bianchi, questi ultimi rappresentati anche dal poeta Dante Alighieri. Scopo dell’incontro era un’intesa con la famiglia Ubaldini, premessa necessaria per tentare di riconquistare Firenze, all’epoca totalmente controllata dai guelfi neri.

Successivamente la chiesa andò incontro ad una fase di declino dovuta alla ristrutturazione dell’ordine benedettino. Nel XX° secolo l’edificio fu oggetto di restauri che recuperarono l’aspetto originale. La chiesa ha tre navate, divise da pilastri, con presbiterio fortemente rialzato su un’ampia cripta, articolata con colonnine decorate da semplici capitelli cubici. Tra le opere d’arte spicca il polittico Madonna e quattro santi, attribuito a Bernardo Daddi (1333), l’Annunciazione (XVI° secolo) di  Franciabigio e la statua lignea San Sebastiano di Baccio da Montelupo (1506).

Chiessa di San Giorgio a Petrognano

Zona: Mugello
Comune: San Godenzo – località Petrognano
Tipo: chiesa (XIII° secolo)

La chiesa è ubicata sulla cima di Poggio alla Croce, in prossimità dell’antica strada medievale che varcava l’Appennino in direzione della Romagna. Probabilmente esistente già nel IX° secolo, fu successivamente donata dal vescovo Jacopo il Bavaro all’Abbazia di San Gaudenzio. Nella chiesa prese dimora una piccola comunità di frati benedettini. È una tipica  chiesetta di montagna, a capanna, di aspetto modesto e dalle linee semplici, con navata unica. Nel rosone sulla facciata l’effigie del patrono San Giorgio. L’edificio subì gravi danni nel terremoto del 1919 e fu completamente restaurata nel 1938 per iniziativa del parroco e con l’aiuto dell’intera comunità.

Località nei dintorni di San Godenzo

Castagno d'Andrea

castagno andreaZona: Mugello
Comune: San Godenzo – località Castagno d’Andrea
Tipo: villaggio appenninico

È una stazione climatica situata ai piedi del Monte Falterona, a 725 metri s.l.m. Circondato da una cerchia scenografica di monti, ricchi di sorgenti, è un luogo molto suggestivo. Come tutta la zona circostante anche Castagno fu dominato fin da prima dell’anno Mille dai Conti Guidi. Nel 1335 l’abitato fu distrutto da una grossa frana e fu ricostruito più a valle, dove si trova tuttora. Nel 1366 fu acquistato da Firenze e trasformato in libero comune, con ampia facoltà legislativa. Dalla fine del XIV° secolo alla prima metà del XV° l’economia del villaggio fu legata soprattutto alla produzione di legname, destinato alla costruzione del Duomo di Firenze.

Qui, nel 1421, nacque Andrea del Castagno, grande pittore del Rinascimento fiorentino. Il forte terremoto del 1919 distrusse l’intero abitato, ricostruito posteriormente. Oggi il villaggio vive soprattutto di turismo ambientale. Un’importante risorsa è quindi quella del marrone, di ottima qualità e prodotto insostituibile sulle tavole autunnali. Attualmente Castagno d’Andrea è una delle porte d’accesso al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il Centro Visite espone testimonianze storiche, culturali e naturali del territorio. Da segnalare la Chiesa di Martino dove è visibile un ciclo di affreschi di Pietro Annigoni (1967) raffiguranti la Madonna, San Giovanni e un Crocifisso.

Riserve naturali

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Castagneto-dautunnoZona: Casentino e Mugello
Comune: Bibbiena (AR), Chiusi della Verna (AR), Pratovecchio Stia (AR), Poppi (AR), Londa (FI), San Godenzo (FI)
Tipo: area naturale protetta ANPIL con cascate, piccoli borghi e percorsi trekking
Indirizzo: Centro Visite – Via della Rota, 8 – 50060 San Godenzo  (FI)
Tel. +39 055 8375125
Email: info@comune.san-godenzo.fi.it

Un terzo dell’intero territorio del comune di San Godenzo è incluso nel grande parco. Si tratta di una zona prevalentemente montuosa e che si allunga attorno alla dorsale del crinale appenninico. Qui spicca il Monte Falco che, con i suoi 1.658 metri, è la vetta più alta dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Dominano i boschi e le cascate, in un ambiente di notevole bellezza paesaggistica e indubbio valore ambientale.

