Itinerari religiosi - Via Volto Santo

 

“La coscienza d’Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio”

W. Goethe

Tra monasteri e abbazie famose, spiritualità e natura

Sono sempre in numero maggiore i turisti che, stanchi della vacanza “tradizionale” del tipo mare o monti, scelgono destinazioni dove predominano il silenzio, il raccoglimento religioso e la meditazione. In Toscana ci sono grandi monasteri, numerose abbazie, moltissime pievi ed eremi, tutti luoghi di grande importanza per la fede cristiana. Molti di questi sono anche particolarmente attraenti per la bellezza, la natura circostante e le opere d’are contenute. In qualcuno c’è anche la possibilità di soggiornare e partecipare a incontri, convegni, seminari, ecc.

Sono sufficienti pochi esempi per capire quanto può offrire la Toscana: Camaldoli e La Verna sono complessi religiosi, entrambi situati all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi, tra i più visitati per il ruolo nella fede cristiana, la storia e la bellezza dell’ambiente naturale. Monte Oliveto Maggiore, Le Celle, l’Abbazia di San Salvatore sono solo alcuni altri dei tanti complessi religiosi dove è possibile vivere esperienze toccanti.

In questa pagina segnaliamo alcuni dei più notevoli complessi religiosi, la cui visita dovrebbe rimanere impressa a lungo nella memoria.

PROVINCIA DI FIRENZE

AREA FIORENTINA E MUGELLO

Eremo di Monte Senario

Vaglia (FI)
Santuario dei Servi di Maria del XV° secolo

PROVINCIA DI AREZZO

CASENTINO

Santuario La Verna

Chiusi della Verna (AR)
Complesso religioso francescano

Pieve di Romena

Pieve romanica del XII° secolo

Eremo e Monastero di Camaldoli

Monastero ed Eremo benedettino del XII°-XV° secolo

PROVINCIA DI SIENA

CHIANTI E CRETE SENESI

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

Abbazia benedettina del XVI° secolo

Certosa di San Pietro a Pontignano

Abbazia certosina del XIV° secolo

PROVINCIA DI LUCCA

GARFAGNANA

Eremo di Calomini

Fabbriche di Vergemoli (LU)
Eremo e convento del XII°-XIV° secolo

Santuario di San Pellegrino in Alpe

Santuario del XV° secolo tra Toscana ed Emilia Romagna

PROVINCIA DI LIVORNO

LIVORNESE

Santuario di Montenero

Livorno (LI)
Santuario mariano ritenuto miracoloso

PROVINCIA DI MASSA CARRARA

LUNIGIANA

Abbazia di San Caprasio

Abbazia di San Caprasio

La chiesa fu fondata nell’884 dal Marchese di Toscana Adalberto I°, proprio nel luogo dove qualche anno prima aveva costruito un castello. Dal 1050 risulta dedicata all’eremita San Caprasio, le cui spoglie, secondo la leggenda, furono trasportate da Lerins (Costa Azzurra, Francia) ad Aulla per sottrarle alle scorribande dei pirati saraceni.

San Caprasio fondò una comunità religiosa con rigide regole che influenzarono, attraversando la Francia, anche le chiese dell’Irlanda e della Britannia. Gli scavi hanno riportato alla luce un sepolcro: all’interno di una monumentale tomba dell’XI° secolo, è stato trovato un reliquiario in stucco con le spoglie del santo.

Tutta l’area presbiteriale è stata scavata ed è visitabile: oltre alla monumentale tomba di San Caprasio sono visibili i resti di una costruzione del VII° secolo con pavimento realizzato con marmi romani di recupero, tra i quali un’epigrafe del I° secolo a.C. e dell’edificio originale del 884. La chiesa è stata oggetto di molte alterazioni nel corso dei secoli successivi.

