La Pieve di Sant’Appiano è dedicata a Sant’Appiano (IV° secolo d.C.) cui, tradizionalmente, viene attribuita l’evangelizzazione della valle del fiume Elsa (Valdelsa). La costruzione è particolare per la presenza di un battistero staccato dalla chiesa. Tra la fine del XIV° secolo e l’inizio del successivo l’interno fu affrescato. Attualmente, fanno parte del complesso, la pieve, la canonica, il chiostro, i resti del battistero, le rovine di un edificio ottagonale, un gruppo di case costituenti il villaggio e le strutture fortificate dell’insediamento. La pieve, in stile romanico, ha un impianto a tre navate con copertura lignea. Nella navata sinistra, oltre all’urna contenente i resti mortali di Sant’Appiano, si trovano tre riquadri affrescati inseriti all’interno di finte architetture dipinte a simulare una pala d’altare: San Pietro martire, opera di Filippo di Antonio Filippelli, Martirio di san Sebastiano, di Bernardo Rosselli  (1484), Santi Antonio Abate e Matteo evangelista, ancora del Filippelli. Tra le opere pittoriche spiccano anche il trittico Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Girolamo della Marca, opera del Maestro di Signa, ed una serie di tele, tra le quali la più importante è Santi Sebastiano, Girolamo e Rocco, della scuola del Pollaiolo. Del battistero protoromanico rimangono soltanto quattro pilastri con  decorazioni raffiguranti simboli quali il tau, segni cosmici e la croce, unici superstiti della pianta centrale dell’edificio, abbattuto nel 1805 a seguito di un terremoto.

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località Appiano -Barberino Valdelsa (FI)

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43.5131391, 11.147226300000057