foreste casentinesiIl secolare uso del territorio ha lasciato una fitta trama di sentieri e di mulattiere che sono stati recuperati soprattutto grazie all’intervento del Parco stesso e alla sempre più diffusa sensibilità per la natura. I percorsi che possono essere affrontati in questa zona sono di vari tipi. Per l’escursionista allenato c’è la lunga traversata da Castagno d’Andrea a Chiusi della Verna: circa 60 chilometri che possono essere percorsi in tre giorni di buona camminata. Altrimenti ci sono itinerari più brevi, di tipo “tematico”, che rientrano tra i Sentieri Natura allestiti dal Parco. Tra questi risultano particolarmente attraenti “Acquacheta – La valle e le cascate di Dante” e “Castagno d’Andrea – La civiltà del castagno”.

Il Centro Visite fornisce informazioni, distribuisce materiale illustrato e didattico sul Parco. All’interno ci sono fotografie, documenti, pannelli esplicativi, plastici, giochi didattici e interattivi che creano percorsi stimolanti. Qui si può avere un primo contatto con la realtà al di fuori del Centro, con tematiche proprie della zona come la raccolta dei marroni, i tempi delle rocce, la cultura dei contadini e degli abitanti delle montagne. Il Centro documenta anche la presenza della civiltà etrusca sul Monte Falterona e il periodo della Linea Gotica e delle sue disastrose conseguenze. Ancora all’interno del Centro si può osservare un plastico sulla morfologia del territorio e la stanza degli antichi attrezzi da lavoro del marrone, attività che ha permesso la sopravvivenza di molti abitanti.

foresta della lamaMonte Falterona

Considerata montagna sacra fin dai tempi degli Etruschi che qui si recavano ad invocare gli dei e a rinfrancare la salute nelle acque medicamentose del Lago degli Idoli. Infatti il nome deriva dall’etrusco Fal Truna (trono degli dei). Le cime dei monti sono in parte coperte da faggete, molte delle quali destinate a diventare boschi di alto fusto. Altre invece ospitano vecchi boschi cedui, solcati da viottoli che, in passato, i muli hanno tracciato andando da carbonaia a carbonaia. Su questi monti vivono caprioli, cervi, cinghiali e, in tempi più recenti, vi sono ricomparsi anche i lupi.

san-godenzo-cascataCascata dell’Acquacheta

Le acque del Fosso Acquacheta compiono un salto di circa 70 metri scivolando a tratti, precipitando dai cornicioni arenacei sporgenti. Vicino al lago, c’è il borgo dei Romiti, sorto nel XV° secolo sulle rovine dell’eremo del monastero di San Benedetto in Alpe, nel quale trovò rifugio anche Dante Alighieri durante il primo periodo dell’esilio da Firenze.

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna

Parco di importanza nazionale

ARTE E MUSEI

Musei

Museo Virtuale Andrea del Castagno

Zona: Mugello
Tipo: museo d’arte
Indirizzo: Via della Rota, 8 – San Godenzo (FI)
Tel.: +39 055 8375125
Email: info@comune.san-godenzo.fi.it
Orari: sabato e domenica  9.00-12.00 e 15.30-17.30
Ingresso: gratuito

Il museo è interamente dedicato al pittore Andrea del Castagno e si trova all’interno del Centro Visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il museo è in realtà un viaggio nell’itinerario artistico del pittore ma anche attraverso i luoghi della memoria attraverso un’esposizione con ingrandimenti fotografici montati su pannelli di una selezione delle opere più significative come la Passione e Ultima Cena, San Giuliano, la Trinità e San Gerolamo.

COSA FARE

Eventi

Dante Ghibellino

Transfer 100323 32439Tipo: rievocazione storica
Periodo: luglio

La manifestazione rievoca l’incontro dei fuoriusciti fiorentini – guelfi bianchi e ghibellini – avvenuto nell’Abbazia di San Godenzo nel giugno 1302. La contesa tra guelfi neri e guelfi bianchi si era conclusa con la cacciata di questi ultimi da Firenze e con la condanna a morte in contumacia del grande poeta Dante Alighieri da parte del podestà di Firenze, Cante Gabrielli da Gubbio. Subito dopo i bianchi espulsi trovarono asilo presso i Conti Guidi nella zona del Casentino.