Zona: Lunigiana
Tipo: chiesa (X°-XVIII° secolo) e museo di arte sacra
Indirizzo: piazza Abbazia – Aulla
Tel.: +39 0187 420148
Ospitalità: l’abbazia dispone di 30 posti letto per i pellegrini che percorrono la Via Francigena

PROVINCIA DI SIENA

VAL D’ORCIA

Abbazia di San Salvatore

Chiesa di origine longobarda VIII°-XIII° secolo

Abbazia di Sant’Antimo

Abbazia benedettina-cistercense del VIII°-XII° secolo

PROVINCIA DI AREZZO

VALDICHIANA ARETINA

Abbazia di Farneta

Cortona (AR)
Abbazia del IX°-X° secolo

Eremo Le Celle e Convento

Eremo e Convento francescano del XIII° secolo

PROVINCIA DI SIENA

VAL DI MERSE

Abbazia di San Galgano - Eremo di Montesiepi

abbazia san galganoAbbazia di San Galgano

Pochi anni dopo la morte di San Galgano il vescovo di Volterra promosse invece la costruzione di un vero e proprio monastero in onore del mistico: nel 1218 iniziarono i lavori di costruzione dell’abbazia, terminati nel 1288. Nel XIV° secolo la situazione iniziò a peggiorare: prima la carestia del 1328, poi la peste del 1348 che non risparmiò la comunità monastica. Nella seconda metà del XIV° secolo l’abbazia venne più volte saccheggiata durante eventi bellici. Alla fine del secolo la comunità monastica si era ridotta a sole otto persone. Nel 1474 gli ultimi monaci si trasferirono a Siena e, nel 1503, l’abbazia fu affidata ad un abate commendatario. L’amministrazione fu dissennata, al punto che, uno di loro, a metà del secolo, fece rimuovere e poi vendere la copertura in piombo del tetto. Da quel momento le strutture si deteriorarono rapidamente e, nella prima metà del XVIII° secolo, il complesso risultava ormai crollato in più parti.

Nel 1926 iniziò il restauro con metodo conservativo: si decise semplicemente di consolidare quanto rimaneva senza realizzare ricostruzioni arbitrarie o integrazioni. L’interno è quindi privo della copertura e del pavimento. La chiesa grande rispetta perfettamente i canoni della abbazie cistercensi stabiliti dalla regola di San Bernardo: l’edificio ha pianta a croce latina e lo spazio interno è diviso longitudinalmente in tre navate di 16 campate di pilastri cruciformi. Di grande effetto scenico è l’abside, conclusa in alto da un grande oculo riccamente decorato.

Le zone accessibili alle visite sono la chiesa, la Sala Capitolare, lo scriptorium, i resti del chiostro e le aree esterne. Grazie all’eccellente acustica, durante i mesi estivi all’interno della chiesa vengono organizzati eventi e concerti musicali.

Zona: Val di Merse
Comune: Chiusdino (SI) – località San Galgano
Tipo: abbazia cistercense (XII° secolo)
Indirizzo: località San Galgano, 167
Tel.: +39 0577 756738
Orario: tutti giorni da aprile a ottobre 9.00-20.00, da novembre a marzo 9.30-17.30
Ingresso: €uro 2,00 intero, € 1,50 ridotto

Eremo_MontesiepiEremo di Montesiepi

Conosciuta anche come Cappella di San Galgano, sorge sul luogo dove Galgano Guidotti si ritirò in eremitaggio fino alla morte. Intorno al 1185 e per volere del vescovo di Volterra, fu edificata una cappella. Nel XIV° secolo la cappella fu ingrandita e vi fu annesso il campanile. Nonostante i restauri, avvenuti in epoche successive, ha conservato l’aspetto originale a forma di cilindro. L’interno è molto suggestivo: in basso un basamento circolare in pietra mentre la copertura è una volta emisferica ad anelli concentrici in bicromia (c otto e travertino).

Al centro c’è la pietra nella quale è infissa la spada di San Galgano. A sinistra c’è una cappella a pianta rettangolare con volta a crociera, realizzata nel 1334 da Ambrogio Lorenzetti, che l’abbellì con un ciclo di affreschi. Sulla parete di fondo si trova la Maestà. In questa raffigurazione, in basso, c’è Eva. Sulle spalle della donna una pelle di capra (a simboleggiare la lussuria) mentre con una mano sorregge un fico (simbolo del peccato) e con l’altra mostra un cartiglio con l’affresco Galgano circondato da Santi e Angeli offre un modello della roccia dov’è infissa la spada e, nella parte inferiore, Veduta di città con figure alate.

Zone: Val di Merse
Comune: Chiusdino (SI) – località San Galgano
Tipo: chiesa (XII° secolo)
Tel.: +39 0577 756700
Indirizzo: Strada Comunale di San Galgano
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 al tramonto

Abbazia di San Galgano

Chiusdino (SI)
Rudire abbazia e monastero cistercense del XII°secolo

Eremo di Montesiepi

Chiusdino (SI)
Eremo con la spada nella roccia di San Galgano

ITINERARI

PERCORSI RELIGIOSI

Fin dal Medio Evo numerose erano le vie di pellegrinaggio che scavalcavano gli Appennini verso luoghi di culto in Toscana e per poi proseguire verso Roma. Di questi percorsi, sono rimaste tracce, alcune delle quali ancora visibili e percorribili. L’interesse crescente da parte di escursionisti italiani e stranieri ha spinto autorità, organizzazioni, associazioni verso un rapporto di collaborazione. In pratica si è trattato di ricercare i tracciati storici, valorizzare il concetto del “cammino lento”, riscoprire il territorio circostante, affiancare varie culture e credenze religiose dell’intera Europa.

Via Francigena

Toscana
Percorso naturalistico storico religioso

Via degli Abati

Itinerario religioso di origine medievale

Via del Volto Santo

Itinerario religioso di origine medievale

Via Romea Germanica

Via Romea GermanicaLa Via Romea Germanica è il secondo più importante itinerario dei pellegrini che, dall’Europa Centrale e Orientale, fin dal Medio Evo avevano per meta Roma. Nella sola porzione della dorsale appenninica che separa l’Emilia Romagna dalla Toscana sono state individuate almeno tre varianti di questo antico cammino. In tempi recenti si è arrivati a una sorta di identificazione, con un itinerario condiviso e che solca tutta la provincia di Arezzo in direzione nord-sud fino al confine con la Regione Umbria.

Le origini

A Stade, importante città portuale alla foce del fiume Elba (Germania), verso la fine del XII° secolo nacque Alberto. Attratto fin da giovane dalla vita religiosa si fece monaco e, nel 1232, divenne abate del monastero benedettino della città. Per ottenere dal papa una regola più rigida di quella vigente, nel 1236 intraprese un viaggio verso Roma. Rientrato in sede, fu però deluso dai rifiuti dei confratelli e delle gerarchie ecclesiastiche cittadine. Così si dimise dall’incarico ed entrò in un convento di frati minori di regola francescana.
Qui Alberto compilò in lingua latina gli Annales, una cronaca dei più importanti eventi religiosi e politici dell’epoca. Nell’opera inserì un dialogo tra due monaci a proposito delle migliori vie di pellegrinaggio verso Roma. Certamente memore del suo viaggio elencò vari itinerari con dati precisi sulle località, sulle condizioni delle strade e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe. Insomma una sorta di esposizione ragionata dei lunghi itinerari già esistenti verso la capitale della Cristianità.

Le tappe in Toscana

Via Romea GermanicaIl primo numero indica la progressione delle tappe dell’itinerario completo dalla Germania a Roma, quello tra parentesi l’ordine progressivo in territorio italiano.

77 (29) Valle Santa-Chitignano
– lunghezza: km. 20 (variante km. 12,5)
– difficoltà: impegnativo
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

78 (30) Chitignano-Subbiano-Capolona
– lunghezza: km. 18,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

79 (31) Subbiano-Capolona-Arezzo
– lunghezza: km. 20
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

80 (32) Arezzo-Sassaia-Castiglion Fiorentino
– lunghezza: km. 26,3
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

81 (33) Sassaia-Castiglion Fiorentino-Cortona
– lunghezza: km. 12,8
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

82 (34) Cortona-Castiglion del Lago (PG)
– lunghezza: km. 24,4
– difficoltà: media
– percorribilità: a piedi, in bicicletta

Comuni e località

I territori comunali attraversati dall’itinerario sono tutti ubicati all’interno della provincia di Arezzo. Cliccare sul nome del comune per maggiori informazioni sulle altre attrazioni e i servizi.