Sostanzialmente il convegno di San Godenzo si tenne per stipulare un accordo tra le nobili famiglie cacciate da Firenze, per garantire economicamente gli Ubaldini, signori del Mugello, qualora avessero subito un attacco di Firenze nel loro castello di Monteaccianico.

ITINERARI

Percorsi

San Godenzo - riserva naturale

I sentieri degli etruschi

Sono quattro itinerari che, in parte, utilizzano sentieri già tracciati e che collegano l’area archeologica di Frascole a quella del Lago degli Idoli, sul versante meridionale del Monte Falterona, ripercorrendo quelle che si suppone fossero vie di epoca etrusca. Gli itinerari sono disponibili con partenza anche dalle località di Contea  (frazione di Dicomano e Londa.

Itinerario VIOLA

Partenza: Cappella di Tizzano – località Castagno d’Andrea (comune di San Godenzo – FI)

Itinerario particolarmente lungo e faticoso. Richiede allenamento e buone condizioni climatiche. Questo percorso si collega idealmente all’itinerario ROSSO per raggiungere il Lago degli Idoli, luogo di culto etrusco sul Monte Falterona. Parte dalla Cappella di Tizzano (760 metri), da raggiungere in automobile (strada sterrata con qualche tratto sconnesso). Il percorso segue sostanzialmente il crinale, lungo il sentiero CAI 1 e CAI 00, fino a raggiungere quasi la sommità del Monte Falterona. Molto interessante, se ben organizzata, la discesa dei due itinerari VIOLA e ROSSO con partenza da Castagno d’Andrea. La partenza èconsigliabile all’alba, salendo sul crinale del Falterona e visitando in breve l’area, per scendere poi il lungo crinale verso Dicomano. Da qui, nei giorni lavorativi, il ritorno a Castagno d’Andrea avviene in autobus di linea. È opportuno informarsi dettagliatamente sugli orari e tenere un buon passo.

CULTURA

Storia

San GodenzoIl nome deriva da San Gaudenzio, un eremita che si era ritirato su queste montagne per condurre una vita di preghiera. In suo onore, verso la fine del XI° secolo, fu costruita un’abbazia benedettina e poi, come accadeva frequentemente nel Medio Evo, intorno all’edificio religioso sorsero le prime case. Il territorio fu inizialmente possedimento dei Conti Guidi ma, nel 1344, fu ceduto a Firenze.

Tra la fine del XIV° secolo e gli inizi del successivo l’economia della zona si basò essenzialmente sulle  risorse del bosco e dell’allevamento. Poi, dopo l’arrivo della famiglia Ausburgo-Lorena alla guida del Granducato di Toscana (1737), furono intraprese riforme anche a protezione dei boschi e dell’agricoltura.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, tutto il territorio si trovò proprio in mezzo alla “Linea Gotica”, dove l’esercito germanico si attestò tra il 1944 ed il 1945. La maggior parte delle case furono rase al suolo e la popolazione fu costretta a rifugiarsi altrove, anche oltre l’Appennino. Nel 1945 iniziò la ricostruzione. Oggi tra le attività economiche sono prevalenti l’artigianato del legno, del ferro battuto e della pietra.

SERVIZI TURISTICI

Dove dormire a San Godenzo

Alberghi

Albergo Ristorante LO CHALET

Indirizzo: Via Forlivese n.69 – 50060 San Godenzo (FI)
Tel. +39 055 8374043 o  +39  3339606335
Email: giardinigiovanni59@gmail.com

Albergo Ristorante Agnoletti

Via Forlivese n.74 – 50060 – San Godenzo (FI)
Tel. +39 055 8374016

Agriturismi

La Germana

Indirizzo: Località Spaliena 157 – San Godenzo (FI)
Tel. +39 0558374244
Sito: www.agriturismolagermana.it

Tenuta Mazzini

Località Castagneto Il Moro, 39 – San Godenzo (FI)
Tel. +39 055 8374386
Email: tenutamazzini@mi-da.com

Il Colle

Località Colle, 111 – San Godenzo (FI)
Tel. +39 055 8374374
Sito: www.agricolle.it
Email: agricolle@libero.it

Santalvico

Località Santalvico, 88  – San Godenzo (FI)
Tel. +39 055 8379056  o  +39 340 2302777
Email: santalvico88@libero.it

Podere I Lastri

Localita I Lastri – San Godenzo (FI)
Tel. +39  338 8881402
Email:  info@podereilastri.it

L’Eremo

Localita Eremo, 58  – San Godenzo (FI)