Chiusi della Verna: La Verna, Parco delle Foreste Casentinesi

Bibbiena: chiese, centro storico, borghi medievali, Museo Archeologico del Casentino

Chitignano: Castello dei Conti Ubertini, Eremo della Casella, Museo della Polvere da Sparo

Subbiano: Castello di Valenzano, Chiesa di Santa Maria della Visitazione

Capolona: Pieve di Santa Maria a Sietina

Arezzo: Fortezza Medicea, chiese, Piazza Grande, musei

Castiglion Fiorentino: centro storico, chiese, musei, Castello di Montecchio Vesponi

Cortona: Fortezza del Girifalco, centro storico, chiese, musei, parco archeologico MAEC

ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA VIA ROMEA GERMANICA

Sede operativa: via Nefetti, 3E – 47018 Santa Sofia (FC)
Tel.: +39 320 4322968, +39 366 1305777, +39 329 2106197
Email: info@viaromeagermanica.com
Sito: www.viaromeagermanica.com

Via Romea Strata

I pellegrini che provenivano dall’Europa nord-orientale, dai Balcani e dalle attuali Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia e Slovenia, giunti in territorio italiano si ricongiungevano su un unico itinerario – la Via Annia – per poi proseguire in direzione dell’Abbazia di Nonantola (MO). Da qui, superati faticosamente gli Appennini, si dirigevano prima verso Pistoia, poi verso San Miniato (PI). E dopo pochi chilometri si innestavano direttamente sulla Via Francigena (o Romea), la principale direttrice dei pellegrinaggi verso Roma.

Il progetto Romea Strata è stato concepito dall’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza, in collaborazione con il Centro Italiano Studi Compostellani. Il nome scelto voleva estendere idealmente a tutti i percorsi nel nord-est d’Italia l’apparentamento con la via Francigena. Gli obiettivi del progetto erano innanzi tutto far riscoprire il connubio tra fede, religiosità e cultura sviluppatisi lungo quegli antichi cammini, ripristinando il più possibile i tracciati originali. Quindi stimolare il senso di ospitalità da parte di coloro che vivono in prossimità di tali percorsi, nuovamente fruibili da parte dei moderni camminatori.

Le tappe in Toscana

Superato il confine tra Emilia Romagna e Toscana al Passo della Croce Arcana la Via Romea Strata prosegue attraverso sei tappe principali (i numeri si riferiscono alla progressione complessiva delle tappe in direzione nord-sud) lungo il seguente percorso:

15 – Capanno Tassoni (Fanano-MO)-Cutigliano (PT)
– lunghezza: km. 13,7
– tempo medio di percorrenza: 3h30′
– difficoltà: media
– tipo di strada: sentieri, strade asfaltate
– percorribilità: a piedi, bicicletta

16 – Cutigliano-San Marcello Pistoiese-Ponte Petri (PT)
– lunghezza: km. 23,4
– tempo medio di percorrenza: 6h
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltata e sterrata, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

17 – Ponte Petri-Pistoia (PT)
– lunghezza: km. 18
– tempo medio di percorrenza: 4h40′
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

18 – Pistoia-San Baronto (PT)
– lunghezza: km. 19
– tempo medio di percorrenza: 5h30′
– difficoltà: impegnativa
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, sentiero
– percorribilità: a piedi, bicicletta

19 – San Baronto-Lamporecchio (PT)-Fucecchio (FI-punto di raccordo con la via Francigena)
– lunghezza: km. 26,3
– tempo medio di percorrenza: 7h30′
– difficoltà: media
– tipo di strada: asfaltate e sterrate, carrareccia
– percorribilità: a piedi, bicicletta

20 – Fucecchio (FI)-San Miniato (PI-tappa in comune con la via Francigena)
– lunghezza: km. 10
– tempo medio di percorrenza: 2h
– difficoltà: facile
– tipo di strada: asfaltate e sterrate
– percorribilità: a piedi, bicicletta

Comuni e località

Cliccare sul nome del comune per maggiori informazioni sulle attrazioni e i servizi.

Cutigliano: Val di Lime con graffiti dei pellegrini e Pieve di San Bartolomeo

San Marcello Pistoiese: Pieve di Santa Maria Assunta a Piteglio

Pistoia: Cattedrale (con reliquia di San Giacomo e San Zeno), Pieve di Sant’Andrea, Abbazia di San Bartolomeo, Ospedale del Ceppo

Lamporecchio: Pieve di Santo Stefano

San Miniato: Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, Chiesa e Convento di San Francesco

Organizzazione generale: Fondazione “Homo Viator – San Teobaldo”
Indirizzo: Contrà Vescovado, 3 – 36100 Vicenza
Tel.: +39 0444 327146
Email: info@romeastrata.it
Sito: www.romeastrata.it
Orario uffici al pubblico: dal lunedì al venerdì 8.30-12.30